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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Gennaio 2003
 
   
  GUARDIA DI FINANZA. SCOPERTO IN TUTTO IL CENTRO-NORD ITALIA UN VORTICOSO GIRO DI FATTURE GONFIATE NEL MONDO DELLE SPONSORIZZAZIONI E DELLE TRASMISSIONI TELEVISIVE LEGATE AL CALCIO. ESEGUITI 11 ARRESTI. INDAGATI 300 RESPONSABILI.

 
   
  Forlì - Cesena, 24 gennaio 2003 - I finanzieri del Comando Provinciale di Forlì - Cesena hanno stroncato un vorticoso giro di fatture gonfiate nel mondo delle sponsorizzazioni e delle trasmissioni televisive legate al calcio, eseguendo 11 ordinanze di custodia cautelare emesse dai magistrati del Tribunale di Forlì nei confronti di imprenditori, commercialisti, un direttore di banca, un avvocato, presidenti di squadre di calcio, un ex calciatore professionista della Cremonese. Le fatture per operazioni inesistenti erano state emesse da ditte specializzate nella produzione di format televisivi sul mondo del calcio nei confronti di più di 500 imprese sponsor di clubs operanti nei campionati dilettantistici. Le indagini erano iniziate circa un anno fa quando, nel corso di un controllo effettuato nei confronti di uno studio di produzioni televisive di Cesena, erano emerse alcune irregolarità che indirizzavano i finanzieri sulle tracce di un imponente giro di fatture gonfiate (nell´ordine di 50 milioni di euro), in cui ruolo determinante è stato giocato da numerosissime società di calcio dilettantistiche del centro Italia. All´esito degli accertamenti, le Fiamme Gialle hanno smascherato un sofisticato sistema di frode basato su rapporti di sovrafatturazione nell´ordine di uno a venti, nel senso che per ogni fattura emessa a fronte di prestazioni di sponsorizzazioni o per la cessione di spazi televisivi, il costo realmente sostenuto dalla ditta sponsor corrispondeva solo al 5% dell´imponibile esposto in fattura. Per dare una parvenza di regolarità a tutte le operazioni effettuate, i pagamenti degli imponibili esposti in fattura avvenivano per intero mediante assegni circolari o ricevute bancarie. Successivamente, dai conti correnti delle ditte di produzioni televisive e dei clubs sportivi venivano tratte risorse finanziarie costituenti i flussi di restituzione relativi alle fatture per operazioni inesistenti emesse, che dopo aver compiuto tortuosi percorsi rientravano nella disponibilità delle ditte sponsor. Il sistema, finalizzato a permettere la creazione di costi fittizi, prevedeva l´annullamento dei maggiori ricavi rappresentate dagli imponibili esposti sulle fatture gonfiate, attraverso tecniche variegate, tra cui la distruzione e l´occultamento di interi impianti contabili delle ditte emittenti..I reati contestati sono l´associazione per delinquere finalizzata all´emissione di fatture false a carico di 17 soggetti, di cui 11 colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere, e la dichiarazione fraudolenta mediante l´utilizzo di fatture per operazioni inesistenti a carico di 283 imprenditori operanti in Emilia-romagna, Marche, Toscana, Lombardia, Veneto, Abruzzo e Lazio. La struttura criminale era capeggiata da un famoso soggetto del mondo della comunicazione e dei media per la produzione di format televisivo in onda su tutte le emittenti del centro - nord Italia. Il principale indagato, unitamente al proprio avvocato, anch´egli colpito da ordinanza di custodia cautelare, aveva organizzato una vera e propria struttura piramidale al cui vertice erano situate tre società di produzione televisiva ed alla base vi erano 500 imprese che beneficiavano del flusso di fatture false. Ruolo determinante è stato giocato da tre commercialisti operanti a Bologna e Forlì, due dei quali colpiti dalle misure restrittive della libertà personale, il cui compito era quello di procacciare, tra i propri clienti, gli utilizzatori delle fatture gonfiate. Tra i soggetti colpiti dalle ordinanze di custodia cautelare in carcere figura anche un direttore di banca di rilevanza nazionale ed un ex calciatore professionista della Cremonese, mentre indagato risulta il direttore di un altro Istituto di Credito di Cesena. Di particolare interesse appare il filone investigativo sammarinese dell´indagine: attraverso la mediazione di un soggetto, l´organizzazione poteva beneficiare di canali di restituzione "estero su estero". Presso un istituto di credito di San Marino, il cui direttore veniva mensilmente foraggiato dall´organizzazione attraverso la consegna di costosissimi regali, erano infatti accesi conti correnti "in nero" dalle più grosse imprese sponsor, su cui confluivano i flussi di ritorno sottostanti alla false fatture.  
   
 

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