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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Gennaio 2003
 
   
  LA COMMISSIONE PRESENTA UNA RIFORMA CHE OFFRE AGLI AGRICOLTORI UNA PROSPETTIVA A LUNGO TERMINE PER UN´AGRICOLTURA SOSTENIBILE

 
   
  Bruxelles, 24 gennaio 2003 - Il 22 scorso la Commissione europea ha adottato un pacchetto di proposte di riforma della politica agricola comune (Pac). La proposta della Commissione offre agli agricoltori europei una prospettiva chiara, che accompagna il quadro finanziario per la spesa agricola deciso fino al 2013 dai Capi di Stato e di Governo al vertice di Bruxelles nell´ottobre 20021. Gli obiettivi sono quello di rendere l´agricoltura europea più competitiva e maggiormente orientata al mercato, di portare avanti una semplificazione sostanziale della Pac, di facilitare il processo di allargamento e di difendere meglio la politica agricola in ambito Omc. Gli adattamenti proposti lasciano agli agricoltori la massima flessibilità circa le scelte di produzione da compiere e garantisce loro la stabilità dei redditi. L´attuazione della riforma della Commissione permetterà di eliminare gli attuali incentivi che hanno un impatto ambientale negativo e incoraggerà maggiormente pratiche agricole più sostenibili. Si tratta di adattamenti necessari per permettere all´Unione Europea di proporre un quadro strategico sostenibile e prevedibile per il modello agricolo europeo degli anni a venire. Le nuove prospettive finanziarie rendono ancora più urgenti queste modifiche, che dovranno permettere all´Unione Europea di garantire una distribuzione trasparente e più equa del sostegno al reddito degli agricoltori e di rispondere maggiormente alle aspettative dei consumatori e dei contribuenti europei. Le proposte odierne fanno seguito alle misure contenute nella revisione intermedia della politica agricola presentata dalla Commissione nel luglio 2002. Nel commentare la proposta, il Commissario europeo all´agricoltura, Franz Fischler, ha affermato: "La riforma ha un solo obiettivo: dare un senso alle sovvenzioni agricole - sia per i nostri agricoltori, che per i consumatori e i contribuenti. Le riforme sono necessarie e dobbiamo deciderle ora. I progetti che abbiamo presentato offrono agli agricoltori una prospettiva chiara, che permetterà loro di programmare il futuro senza obbligarli più a produrre in perdita per poter ricevere sovvenzioni. Gli agricoltori avranno l´opportunità di ottimizzare il reddito sui loro mercati. Gli studi compiuti dimostrano che la riforma permetterà di migliorare i redditi agricoli. Aspettare senza fare nulla non sarebbe certo nell´interesse degli agricoltori, perché non farebbe che aggravarsi il divario tra la politica agricola e le aspettative della società. La società è disposta infatti a sostenere l´agricoltura a condizione che gli agricoltori offrano quello che la gente si aspetta: cibi sicuri, benessere degli animali ed un ambiente sano. "Oggi gli agricoltori possono contare su una nuova serie di misure di sostegno che li aiuteranno ad adattarsi alle norme rigorose imposte in materia di ambiente,di sicurezza alimentare e di benessere degli animali e a promuovere la produzione di alimenti di qualità e di prodotti tradizionali. A seguito delle decisioni adottate dai capi di Stato e di Governo al vertice europeo di Bruxelles, sarà necessario compiere risparmi riducendo i pagamenti diretti erogati alle aziende di grandi dimensioni, il che significa che potremo trasferire meno risorse al sostegno dello sviluppo rurale. Questo è un primo passo. Confido però che gli Stati membri terranno fede agli impegni assunti durante il vertice di Bruxelles e intensificheranno ulteriormente il sostegno allo sviluppo rurale nel corso del prossimo periodo di programmazione. Il nuovo pagamento unico per azienda non sarà distorsivo degli scambi internazionali, né risulterà quindi pregiudizievole per i paesi in via di sviluppo. La posizione negoziale dell´Unione europea in ambito Omc ne risulterà significativamente rafforzata, il che le permetterà di difendere il modello agricolo europeo." I tratti salienti della riforma sono i seguenti: un pagamento unico per azienda, slegato dalla produzione ("disaccoppiamento"); tale pagamento è subordinato al rispetto di norme in materia ambientale, di sicurezza alimentare, di benessere degli animali, di igiene e di sicurezza sul lavoro, nonché all´obbligo di mantenere i terreni agricoli in buone condizioni ("condizionalità ecologica");una politica di sviluppo rurale più forte, con maggiori dotazioni finanziarie, nuove misure di promozione della qualità, del benessere degli animali ed intese ad aiutare i conduttori agricoli a conformarsi alle norme di produzione dell´Unione europea; una riduzione dei pagamenti diretti ("riduzione progressiva") per le aziende di grandi dimensioni in modo da ricavarne risorse supplementari da mettere a disposizione dello sviluppo rurale e da poter destinare i risparmi al finanziamento di ulteriori riforme; revisione della politica di mercato della Pac, che prevede: la riduzione finale del 5% del prezzo di intervento dei cereali parzialmente compensata da un aumento dei pagamenti diretti a favore dei produttori di seminativi; una riforma più profonda e rapida nel settore del latte, con riduzioni differenziate dei prezzi del burro e del latte scremato in polvere e il mantenimento del sistema delle quote latte fino al 2014/15; riforme nei settori del riso, del frumento duro, della frutta a guscio, della fecola di patate e dei foraggi essiccati. Infolink: http://europa.eu.int/comm/agriculture/mtr/index_en.htm    
   
 

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