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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Dicembre 2006
 
   
  COOPERAZIONE, PAROLA CHIAVE DELLO SVILUPPO NEL MEDITERRANEO

 
   
  Firenze, 18 dicembre 2006 - Politiche comuni e azioni di partnership fra Regioni e autorità locali nell´ambito del bacino Mediterraneo come strumenti per prevenire i conflitti, promuovere la democrazia e lo sviluppo sostenibile dell´area. E´ questo il messaggio che Federico Gelli, vicepresidente della Regione Toscana, ha rivolto in apertura dei lavori ai rappresentanti delle regioni del Mediterraneo, della Crpm e dell´Unione Europea al workshop tenuto il 15 dicembre al Convitto della Calza a Firenze in conclusione del progetto Compart. Finanziato dall´Unione Europea il progetto è servito per mettere a confronto metodologie e buone pratiche adottate da varie regioni (Toscana, Calabria, Friuli, Andalusia in Spagna, Tangeri Tetouan in Marocco, Macedonia occidentale in Grecia) e agenzie di sviluppo locale (Bosnia e Croazia) e la Crpm, la conferenza delle regioni periferiche e marittime, al fine di evidenziare l´efficacia dell´attività svolta e le eventuali criticità. Se il bilancio dei progetti sin qui attuati, sia nell´ambito del processo di Barcellona che dell´iniziativa comunitaria Interreg, è stato certamente positivo, il vicepresidente Gelli ha sollecitato un doppio salto di qualità per quelle che ha definito le "sfide comuni sempre più impegnative che attendono le Regioni e tutti gli attori locali e che impongono politiche comuni" nell´ambito della nuova politica europea di "vicinato" e del nuovo obiettivo 3 "cooperazione territoriale". Il primo salto di qualità - ha detto Gelli - si impone nella programmazione, in modo da concentrare sforzi e risorse, economiche e politiche, ma anche intellettuali, di tutti gli attori chiave (siano essi pubblici o privati) sui progetti strategici per accrescerne l´efficacia. Il secondo salto di qualità - ha continuato - riguarda l´assunzione del valore centrale del "partenariato" come strumento chiave per garantire l´efficacia delle strategie di sviluppo locale, in un´ottica di decentramento e sussidiarietà che veda il coinvolgimento in un approccio "bottom up" di tutti i soggetti che possono cooperare allo sviluppo e alla prevenzione dei conflitti. Al termine dei lavori è stata approvata una dichiarazione comune che impegna tutti i soggetti aderenti "ad una partecipazione attiva per la creazione di partnership fra regioni e autorità locali con l´obiettivo dello sviluppo, della democrazia e della pace nei paesi del Mediterraneo". .  
   
 

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