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Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Dicembre 2006 |
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ALITALIA, FORMIGONI A PRODI:CLAUSOLE SALVAGUARDIA PER MALPENSA LE PROPOSTE IN VISTA DEL BANDO PER PRIVATIZZARE LA COMPAGNIA "GARANTIRE SERVIZI AI CITTADINI E USARE CRITERI DI EFFICIENZA"
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Milano, 18 dicembre 2006 - Garantire ai cittadini italiani un più adeguato servizio di trasporto aereo, assicurando e accrescendo l´accessibilità intercontinentale del Nord Italia. E´ questo, secondo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il criterio che deve scandire i passi e gli atti del Governo in vista della privatizzazione del 30% di Alitalia. E´ una presa di posizione netta quella che Formigoni sta per presentare al presidente del Consiglio per correggere l´atto di indirizzo della riforma del trasporto aereo nazionale. Con quattro capisaldi, che per il presidente lombardo debbono essere "irrinunciabili" per lo hub di Malpensa: 1 - Alitalia non deve ridurre il numero di destinazioni intercontinentali e continentali attualmente servite da Malpensa; 2 - deve assegnare a Malpensa o Fiumicino le nuove destinazioni intercontinentali utilizzando come criterio il minor tempo di volo; 3 - deve assicurare che almeno il 50% dei voli da e per Malpensa siano gestititi dalla Compagnia di bandiera; 4 - le basi di armamento siano commisurate al traffico avente origine dai singoli aeroporti, in coerenza con un criterio di efficienza aziendale. Regional Competition - Ma Formigoni ha anche criticato il metodo con il quale il Governo nazionale si sta preparando a presentare il bando per la messa in vendita di una quota di Alitalia. "Da tempo Regione Lombardia - ha spiegato Formigoni il 15 dicmbre in una conferenza stampa affiancato dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffele Cattaneo - aveva chiesto al Governo che ci fosse un preventivo confronto con le Regioni sul futuro di Alitalia e del sistema aereo. Questo è parzialmente avvenuto in uno dei Tavoli Milano, ma riteniamo che debba essere fatto in maniera più corposa e in qualche modo definitiva prima che sia emesso il bando". Lo sviluppo di Malpensa è infatti essenziale per la competitività del Paese e per il risanamento di Alitalia "Dunque - ha detto ancora Formigoni - l´obiettivo condiviso da tutte le istituzioni milanesi è salvaguardare l´attuale livello d´accessibilità e progressivamente colmare il deficit che penalizza Milano e l´Italia settentrionale nella regional competition mondiale, nell´interesse dei propri cittadini e dell´intera nazione". Ragioni economiche e tecniche dicono infatti che Malpensa può essere il principale aeroporto hub italiano in quanto serve una delle più importanti aree socio-economiche europee, che genera il 70% del fatturato aereo nazionale ed è situato in una posizione geografica più favorevole per servire le grandi rotte intercontinentali del mercato business. Guardare Oltre Il 2015 - Da studi fatti, emerge però che il sistema aeroportuale milanese è in grado di rispondere alla naturale crescita della domanda fino al 2015, dopodiché sarà necessario adeguare sotto il profilo aeronautico l´aeroporto di Malpensa con importanti interventi sulle infrastrutture di volo (terza pista) e su quelle al servizio dei passeggeri e delle merci. "Chiediamo anche che il Governo indichi - ha aggiunto il presidente lombardo - nel mantenimento e nello sviluppo del livello di servizio offerto a Malpensa, lo strumento principale attraverso cui realizzare il risanamento di Alitalia e che acceleri il trasferimento di proprietà delle aree, attualmente del demanio militare, necessarie per lo sviluppo dell´aeroporto". "Non escludiamo - ha spiegato Formigoni - di studiare eventuali accordi societari tra Alitalia e altre compagnie aeree, partnership che però dovranno comunque salvaguardare i collegamenti intercontinentali esistenti e che dovranno contenere clausole di salvaguardia sul ruolo hub di Malpensa, anche a protezione degli ingenti investimenti effettuati direttamente e indirettamente dagli Enti Locali lombardi". L´assessore Cattaneo ha poi approndito punto per punto le quattro "clausole" di salvaguardia chieste per Malpensa. Destinazioni Da Mantenere - "Riteniamo dunque che il Governo - ha chiarito Cattaneo - debba inserire dei paletti nel bando per la privatizzazione di Alitalia: una procedura non nuova ma che ha già dimostrato il suo potenziale positivo nel processo di fusione fra Klm e Air France". Cattaneo ha spiegato che "oggi le destinazioni in una settimana media sono 175 (100 continentali e 75 intercontinentali) e 360 i voli, dimensione sotto la quale non si può scendere. Questo perché la Lombardia oggi concentra il 51% degli investimenti esteri diretti nel nostro paese e il 36% dell´import". "L´accessibilità continentale e intercontinentale diretta - ha aggiunto Cattaneo - è la chiave per mantenere e sviluppare queste performance, che sono uno degli indicatori più significativi dello sviluppo de nostro territorio". Nuove Destinazioni, Dove? - E ancora, la seconda condizione deve essere di ragionevolezza e buon senso nell´indicare dove debbano essere inserite nuove destinazioni continentali e intercontinentali. Il criterio è quello del luogo in cui occorre minor tempo per raggiungere le destinazioni. La Regola Del 50% - La terza è una condizione che riguarda tutti gli aeroporti hub, "è quella che noi chiamiamo regola del 50% - ha spiegato Cattaneo - che Alitalia continui, cioè, a rappresentare almeno il 50% dei voli su Malpensa e che permetta ad Alitalia di continuare a considerare Malpensa il proprio hub di riferimento". Alitalia su 2. 284 voli totali (in una settimana media) ne opera 1. 229 (pari al 54%) da Malpensa, su 288. 011 posti messi a disposizione 146. 793 (pari al 51%) sono da Malpensa. "Dati importanti- ha commentato Cattaneo - ma inferiori a quelli di altri hub: Lufthansa rappresenta per Francoforte il 59% dei voli e il 56% dei posti, Air France per Parigi il 57% dei voli e il 56 dei posti e Klm per Schipol il 53% dei voli. Dunque, il almeno il 50% dei voli di Alitalia devono partire da Malpensa". Basi Di Armamento - L´ultima condizione riguarda la basi di armamento che per Regione Lombardia devono essere commisurate al traffico che ha origine nei singoli aeroporti. Oggi l´80% del traffico ha origine da Malpensa dove però è collocata solamente il 20% della base di armamento, mentre a Fiumicino accade esattamente l´opposto. "Chiediamo dunque - ha concluso Cattaneo - che siano garantite la condizioni perché il bando per la privatizzazione di Alitalia non si trasformi nell´epitaffio funebre di Malpensa". . . . |
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