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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Gennaio 2003
 
   
  SPAZIO: PARTE UNO SHUTTLE CARICO DI ...BOLLICINE

 
   
  Roma, 16 gennaio 2003 - Parte dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral una missione spaziale molto particolare: lo Shuttle Columbia che - con 7 astronauti a bordo tra cui un israeliano - porterà in orbita il laboratorio spaziale Spacehab dove verrà studiato, tra l´altro, il comportamento dei tensioattivi, come ad esempio i saponi, in totale assenza di gravità. Un esperimento che avrà importanti riflessi anche nel settore ambientale Non capita tutti i giorni di vedere degli astronauti fare bollicine in orbita, ma per la scienza si fa questo ed altro, come dimostra l´equipaggio dello Shuttle Columbia in partenza domani 16 gennaio 2003. A bordo, nel modulo Fast (Facility for Adsorption and Surface Tension), una missione con un compito davvero particolare: verificare il comportamento dei tensioattivi - quali appunto i saponi - in assenza di gravità. I sette membri della missione - tra i quali per la prima volta un israeliano - porteranno in orbita il laboratorio spaziale Spacehab e, al suo interno, un´apparecchiatura speciale concepita dall´Istituto per l´Energetica e le Interfasi del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Genova (Ieni-cnr) con finanziamenti Asi (Agenzia Spaziale Italiana) e realizzata su incarico dell´Esa (European Space Agency) dalla Galileo Avionics (ex Officine Galileo) di Campi Bisenzio (Firenze), che consentirà di studiare accuratamente il comportamento dei liquidi in presenza di sostanze tensioattive, quali ad esempio saponi o detergenti. "Sapere, per esempio, come essi si muovono nelle fasi acqua e idrocarburi che costituiscono il petrolio, riveste un´importanza fondamentale per l´industria (Eni Tecnologie in particolare) - sottolinea l´Ing. Alberto Passerone, responsabile dello Ieni-cnr, sezione di Genova. E´ noto infatti che il greggio viene estratto aggiungendo acqua nei giacimenti, e che le parti formano un´emulsione tanto più stabile quanto maggiore è la loro capacità di segregare all´interfaccia; questi comportamenti si osservano al meglio proprio nello spazio, alle condizioni di assenza di peso". Ecco spiegato l´allestimento di questo straordinario progetto - guidato da Libero Liggieri (ora a Houston con Francesca Ravera e Michele Ferrari), che vede la collaborazione dell´Università di Firenze (Giuseppe Loglio), del Max-planck Institut di Berlino, delle Università. Di Marsiglia e di Compiegne. Nel laboratorio, dotato di cellette di pochi centimetri cubici, verranno prodotte bollicine e goccioline dei vari liquidi e saranno misurate le tensioni superficiali dinamiche: i risultati potranno essere utilizzati per migliorare prodotti quali lubrificanti industriali, detergenti e schiumogeni per applicazioni di disinquinamento e protezione ambientale.  
   
 

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