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Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Luglio 2011
 
   
  ADA ARDESSI LA DISTANZA DELLA TERRA DAL 5 AGOSTO AL 10 SETTEMBRE 2011 GRISIGNANA (CROAZIA) – GALLERIA CIVICA

 
   
   Per la prima volta alla Gradska Galerija Fonticus di Grisignana, una mostra rende omaggio alla terra d´origine di Ada Ardessi (Sterna, Grisignana 1937) e ai suoi 50 anni di fotografia, vissuti con la curiosità e il distacco di un artista restio. La sua fotografia è caratterizzata da un umanesimo pittorico e dal silenzio dell´ironia. Dietro ogni scatto c´è un sorriso di prova, lieve; un sorriso che protegge le immagini da interpretazioni invadenti e che riporta la forma al rispetto della realtà. La distanza della terra espone 30 visioni in bianco e nero, paesaggi e ritratti raccolti tra agli anni Sessanta e gli anni Settanta. La scelta che si propone ai visitatori riunisce le immagini più rappresentative della terra e della gente di Ada Ardessi, dimensioni dalle quali si allontanata fin da giovanissima per diventare fotografa a Milano, dove vive da tanti anni. In questo cammino buono l´Istria torna alla quotidianità, alle sue donne, agli anziani, alle smorfie, all´attesa e alle fughe che l´obiettivo di Ada Ardessi ha voluto fermare nel tempo. Una raccolta che manifesta estrema empatia, sensibilità determinata, grandezza formale e un´attenzione costante verso la vita e le persone, che non smettono di attraversarla, interessarla e, infine, di incuriosirla. Seppur in breve, La distanza della terra non cela in alcun modo i propri insegnamenti. Ogni scatto fa emergere senza contrasto: esperienza e improvvisazione, partecipazione e distacco, vicinanza e oggettività. In questo percorso la fotografia è un atto di misura che determina la distanza tra quello che l´occhio vede e quello che l´occhio ha lasciato, in eterna sospensione temporale. Qui la terra d´Istria non cambia mai. L´istria diventa stato di cambiamento. Il territorio si rivela come un racconto della terra che, mai completamente, volta pagina, perché scritta su un lungo, unico foglio: il tempo. La distanza della terra si avvale di una fitta selezione di scatti in bianco e nero interamente inediti. Al loro interno la vita istriana viene ricondotta all´ordine delle cose; impressioni moderne che in questa mostra assumono una nuova accezione, diventando meraviglia frontale e sorpresa domata. Dietro l´obiettivo, lo sguardo di Ada Ardessi è ricognizione simultanea, capacità descrittiva che in alcune frazioni di secondo purifica tutti i componenti delle inquadrature. La compattezza del bianco e nero investe ogni volto, ogni sagrato, attrezzo o rudere impresso su pellicola, conferendo ai contorni una precisa impressione di solidità. Gli orli delle figure sembrano affiorare intatti, direttamente dal passato, rivendicando un´esistenza che pretende di non aver mai subito interruzioni. I dettagli dei soggetti, come istanti persi, ricordano la verità di momenti già mutati, recuperabili solamente attraverso la loro immagine, stesa sulla superficie degli scatti esposti. Ogni fotografia rispetta una precisa, immaginaria organizzazione di sequenze che conferiscono espressività alle forme, immortalate senza nascondere tracce di ombre e storie rimaste inconoscibili. Attraverso l´uso della fotografia, Ada Ardessi coglie l´integrità del paesaggio, libero da qualsiasi ordine formale o dominio estetico. I ritratti più che creare effetti visionari, in attesa di compiacere un destinatario scelto, insistono nel codificare un linguaggio, sintassi di una visione. Dietro l´obiettivo di Ada Ardessi infatti si aprono scorci, ritmi e passaggi pittorici. Ogni pietra, gesto, ruga o smorfia è un riquadro a sé stante, pronto a diventare disposizione compositiva di famiglie in posa e villaggi rurali d´Istria. Da San Vincenti a Sterna, da Portole a Montona, da Grisignana a Buje le immagini non portano la firma della necessità né il nome di una sola persona, ma hanno in sé la storia di una identità, racconti di una terra trasmessa netta, misurata ma ancora sotto incantesimo. E´ la terra d´Istria: punto dello sguardo che elegantemente, nella luce dell´orizzonte, lontana, sorride. Biografia Nata a Sterna (Grisignana) nel 1937. All’età di otto anni, si trasferisce a Trieste e nel 1958 a Milano, dove vive e lavora. Ada Ardessi si avvicina alla fotografia negli anni Sessanta. Frequenta la scuola dell’Umanitaria e ottiene riconoscimenti che la inducono ad approfondire la sua ricerca nel campo della fotografia d’arte e d’architettura. Dal 1963 inizia ad interessarsi interamente al mondo dell´arte, più in specifico si dedica a ritrarre personalità, gli studi e le opere prodotte dagli artisti. La sua ricerca spazia dai protagonisti dell’arte cinetica e concreta come Paolo Scheggi, Getulio Alviani, Carlo Belloli, Gianni Colombo, Gillo Dorfles e Paolo Scirpa - fino alle sperimentazioni artistiche e didattiche di Bruno Munari. Sarà proprio con Bruno Munari che l´interesse della fotografa supererà il concetto di documentazione. Le sue fotografie comunque manterranno sempre una doppia valenza: per un verso preziose e spesso unica testimonianza dell´avvenimento e per l´altra vita estetica autonoma. Gli scatti di Ada Ardessi si trasformano in una personale interpretazione delle idee e dei laboratori di Munari che, costituendo un valore aggiunto per l’opera, assumono, a loro volta, un valore artistico. Nel 2007 proprio sul lavoro trentennale con Bruno Munari, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato le dedica una personale esponendo “immagini inedite e di straordinaria qualità capaci di restituire una dimensione soprattutto umana dell’artista”. Le sue fotografie fanno parte di numerosi archivi pubblici e privati; è inoltre presente nella collezione permanente dell´Msu (Muzej Suvremene Umjetnosti) Museo d´arte contemporanea di Zagabria.  
   
 

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