Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Luglio 2011
 
   
  POOL SCI ITALIA: LA SICUREZZA È PRIORITÀ, MA LE NUOVE REGOLE SONO LA STRADA GIUSTA?

 
   
  Si allungano le curve in cerca della riduzione degli infortuni. Ecco come la Federazione Internazionale dello Sci intende limitare gli incidenti. E´ evidente, però, che gli esercizi teorici dovranno essere supportati da tanti test e che la corsa all´attrezzo più performante non si fermerà. Di sicuro si allontanano gli sci da gara da gigante da quelli per il mercato degli appassionati. Dalla stagione 2012/13 i raggi di curva degli sci da slalom gigante passeranno da 27 a 40 metri per gli uomini e da 23 a 35 per le ragazze. Lunghezza minima 195 e 188 (invece di 185 e 180). Questa la modifica più profonda di una serie che coinvolgono le quattro discipline dello sci alpino. Per Augusto Prati, Presidente del Pool, “la sicurezza degli atleti è una priorità fondamentale, ma è vero che queste modifiche avranno un notevole impatto su molti aspetti, tecnici, commerciali, economici, e che gli elementi per sostenere che queste modifiche limiteranno di molto gli infortuni ancora sono ancora da verificare. “Con queste decisionilo sci da gigante diventerà un puro attrezzo da gara, come già avviene per discesa e superG. Lo sci da slalom resterà uno sci carving, mentre le altre discipline avranno sci completamente diversi da quelli sul mercato, con filosofie costruttive ancora tutte da definire. “E’ però importante ridurre gli infortuni. Costa modificare la struttura deglisci, ma costa anche investire su atleti che poi si infortunano rendendo vano l’investimento dell’azienda. La salute degli atleti è un elemento primario per il mondo dello sci a tutti i livelli”. Alberto Contento ha saputo che “il nuovo materiale è stato prodotto e testato sotto supervisione Fis in collaborazione con un Istituto Universitario austriaco solo ed esclusivamente dopo le finali di Coppa del Mondo dello scorso marzo. Le condizionidi neve e tracciato durante il test – continua il manager di Nordica - hanno dato delle indicazioni che non sembrano sufficientemente valide e non possono essere prese come riferimento. I nuovi materiali non sono stati testati in condizioni estreme con superficie barrata e ghiacciata e cambi repentini di direzione,situazioni che ormai sono diventate la norma ad alto livello. “C´è anche da far notare che le nuove regole Fis relative per le discipline veloci richiedono una diminuzione della distanza neve-scarpone. Questo andrà a discapito dello spessore dello sci con conseguente minore superficie di ancoraggio delle viti del sistema piastra attacco e quindi con maggiore probabilità, in condizioni estreme, di improvviso sgancio dello scarpone. “Le aziende hanno tutto l’interesse - prosegue Contento - a sviluppare materiali più performanti e sicuri,ma dovranno essere migliorati anche gli standard di preparazione delle piste, delle tracciature, della pianificazione del calendario che molto spesso non da l’opportunità agli atleti di recuperare tra una gara e l’altra. Maggiore stress fisico e mentale significa maggiore possibilità di subire infortuni” Secondo Edy Strickner“dovranno cambiare le tracciature e il rischio potrebbe essere diavere maggiore velocità con porte più distanziate. Le vie di fuga,come nel superG e nella discesa, andranno valutate con molta più attenzione. “Diventerà anche più complicato l´adeguamento ai nuovi materiali per i giovani che da una categoria all´altra avranno sci con caratteristiche completamente diverse. Inoltre, in questo momento economicamente non felice, questa decisione andrà a ricadere sulle famiglie degli atleti non direttamente seguiti dalle aziende che - secondo Strickner - dovranno acquistare tutti i materiali con le nuove normative per far gareggiare i figli. Per Marco Porro “non si è voluta sentire ne la voce delle aziende, ne quella degliatleti. Le decisioni piovono così in testa ai produttori dei materiali che devono adeguarsi in fretta, investire in un momento di crisi su attrezzi che avranno una diffusione limitata e che oggi non garantiscono di limitare gli infortuni”. Conclude Edy Strickner:“dal punto di vista dell´evoluzione tecnica sarà un clamoroso ritorno al passato. Un salto indietro di quasi vent´anni. Come se chiedessimo ai campioni della Motogp di sfidarsi con le gomme di Giacomo Agostini!”  
   
 

<<BACK