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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Gennaio 2003
 
   
  I GIOVANI IMPRENDITORI DI ASSOLOMBARDA ASCOLTATI DALLE COMMISSIONI AFFARI ESTERI E POLITICHE DELL´UNIONE EUROPEA DI CAMERA E SENATO

 
   
  Roma 24 gennaio 2003 - "Continuate a far pesare il vostro entusiasmo e la vostra fiducia nell´integrazione europea in tutte le sedi dove i solleciti della gioventù imprenditoriale possano rivelarsi utili: fatelo con passione, determinazione e con fiducia. Sono convinto che il contributo della società civile sia essenziale per rafforzare ancora la legittimità democratica dell´Unione Europea" firmato: Carlo Azeglio Ciampi, Presidente della Repubblica Italiana. Spronati da questo straordinario messaggio d´incoraggiamento inviato loro il 10 dicembre scorso dal Quirinale, i Giovani Imprenditori di Assolombarda hanno ridato slancio alla loro battaglia contro l´euroscetticismo e per un´Europa forte. Ai primi di gennaio hanno dato alle stampe con Rcs Libri un volume contenente le loro corpose proposte per la Convenzione Europea con i commenti, tra gli altri, di tre esponenti politici di primo piano: Cristina Muscardini, Giorgio Napolitano e Guido Podestà. Poi, unica associazione economica italiana, hanno mandato a Bruxelles un contributo scritto alla Convenzione Europea, presieduta da Valery Giscard d´Estaing, che lo ha pubblicato insieme alle proposte giunte da altri paesi europei nel sito della convenzione: www.Europa.eu.int/futurum/forum_convention. Ma il traguardo più ambizioso i giovani imprenditori milanesi lo hanno raggiunto il 15 gennaio scorso, quando il Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, Gustavo Selva, li ha invitati a recarsi a Roma per un´audizione di fronte alle Commissioni riunite di Camera e Senato competenti per gli Affari esteri e le Politiche dell´Unione Europea. Alle 15 in punto di giovedì 23 gennaio una decina di giovani imprenditori milanesi accompagnati dal Presidente di Assolombarda, Michele Perini, ha così fatto ingresso nella Sala Mappamondo di Palazzo Montecitorio per esporre le sue idee sulle istituzioni dell´Europa di domani. "Abbiamo deciso di elaborare una nostra proposta alla Convenzione, perché oggi si stanno decidendo le nuove regole del gioco per l´Europa", ha detto Ugo Andrea Poletti, responsabile del Progetto "Costituzione Europea" del Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, "e noi vogliamo un´Unione dinamica e autorevole, non un vecchio continente-museo, debole politicamente ed economicamente". "Un´unione Europea più forte conviene alle imprese italiane", ha aggiunto Luigi Lucchetti, Presidente dei Giovani Imprenditori milanesi, "perché solo in questo modo è possibile accelerare il processo di integrazione economica e dare alle nostre aziende la possibilità di vincere la futura sfida con le imprese indiane e cinesi". Tra le dieci proposte di riforma istituzionale per un´Europa più forte, esposte dai giovani imprenditori di Assolombarda alle Commissioni parlamentari riunite, tre faranno particolarmente discutere. 1) Regole uguali per tutti gli stati membri. Danimarca e Gran Bretagna godono di alcune deroghe sull´applicazione delle direttive comunitarie; possono cioè non renderle valide nel loro paese. Questi favoritismi sono ingiusti e devono scomparire, altrimenti anche i nuovi 10 Stati membri chiederanno simili privilegi. Nella nuova Unione, tutti gli Stati devono avere gli stessi diritti e doveri. 2) Il diritto di secessione. Ogni Stato deve essere libero di uscire dall´Unione, nel caso in cui non si riconosca più nel progetto europeo. Questo serve a responsabilizzare sia i governi che i cittadini e a eliminare l´immagine dell´Europa come una camicia di forza, un alibi che si presta facilmente alle strumentalizzazioni dei movimenti politici euroscettici. 3) Il Presidente della Commissione diventa anche Presidente dell´Ue. Stop alla girandola della presidenza dell´Ue, che cambia ogni 6 mesi, non garantisce all´Europa l´autorevolezza di cui ha bisogno. Occorre una presidenza più durevole, che coordini più efficacemente i lavori della Commissione e del Consiglio. La soluzione è quella di fondere insieme presidenza della Commissione e dell´Ue. "Se le proposte contenute nel nostro documento provocheranno un dibattito da cui scaturiranno proposte magari migliori", ha concluso Ugo Andrea Poletti, "il nostro contributo sarà comunque stato utile per l´Europa".  
   
 

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