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Notiziario Marketpress di Venerdì 31 Gennaio 2003
 
   
  IL DESTINO DELLE IMPRESE TURISTICHE IN UN´INDAGINE FIPE E ISNART

 
   
  Nella giornata inaugurale di Expo Riva Hotel 2003 è stata presentata l´indagine Il Destino Delle Imprese Turistiche Una ricerca promossa da Fipe Federazione Italiana Pubblici Esercizi, in collaborazione con Metro Italia Cash & Carry e realizzata dall´Isnart (Istituto Nazionale Ricerche sul Turismo) Settore Turismo: Qualita´ Come Obiettivo D´impresa Nel 2002 gli italiani hanno speso oltre 30 miliardi di € per le vacanze in Italia. Priorità degli operatori turistici sono il miglioramento delle performance e del servizio alla clientela Le imprese turistiche primarie (ricettività e ristorazione) in Italia sono 265.269, come risulta dal registro delle imprese del 2002, pari al 5% del totale delle imprese italiane e al 53% delle imprese connesse al turismo. Esse contribuiscono significativamente all´occupazione. Nel 2002 il comparto ha creato 31.352 nuovi posti di lavoro pari al 9,7 % di tutti i nuovi occupati italiani. Le imprese turistiche primarie (alberghi e ristoranti) producono valore per il 5,6 % del Pil complessivo del Paese. E´´ questo il risultato di una ricerca promossa dalla Fipe, in collaborazione con Metro Italia Cash & Carry e realizzata da Isnart, Istituto Nazionale Ricerche sul Turismo su un campione di 1070 aziende turistiche italiane. L´analisi si è concentrata sulle imprese alberghiere e su quelle ristorative, i due baluardi del sistema turistico che per lunga tradizione meglio permettono la comprensione delle dinamiche di settore. Si tratta di ristoranti ed alberghi che hanno ottenuto il Marchio di Qualità di Fipe e Federalberghi. Il settore turismo è composto da una grande varietà di imprese che contribuiscono direttamente o indirettamente all´economia della stessa: le imprese dell´ospitalità, quelle dei servizi, di trasporto, per il tempo libero e lo svago, per il turismo balneare, per quello di montagna, per il turismo culturale, per il turismo congressuale e d´affari, per un totale di 497.656 imprese, accomunate dalla dimensione medio-piccola. Circa il 90% delle aziende sono società di persone o ditte individuali. L´importanza del settore turismo è confermato anche da una recente rilevazione Isnart sui consumi turistici degli italiani che, hanno speso nel solo periodo gennaio-agosto del 2002, 24.000 milioni di € per periodi di vacanze trascorsi in Italia. Una cifra - che proiettata sull´intero anno raggiunge i 30 miliardi di € - è stata raggiunta anche grazie all´altissima qualità media dell´offerta turistica nazionale e all´ottimo rapporto costi/benefici. Dall´indagine Fipe-metro emerge da una parte la dicotomia tra la realtà delle centinaia di migliaia di piccole imprese familiari e un modello "internazionale" in crescita ma ancora limitato in termini assoluti (solo il 5,8 degli alberghi di qualità fa parte di catene) fatto di marchi di proprietà o di affiliazioni a realtà multinazionali. Il dato comune a manager e imprenditori del settore è però la focalizzazione alla soddisfazione del cliente, elemento chiave nel settore dell´ospitalità. Solo mettendo il cliente al primo posto si può arrivare ad offrire un servizio eccellente. Servizio fatto di strategie in grado di caratterizzare l´impresa e di offrire prodotti di nicchia. Stanno infatti nascendo in Italia sempre più offerte specializzate, per esempio gli economy hotels, gli alberghi di campagna, gli alberghi specializzati ad accogliere una clientela d´affari, quelli per accogliere i piccoli ospiti, i ristoranti tipici ed infine i ristoranti gourmet. Strategie tese comunque verso la qualità. La qualità non va collegata soltanto alle dotazioni che si offrono al cliente quanto piuttosto al modo di farle fruire. Entrando nel merito della gestione delle imprese, appare dalla ricerca che, se da un lato un´impresa familiare risulta in grado di praticare la qualità dall´altro appare in corso un processo che spinge ad una gestione manageriale sia per le imprese alberghiere (una dato ormai acquisito e conosciuto) sia e questo è decisamente meno scontato - per quelle della ristorazione e dei pubblici esercizi. Oggi 30,8 degli alberghi è a gestione manageriale e il 69,2 a gestione familiare. Dati quasi identici per i ristoranti: 31 % gestiti da manager e 69% dalle famiglie. Questo fenomeno riguarda in particolare un numero crescente di aziende turistiche che propongono un modello italiano basato su una proprietà familiare e su una gestione manageriale e che ottengono in questo modo una impresa più complessa anche in termini di strutturazione e organizzazione del personale. Un sistema però che vede nel passaggio generazionale un motivo di rischio nel caso in cui i figli non vogliano subentrare ai padri. Tra i servizi di eccellenza offerti dalle strutture che praticano la qualità, vi sono plus che rilevano lo sforzo dell´imprenditore nel proporre il più possibile servizi flessibili e adeguati alla propria clientela, come per esempio i menu di ristorazione specifica offerta dagli hotel (presenti nel 54,2 % degli esercizi) e nei ristoranti (nel 60% degli esercizi), dotazioni specifiche in camere appositamente servite per disabili (11,6 % degli alberghi) e la possibilità di ospitare animali (15,5%), ma anche i servizi per il tempo libero degli ospiti che motivano la fidelizzazione verso la struttura.L´ultimo, ma non per questo poco importante, fattore di adeguamento al mercato è quello relativo all´utilizzo delle nuove tecnologie: il Web infatti è ormai un veicolo fondamentale di feed-back sia a scopi informativi che per effettivi acquisti dei servizi colto in particolare dalle imprese alberghiere (78,3% degli esercizi possiedono una e-mail) ma in maniera crescente anche dalle imprese di ristorazione (45,9% è connesso alla rete). Nel passato qualità significava il sorriso, oggi una buona professionalità, domani una dotazione tecnologica in grado di soddisfare velocemente il cliente. In conclusione, da questo identikit delle imprese di qualità si evince un vero e proprio modello italiano di ospitalità turistica, fatto di piccole e medie imprese che basano il loro successo non sui grandi numeri ma proprio sulla specifica capacità di soddisfare il singolo cliente con un´offerta personalizzata "tailor made". È un sistema turistico con una forte personalità che riesce a erogare qualità perché realmente la pone come obiettivo d´impresa passando in questo modo da un´immagine "low profile" ad una di prestigio talvolta anche internazionale. Un sistema aperto al futuro e con molta voglia di migliorarsi (per il 28,3% del campione è la prima motivazione), di migliorare le performance aziendali (per il 30,8% degli intervistati) e il servizio alla clientela (16,7%).  
   
 

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