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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Dicembre 2006
 
   
  DOPO IL RICONOSCIMENTO EUROPEO LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO CONQUISTA ANCHE IL PREMIO SOLARE ITALIANO

 
   
  Roma, 18 dicembre 2006 - “Il premio che ci è stato oggi (15 dicembre) consegnato, e che idealmente affido a tutti coloro che credono nella assoluta necessità delle energie alternative, è soprattutto un premio alla cocciutaggine. Quella che da anni, in Trentino, guida la fortunatamente sempre più robusta pattuglia, di chi punta alla crescita e alla diffusione dell’energia che ricaviamo dall’acqua, dal cippato e dal sole. Se oggi veniamo indicati come esempio a livello italiano e se oggi i nostri dati ci collocano in una media di tutto rispetto all’interno dell’Europa, è perché anno dopo anno abbiamo costruito una rete, che non è solo tecnica ma anche ideale, attenta alle nuove sfide ambientali”. Con queste parole Ottorino Bressanini, assessore all’energia e alle riforme istituzionali della Provincia autonoma di Trento, ha concluso il suo intervento, a Roma, nella Sala Pietro da Cortona del Palazzo dei Conservatori, in piazza del Campidoglio, dopo aver ricevuto dalle mani di Hermann Scheer, vincitore del Premio Nobel alternativo e da Francesca Sartogo, presidente di Eurosolar Italia, il Premio Solare italiano 2005-2006. Alla Provincia autonoma di Trento è andata la menzione speciale per la sua azione in politiche ed incentivi per la certificazione energetica nell’ambito della sezione dedicata ad “architettura ed ecologia: il premio come strumento di valorizzazione e di comunicazione delle esperienze solari innovative”. Il premio ricevuto a Roma, arriva esattamente un anno dopo la conquista del più importante riconoscimento mondiale per chi si occupa di energia rinnovabile. La Provincia autonoma di Trento infatti – ed in particolare il Settore energia diretto dall’architetto Giacomo Carlino – ha conquistato l’European Solar Prize 2005, il Premio Eurosolar. Tredici i riconoscimenti assegnati lo scorso anno a Berlino: uno solo è andato all’Italia, ed è appunto quello che è toccato alla Provincia autonoma di Trento. A Roma come a Berlino è stato detto che il Trentino merita questi premi per “le politiche, gli strumenti per il calcolo dell’efficienza energetica e gli incentivi che hanno generato una buona quantità di esempi di edilizia solarizzata a basso consumo energetico e a basso impatto ambientale, diffusa, integrata e condivisa dai cittadini. La Provincia di Trento è un esempio ideale di come le energie rinnovabili possono essere implementate a livello regionale”. Alla cerimonia di ieri, nelle splendide sale del Campidoglio, è intervenuto, accanto al presidente di Eurosolar, Scheer (nel pomeriggio, alla presentazione dell’edizione italiana del suo libro dedicato all’autonomia energetica c’era il ministro Pierluigi Bersani) e alla presidente di Eurosolar Italia, Sartogo, anche il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta. Doveroso ricordare che il Trentino dell’energia alternativa ha ottenuto un altro riconoscimento. Nella categoria riservata alle industrie solari il primo premio per il 2005 è infatti andato alla Elettropiemme di Gardolo (Trento), azienda fondata nel 1964 da Massimo Pegoretti. Ed è stato proprio l’ingegner Pegoretti a ritirare il premio andato alla sua azienda per il perseguimento e lo sviluppo di tecnologie fotovoltaiche innovative. Nel ricevere il Premio – che ha voluto idealmente condividere con chi, da anni, in Trentino, lavora per lo sviluppo delle energie rinnovabili - l’assessore Bressanini ha detto “che il riconoscimento di Eurosolar Italia alla mia provincia riempie di orgoglio. Non resta che continuare su questa strada, approfittando anche della nostra situazione climatica, nella quale il sole per fortuna è spesso protagonista. L’importanza di questi riconoscimenti – dopo Berlino, Roma – sta proprio nel fatto che vengono da enti la cui affidabilità e serietà è fuori discussione. E’ facile dire a noi stessi che siamo bravi e serve a poco. Ma quando a dircelo è chi da anni, con coerenza, si impegna in tutta Europa per la diffusione delle energie rinnovabili, allora la soddisfazione è legittima”. E’ quindi toccato all’architetto Carlino illustrare la politica energetica del Trentino. Ha ricordato come il territorio provinciale sia caratterizzato dall’abbondante produzione di energia idroelettrica, circa 4 Twh/anno, di cui una buona parte viene esportata. A partire da questo patrimonio idroelettrico e dalle particolari competenze riconosciute nel settore, la Provincia autonoma di Trento ha costruito fin dal 1980 una politica