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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Gennaio 2003
 
   
  DA ORTOMAC LUCI ED OMBRE DELL´ORTICOLTURA CONSUMI DELLE FAMIGLIE IN CALO NEL 2002 - LE PROBLEMATICHE DEL SETTORE AFFRONTATE IN CONVEGNI E INCONTRI - COLTURE PROTETTE AL CENTRO DELL´EDIZIONE 2003

 
   
  Cesena, 27 gennaio 2003 - La seconda edizione di Ortomac si è tenuta a Cesena, da giovedì 23 a sabato 25 gennaio 2003, con la partecipazione di tutta la "filiera" dell´orticoltura. I circa 200 espositori sono stati visitati da oltre 6.300 operatori (nel 2002 furono 5.000). L´orticoltura italiana ha una Produzione Lorda vendibile di 5 miliardi di Euro e un giro d´affari (indotto compreso) di 9 miliardi di Euro In Italia nel 2002 ortaggi e patate, insieme, sono coltivati su una superficie di oltre 500.000 ettari per una produzione complessiva intorno ai 16 milioni di tonnellate. Gli ortaggi, da soli, coprono 400.000 ettari (2001: 411.000 ettari) per un volume di 14 milioni di tonnellate (2001: 13,5 milioni di tons.). Le coltivazioni protette (serre e tunnel) rappresentano circa 23.000 ettari, mentre 45.000 ettari sono riservati alla coltura semiforzata. Le colture protette sono state il tema principale dell´edizione 2003 di Ortomac, Negli ultimi quindici anni le colture ortive protette hanno registrato in italia un rapido sviluppo, nel segno di una sempre maggiore destagionalizzazione delle produzioni. Negli ultimi anni si è assistito ad una "meridionalizzazione" delle colture protette, che nel sud hanno trovato, grazie al clima favorevole, un fertile terreno di diffusione, come confermano 12.776 ettari (Meridione e Italia insulare). Dal punto di vista delle strutture si è passati da modelli di serra abbastanza semplici a modelli evoluti, come le serre multiple che consentono una cubatura più ampia, e ai film termici, che offrono temperature interne più elevate, il tutto a vantaggio della qualità finale. E proprio la qualità e la tipicità delle produzioni italiane sono le armi per vincere il confronto internazionale che si fa sempre più serrato. Lo stesso Paolo De Castro, presidente di Nomisma, inaugurando Ortomac, vi ha insistito, aggiungendo che l´offerta di orticoli deve essere più organizzata e compatta. Un esempio viene dalla fragola (definita ad Ortomac la "Ferrari" orticola, per la sua remuneratività). La fragola italiana vale circa 200 milioni di euro. Uno studio del Cso di Ferrara, presentato ad Ortomac, rileva che le superfici in Italia si sono ridotte, tra i bienni 2001-2002 e 2002-2003, del -3%, scendendo a 4.047 ettari (tra colture protette e in pieno campo). Però la fragola ha fatto registrare, negli ultimi 12 mesi, un incremento del prezzo medio al kg al consumo da 2,72 a 3,21 Euro. Occorre però che l´offerta si uniformi maggiormente per varietà e caratteristiche, altrimenti si avvantaggiano i nostri competitor (Spagna per prima). Come si vede, le luci e le ombre percorrono quasi tutti i comparti orticoli. La stessa patata (circa 20 milioni di quintali prodotti e un fatturato di 900 milioni di Euro - al secondo posto in Italia dopo il pomodoro) "soffre" di scarsa organizzazione sul piano commerciale e di una valorizzazione ancora insufficiente. Pertanto occorre una commercializzazione più controllata, puntando sulla tipicità delle produzioni -come nel caso della Patata tipica di Bologna. In più va avviata la vendita in piccola confezione, che può esercitare maggior attrazione sul consumatore. Ottimo andamento per i convegni di Ortomac, assai affollati. "E´ il risultato che ci siamo prefissi -commenta Domenico Scarpellini, Presidente di Agri Cesena che ha organizzato la rassegna- quando abbiamo deciso di dedicare maggiore attenzione all´orticoltura fornendo una "vetrina" commerciale e un punto di riferimento dove gli operatori possano incontrarsi per delineare stato e prospettive future, e in cui si forniscano soluzioni e stimoli per lo sviluppo del settore". Un settore che ha visto nei primi 11 mesi del 2002 le famiglie italiane acquistare meno ortaggi freschi e spendere di più. Secondo i dati dell´Osservatorio dei consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane di Agri Cesena, curato da Iha Italia, nei primi 11 mesi del 2002, le verdure fresche, nella spesa delle famiglie italiane, hanno segnato un calo nei volumi del -3,7% sul 2001 (da 4,9 a 4,7 milioni di tons), mentre il valore ha avuto un incremento del +6,6% passando da 6 miliardi di Euro del 2001 ai 6,4 del 2002. Calo anche dell´acquisto medio annuo per nucleo familiare, passato dai 240,4 kg del 2001 ai 231,6 kg del 2002. Invece, nei primi 11 mesi del 2002, le famiglie italiane, hanno acquistato più ortaggi surgelati: +5,7% in quantità, con una crescita di spesa del +8,4%, superando i 6 milioni di Euro. Che porta la spesa totale delle famiglie italiane a oltrepassare di poco i 7 miliardi di Euro (sempre 11 mesi del 2002). Infine, la moderna distribuzione sta diventando sempre più punto di acquisto, così ha eroso alcuni punti percentuali agli altri canali, superando il 40% in valore ed avvicinandosi al 36% per quantità. Rimangono ancora forti mercati ed ambulanti (38,7% in quantità e 33% in valore). La seconda edizione del Premio "Qualità e innovazione" (organizzato da Agri Cesena e L´informatore Agrario) ha dimostrato come le aziende del settore orticolo siano attente all´innovazione e alla ricerca della qualità a tal punto che si è reso necessario assegnare anche 5 Segnalazioni di Merito, oltre a 4 Primi Premi. Innovazione anche nelle varietà orticole, come si poteva rilevare nella Mostra Pomologica, dove erano esposte novità quali Magnifico (cavolfiore verde), Marinda (pomodoro con coste), Perlina (minimelanzana) e Spagna Viola (maxifagiolo). Infine, molto interesse ha suscitato la raccolta di libri e stampe sull´orticoltura, esposta a Ortomac dai cesenati Augusto Bucci e Giuseppe Battistini. Curiosità e memoria storica assieme per conoscere e ricordare "come eravamo".  
   
 

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