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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Gennaio 2003
 
   
  RAI: CONTRATTO SERVIZIO; LE PRINCIPALI NOVITA´

 
   
  Roma, 24 gennaio 2003 - Il Contratto di Servizio, firmato ieri al Ministero delle Comunicazioni, entra in vigore il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e scade il 31 dicembre 2005. Entro il primo luglio del 2005 Rai e governo provvederanno ad avviare le trattative per la stipulazione del nuovo contratto, relativo al triennio 2006-2008.In 35 articoli,, raggruppati in 7 capi e scritti con linguaggio piu´ immediato anche per consentirne ´´la massima diffusione´´, il contratto contiene alcune novita´ importanti: la commissione di qualita´ per i programmi, la nuova formulazione per il calcolo del canone legata alla qualita´ oltre che ai criteri economici, il maggiore spazio destinato alla programmazione per i disabili, per le regioni,per le minoranze linguistiche. Eccone una sintesi. Commissione qualità - Viene istituita, con decreto del Ministero delle Comunicazioni, una Commissione composta da quattro membri, due della Rai e due del Consiglio Nazionale degli Utenti scelti tra ´´personalita´ di notoria indipendenza di giudizio e di indiscussa professionalita´. Ai lavori della Commissione partecipa un rappresentante del Ministero, che non ha diritto di voto. Compito della Commissione, verificare gli obiettivi sulla qualita´ dell´offerta stabiliti dal contratto.In particolare, alla Rai si chiede ´´di rispettare e soddisfare le esigenze degli utenti tenendo conto dei diversi orientamenti opinioni e gusti; osservare i principi di pluralismo, imparzialita´, completezza ed obiettivita´;promuovere la cultura e sviluppare il senso critico dei telespettatori; ispirarsi nella programmazione ai valori della societa´ civile e democratica offrendo una programmazione interessante, efficace e di buon gusto; assicurare sempre il buon uso della lingua italiana e la correttezza dei comportamenti, evitando scene o espressioni volgari o di cattivo gusto; aggiornare la programmazione tenendo conto dell´evoluzione e dell´innovazione delle tecniche di trasmissione e dei nuovi contenuti radiotelevisivi´´. Quanto ai sistemi di valutazione, il contratto prevede che la Rai avvii entro tre mesi ´´un sistema di verifica interna che, avvalendosi di appositi indicatori e specifici parametri di valutazione accerti il grado di raggiungimento della qualita´ dell´offerta televisiva e radiofonica´´. E non solo: la Rai, ´´attraverso un apposito centro di ascolto provvede a recepire le opinioni del pubblico sulla propria programmazione´´. Canone - All´articolo 28, il nuovo contratto riporta una nuova formula di valutazione per il canone Rai, che introduce nuovi criteri di valutazione legati, oltre che a parametri economici (come l´inflazione), anche al ´´raggiungimento di specifici e misurabili obiettivi qualitativi e o quantitativi caratteristici della missione Rai, con particolare riguardo al rispetto degli obblighi dell´offerta televisiva e nella programmazione dei minori´´. Con una variazione, ´´che non puo´ eccedere in piu´ o in meno il 20% dell´incremento complessivo´´.E ancora: sempre nell´ambito della valutazione del canone, la penalizzazione potra´ essere connessa anche ´´all´eventuale mancata realizzazione dell´ammontare globale degli investimenti/costi´´ e in questo caso ´´e´ pari all´ammontare della quota del sovrapprezzo riconosciuto per la quota non realizzata´´. Del canone si occupera´ una commissione paritetica composta da rappresentanti dei ministero delle Comunicazioni, e dell´Economia e della Rai, che dovra´ elaborare e presentare la sua proposta motivata entro il mese di ottobre di ogni anno.All´articolo 27, si prevede anche l´attuazione del principio della contabilita´ separata dei costi e dei ricavi, in linea con le direttive della Commissione europea sul finanziamento dei servizi pubblici. Programmazione per i disabili - Le quote di programmazione per i ´´diversamente abili´´ dovranno aumentare del 10%. Regioni - Viene introdotta anche una quota di programmazione in piu´ per le Regioni, che avranno a disposizione uno spazio di mezz´ora alla settimana su Rai Tre. Spazio che le Regioni, viene sottolineato, compatibilmente con la linea di contenimento dei costi dell´azienda, potranno utilizzare come vogliono. Minoranze Linguistiche - Il contratto prevede specifiche convenzioni tra le sedi periferiche della Rai e le Regioni e le Province autonome per valorizzare le culture e l´informazione regionale. I programmi regionali gia´ trasmessi sulle reti terrestri andranno anche via satellite. Il contratto stabilisce anche che la Rai deve destinare almeno il 65% (l´80% per la terza rete) della programmazione, tra le 6 le 24 (non piu´ nell´intera giornata) a specifici generi, che passano da 6 a 10: informazione, approfondimento, eventi sociali e di pubblica utilita´, trasmissioni istituzionali, programmi per bambini e ragazzi, trasmissioni a carattere formativo e dedicate a temi scientifici e ambientali, eventi sportivi, film di particolare livello artistico, film e fiction di produzione europea. Quanto ai minori, la Rai e´ obbligata a diffondere tra le 7 e le 22.30 almeno il 10% di programmi per bambini e ragazzi (circa il 25% in piu´rispetto a oggi),rispettando la fascia protetta e il codice diautoregolamentazione. In linea con la legge 122, il contratto ribadisce che la Rai deve investire in prodotti audiovisivi italiani ed europei almeno il 20% dei ricavi da canone, pari a poco meno di 250 milioni di euro, e impegnarsi nello sviluppo del settore.  
   
 

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