complessiva dell’energia, mirata in particolare al settore delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico. In circa 25 anni, utilizzando lo strumento della Legge Provinciale 14 del 1980, sono stati realizzati un numero ragguardevole di iniziative rispetto alla dimensione provinciale, circa 30 mila progetti e interventi, uno ogni 16 abitanti e uno ogni 6 famiglie, contribuendo alla diffusione di una forte consapevolezza nei confronti dell’energia; ciò ha fatto sì che si sviluppasse un settore economico-produttivo di un certo interesse e che progettisti, installatori e aziende maturassero un know-how fra i più avanzati. E proprio ai 25 anni di impegno faceva esplicito riferimento, nelle motivazioni, il Premio Eurosolar consegnato lo scorso anno a Berlino. E poi dal 1998 in avanti – ricordano l’assessore Bressanini e l’architetto Carlino - con le successive edizioni del piano energetico-ambientale provinciale, che assumono come obiettivo principale il contributo alla riduzione dei gas serra, che l’attività viene particolarmente intensificata e gli interventi diventano numerosissimi. In particolare, con il Piano del 2003, sono stati fissati precisi obiettivi in termini di riduzione delle emissioni di Co2, e viene stabilito di realizzare tali obiettivi pressocchè esclusivamente con azioni di efficienza energetica e di sfruttamento delle fonti rinnovabili. Per quanto riguarda l’energia solare, la perseveranza dell’azione provinciale ha permesso di ottenere degli ottimi risultati non solo in termini di impianti realizzati ma anche dal punto di vista dei settori economici, tra cui anche aziende che costruiscono gli impianti solari termici, che sono nati e si sono sviluppati anche in forme originali di offerta dei prodotti. Il totale della superficie installata sull’intero territorio provinciale è stimabile in circa 45. 000 metri quadri, non alto come valore assoluto ma estremamente significativo se rapportato al numero di abitanti. Il confronto con gli altri paesi europei e con l’Italia (a causa della disponibilità di dati, i raffronti non sono perfettamente omogenei ma è ugualmente importante il dato qualitativo) mostra come il Trentino sia perfettamente allineato con i Paesi più avanzati. Anche la tecnologia del fotovoltaico ha trovato in Provincia un ottimo terreno per realizzare un buon numero di iniziative, a partire dal Programma “10. 000 tetti fotovoltaici” indetto dal Ministero dell’Ambiente, implementato ben oltre le disponibilità statali con le risorse della Provincia autonoma di Trento. Il numero di realizzazioni ha raggiunto cifre molto soddisfacenti, circa 1500 kW finanziati dal 2000 al 2004 tra impianti in isola e in rete, soprattutto se rapportate al numero di abitanti presenti sul territorio provinciale. Scheda / Eurosolar è un´associazione no-profit, fondata a Berlino nel 1988 e diffusa in molte nazioni europee. Eurosolar è apartitica ed indipendente dall´industria, dalle istituzioni politiche e dalle pressioni del mercato. Eurosolar considera l´attuale modello energetico tra i maggiori responsabili dei tanti drammi ecologici e causa diretta dei maggiori pericoli ambientali planetari, come l´incombente mutamento climatico legato all´effetto serra, causato dalla combustione sempre crescente ed incontrollata di petrolio, carbone e gas, o come l´ uso dell´ energia da fissione nucleare con i conseguenti rischi legati alla sicurezza e allo smaltimento delle scorie radioattive. Eurosolar ritiene che la costruzione di una società sostenibile rappresenta la maggiore sfida che la nostra generazione è chiamata ad affrontare e che ha come principale obiettivo la sostituzione dell´attuale modello energetico attraverso un sistema basato sull´energia del Sole, nelle sue forme dirette ed indirette, sul risparmio energetico e sulle altre energie rinnovabili tecnicamente disponibili. Eurosolar concentra la sua attenzione sulla enorme capacità energivora dei sistemi urbani e quindi sulle potenzialità offerte dalle sperimentazioni nel campo dell´ architettura ecologica , dell´ urbanistica responsabile e della mobilità urbana alternativa nella risoluzione dei problemi energetici. Eurosolar è organizzata in sezioni nazionali. (Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Egitto, Francia, Germania,gran Bretagna, Grecia, Italia, Mongolia, Spagna, Svizzera, Ucraina, Ungheria). La sua attività, per le caratteristiche tipologiche della sua formazione, riunisce a livello nazionale ed internazionale competenze qualificate della Scienza, della Cultura e della Politica focalizzate soprattutto sull´Energia nell´Architettura e nella Pianificazione Urbana e Territoriale. .  
   
 

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