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Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Dicembre 2006 |
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DAL GENOMA AL TRASCRITTOMA DA LUNEDÌ IN SISSA LA SECONDA EDIZIONE DEL WORKSHOP IN SYSTEM NEUROBIOLOGY AND GENOMICS
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Trieste, 18 dicembre 2006 - Dalla genomica alla neurobiologia, dalla biologia molecolare ai modelli matematici. Lunedì 18 e martedì 19 dicembre la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste ospita la seconda edizione del “Workshop in System Neurobiology and Genomics”, organizzato da Claudio Altafini, Stefano Gustincich e Vincent Torre (Sissa, Trieste), Piero Carninci (Riken, Wako, Giappone) e Elia Stupka (Cbm, Trieste). Una due giorni che riunisce ricercatori da tutta Italia, ma anche da Copenhagen, Stoccolma e Cambridge, per esplorare le prospettive della ricerca sul genoma umano e le nuove frontiere aperte dallo studio del trascrittoma (Rna o acido ribonucleico). Il tutto all’insegna dell’interdisciplinarità. Dalla complessità del singolo neurone alle nuove tecniche utili alla ricerca, il workshop alla Sissa è un appuntamento importante per coloro che studiano il ruolo del trascrittoma nel sistema nervoso. «Gli studi recenti dell’Rna, la molecola che deriva direttamente dal Dna e che finora si pensava servisse essenzialmente alla produzione di proteine utili alla cellula, ha aperto nuove strade nella comprensione dei meccanismi di controllo genetico» spiega il biologo molecolare Stefano Gustincich. «In seguito al progetto Fantom 3 – continua Gustincich – che ha coinvolto scienziati di tutto il mondo ed è stato coordinato da Piero Carninci, un triestino emigrato in Giappone, è ormai noto che la varietà degli Rna presenti nelle nostre cellule è enormemente più grande di quanto ci si aspettasse e che le molecole di Rna hanno funzioni importanti e inaspettate». È stata infatti dimostrata l’esistenza di almeno 20000 geni che non codificano per proteine raddoppiando inaspettatamente il numero di geni conosciuti. Oltre all’approfondimento di questa scoperta che ha rivoluzionato la biologia, nel corso dell’incontro si farà il punto anche sugli elementi del genoma che regolano l’espressione di gruppi di geni in zone diverse del cervello. «Nel corso del workshop, inoltre, – conclude Altafini - cercheremo di riflettere anche sull’importanza dell’uso di modelli matematici per descrivere il funzionamento di sistemi biologici e cercheremo di capire come la matematica possa essere applicata allo studio di malattie neurodegenerative». . |
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