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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Dicembre 2006
 
   
  PRESENTATO AL MOTOR SHOW IL NUOVO PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE. EMANUELA BERGAMINI VEZZALI (OSSERVATORIO): "OCCORRE SVILUPPARE E DIFFONDERE TRA I GIOVANI LA CULTURA DELL´EDUCAZIONE STRADALE E DELLA SICUREZZA". IL VICE MINISTRO DE PICCOLI: "IL COSTO SOCIALE DEI MORTI E FERITI PER INCIDENTI STRADALI E´ DI 32 MILIARDI DI EURO L´ANNO"

 
   
  Bologna, 18 dicembre 2006 - Ogni giorno in Italia si verificano in media 617 incidenti stradali che causano la morte di 15 persone e il ferimento di altre 860. Nell´anno 2005 ne sono avvenuti oltre 225mila, in cui hanno perso la vita più di 5400 persone, mentre altre 314mila circa hanno subito lesioni di diversa gravità. Dati (la fonte è l´Istat) che forse lasciano meno l´amaro in bocca se confrontati con quelli del 2004: 229mila gli incidenti (e quindi nel 2005 sono calati a livello nazionale del 1,8%), 5700 morti (-4,7%) e 323mila feriti (- 2,7%). "C´è ancora tantissimo da fare - è il commento di Emanuela Bergamini Vezzali, presidente dell´Osservatorio per la sicurezza e l´educazione stradale della Regione Emilia-romagna - . Bisogna continuare sulla strada intrapresa per sviluppare e diffondere, in particolare tra i giovani, la cultura dell´educazione stradale e della sicurezza". E proprio di sicurezza sulle strade e di provvedimenti per arginare il dramma dei decessi e dei feriti si è parlato stamani al Motor Show durante il convegno dal titolo "Il nuovo Piano nazionale della sicurezza stradale: obiettivi e proposte", organizzato e promosso dall´Osservatorio e dal Centro Studi di Promotor International. Il Piano, finalizzato a creare le condizioni per una mobilità sicura e sostenibile, punta a ridurre il drammatico tributo di vittime della strada e gli ingenti costi sostenuti dallo Stato, dal sistema delle imprese e dalle famiglie a causa di tali incidenti. L´obiettivo di riferimento recepisce le indicazioni del secondo programma per la sicurezza stradale elaborato dalla Commissione europea: riduzione del 40% del numero di morti e feriti entro il 2010. "Nella Finanziaria ci sono circa 85milioni di euro da destinare esclusivamente a questo tema - ha sottolineato Cesare De Piccoli, vice ministro ai Trasporti con delega alla sicurezza, in conclusione del convegno - . Oltre al dramma umano, c´è anche un costo sociale dei tanti decessi per incidente stradale e degli altrettanti feriti che ammonta a circa 32 miliardi di euro l´anno. Molto di più delle morti sul lavoro di cui giustamente tanto si discute, mentre della sicurezza stradale ne parlano al massimo gli addetti ai lavori e le famiglie coinvolte. Se questo tema non diventerà per tutti noi una priorità - ha aggiunto il vice ministro - , non ci sarà mai una svolta. E se l´Europa non raggiungerà l´obiettivo auspicato, ovvero del 40% in meno dei decessi sulle strade entro il 2010, la responsabilità sarà anche dell´Italia. Occorre - ha concluso De Piccoli - lavorare nel breve periodo sui comportamenti di guida, effettuando più controlli e sanzioni". .  
   
 

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