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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Gennaio 2003
 
   
  GUERRA A MICROSOFT O SOTTOMISSIONE ? ZUCCHETTI RISPONDE AL PRESIDENTE DI ASSOSOFTWARE

 
   
  Milano, 21 gennaio 2003 - Di seguito la relazione di Domenico Zucchetti : "Ho appena visto l´articolo apparso il 17 gennaio 2002 nella sezione news del sito www.Mytech.it in cui il presidente di Assosoftware dichiara: "non siamo d´accordo con Zucchetti e l´operazione anti Microsoft", affermando di voler prima "avviare un dialogo con Microsoft per valutare se esistano strategie comuni anche alla luce del nuovo approccio dell´azienda di Redmond" e di voler attuare delle iniziative solo "se i colloqui non dovessero dare i risultati auspicati". Forse il presidente di Assosoftware oltre che illuso, pensa di essere un nuovo Quinto Fabio Massimo (il Temporeggiatore), senza tenere presente che: ora viviamo in un periodo diverso in cui frequentemente, se certe azioni non si mettono in atto tempestivamente, è inutile farle; nel caso in questione, voler incontrare Microsoft prima di agire è pure un atto di vassallaggio e servilismo che fa perfino ridere, visto che essa non ha certo chiesto il suo parere, ne quello delle società di software, ne italiane, ne del resto del mondo, che erano e sono suoi partner, prima di decidere di invadere il loro territorio. Sfortunatamente non si può sempre pretendere che chi è a capo di un´associazione sia illuminato, ma in questa circostanza, considerato che è in gioco la sopravvivenza delle aziende che rappresenta, dovrebbe almeno non essere indeciso e timoroso. Purtroppo, forse il presidente di Assosoftware, in questo caso, non riesce a comprendere l´esatta portata degli interessi degli associati, anche se sono semplici; infatti è sufficiente leggere i comunicati e le interviste dell´amministratore delegato di Microsoft per capire che in Italia verrebbe smantellata la ricerca informatica e gli imprenditori del settore si troverebbero emarginati al semplice ruolo di venditori di soluzioni della multinazionale americana, con pesanti ripercussioni sull´occupazione del settore e con spreco di notevoli competenze professionali. Forse il presidente di Assosoftware, anziché muoversi tempestivamente e nella giusta direzione, ha più a cuore mantenere buone relazioni personali con un colosso, anziché cercare alternative nell´interesse degli associati che rappresenta. Operando in questo modo però fa il danno della categoria, perché se nella nuova attività di Microsoft non intravede un pericolo mortale per le software house, da contrastare immediatamente, è come se un comandante volesse consegnare le chiavi della città, facilitandone così il saccheggio, ad un ex alleato, che solo per sua scelta ha tradito i patti, (anche se non scritti) ed è diventato un pericolosissimo nemico. In tal modo Bill Gates diventerà anzitempo padrone assoluto e incontrastato anche di questo settore, ossia monopolista pure nell´area dei gestionali, nella quale prima si è servito delle software house per conquistare il mercato mentre ora se le vuole facilmente "pappare". L´eccessiva prudenza del presidente di Assosoftware si rileva anche da una lettera indirizzata alla Zucchetti, in cui scrive: "Microsoft rimane sempre un fornitore strategico per la maggior parte delle software house". In proposito vorrei far presente che anche Zucchetti ha importanti relazioni con Microsoft, in quanto una parte rilevante del suo software funziona esclusivamente su piattaforme di questa società, ma, proprio per questo, la Zucchetti contesta l´indebita, ingrata ed irriconoscente invasione di territorio da parte di Microsoft, che purtroppo anche Zucchetti ha contribuito a far crescere. Voglio quindi precisare che Zucchetti contrasta la decisione di Microsoft non per fare una guerra di religione, ma perché si preoccupa di salvaguardare, oltre che gli utenti e la ricerca, anche il business e la difesa dei posti di lavoro delle persone che operano nelle nostre aziende; proprio per questo la Zucchetti continuerà a realizzare, manutenzionare e commercializzare i prodotti Microsoft, sia a difesa degli interessi degli attuali utenti che di quelli che desiderassero scegliere ancora Microsoft anche in futuro; nel contempo sta già incrementando anche la realizzazione di prodotti che utilizzeranno piattaforme alternative a quelle del grande partner che, "tradendo" le software house, ora ne è diventato concorrente; in tal modo verranno salvaguardati tutti gli attuali utenti e ci saranno vantaggi anche per i futuri clienti e per la rete distributiva: infatti i primi avranno la possibilità di scegliere anche piattaforme diverse da quelle di Microsoft e la rete distributiva potrà operare pure in altri ambienti, ottenendo di fatto un allargamento del mercato rispetto a quello nel quale ora opera. Per questi motivi è indispensabile reagire, senza perdere tempo alla strategia di Microsoft che ha "rotto gli accordi"; se invece il presidente di Assosoftware continuerà a pensare che lui si muoverà solo se Zucchetti si metterà il bavaglio, farà solo il gioco di Microsoft e l´avanzata e la conquista del monopolio da parte di quest´ultima, anche nel mercato dei gestionali, sarà ancora più veloce. Sarebbe invece indispensabile che il presidente di Assosoftware, senza perdere tempo, come ha fatto finora, si desse veramente da fare per motivare tutti gli associati affinché anch´essi e non solo la Zucchetti, con continui comunicati stampa, interviste, tavole rotonde, ecc., si attivino molto per sensibilizzare giornalisti, colleghi, clienti, pubblica amministrazione e privati, a tutela dei posti di lavoro di tutti i nostri collaboratori e nell´interesse dell´intero paese. Ciò perché se Microsoft ottenesse il monopolio anche dei gestionali, in Italia sparirebbero diverse decine di migliaia di posti di lavoro e le competenze di maestranze notevolmente qualificate, cesserebbe pure la ricerca in un settore che dà forte impulso allo sviluppo economico; in tal caso resterebbero anche sottoutilizzate molte intelligenze che non avrebbero più la possibilità di dare vantaggi competitivi alle nostre aziende, con la conseguenza che il nostro paese, non solo diventerebbe suddito di una multinazionale straniera nell´area dei gestionali, ma ne risentirebbe anche per quanto riguarda lo sviluppo economico, perché il software di quest´area ormai gestisce i processi di quasi tutte le aziende.  
   
 

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