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Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Luglio 2011
 
   
  LA VAL ROSANDRA, PATRIMONIO NATURALISTICO E STORICO

 
   
  Il Carso triestino, ambito naturale particolare e caratteristico, comprende una valle ancora più speciale e di grande importanza naturalistica, perché rappresenta un’eccezione rispetto al contesto: la Val Rosandra - Dolina Glinščice. Qui scorre l’unico corso d´acqua superficiale del Carso triestino, il torrente Rosandra - Glinščica, che per il resto è invece caratterizzato proprio dal fatto di non avere una rete idrografica superficiale, ma sotterranea. Altra particolarità della valle è il repentino passaggio dal clima continentale subalpino a quello mediterraneo. Le differenze climatiche e termiche rendono la val Rosandra ricchissima di microclimi e di conseguenza anche di flora e fauna peculiari. La ricchezza d’acqua, in particolare, determina la presenza di un popolamento di rettili e anfibi unica a livello nazionale. Anche gli uccelli sono numerosi: finora sono state segnalate oltre 130 specie di uccelli, delle quali circa 70 sono nidificanti. Tra questi, di recente, è stata avvistata una coppia di Falco pellegrino (Falco peregrinus) in fase di nidificazione. Numerose sono anche le specie di mammiferi: caprioli, camosci, cervi, volpi, lepri, scoiattoli, ghiri, linci, ermellini, mustioli. Le caratteristiche naturalistiche non sono però gli unici motivi di interesse: la valle è in realtà ricca anche di elementi di interesse archeologico e paleontologico, come la Caverna degli Orsi dell´epoca preistorica, e inoltre di interesse storico, religioso e sociale. La Val Rosandra è stata sempre frequentata dagli abitanti del luogo, che hanno lasciato naturalmente i loro segni nel tempo: l´acquedotto romano, fonte di approvvigionamento per la città di Tergeste nel I secolo, la chiesetta di S. Maria in Siaris del Xvi secolo e il suo antico sentiero d´accesso, i due mulini caratteristici all´inizio della valle e nel borgo storico di Bottazzo. Non ultimo motivo per una visita è l’occasione di praticare attività sportive, che vanno dal semplice escursionismo all´equitazione, ma che comprendono soprattutto le attività di interesse speleologico e alpinistico. La Val Rosandra è stata dichiarata Riserva Naturale Regionale nel 1996 ed è inoltre un Sito di importanza comunitaria. La Riserva ha anche un Centro visite a Bagnoli della Rosandra, all´interno della quale è possibile seguire un percorso di approfondimento sulle tematiche naturalistiche e storiche. La struttura comprende diorami, immagini e filmati che consentono di cogliere la Val Rosandra in tutti i suoi aspetti. E oggi c’è anche una nuova opportunità per scoprire l’area partendo dal cuore della città di Trieste, da uno dei suoi quartieri più caratteristici. La ciclopedonale “Giordano Cottur” collega il quartiere di Sam Giacomo (via Orlandini) alla Val Rosandra seguendo il percorso della ferrovia “Istriana”, che dal 1887 al 1959 partiva da Trieste per raggiungere Pola. Il percorso, di 12 km, fa parte della rete interregionale di itinerari ciclabili Alpe Adria.  
   
 

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