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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Marzo 2003
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA RAFFORZA IL PROGRAMMA D´AZIONE CONTRO LE MALATTIE TRASMISSIBILI NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO

 
   
   Bruxelles, 3 marzo 2003 - La Commissione europea ha pubblicato oggi una relazione sui progressi compiuti negli ultimi due anni nell´attuazione del suo programma d´azione su Hiv/aids, malaria e tubercolosi, adottato nel febbraio 20011 La relazione, intitolata "Aggiornamento sul programma d´azione della Ce - Azione accelerata di lotta contro l´Hiv/aids, la malaria e la tubercolosi nel quadro della riduzione della povertà", indica che, nonostante i progressi compiuti migliorando l´efficacia delle iniziative esistenti, rendendo i medicinali più accessibili per le popolazioni dei paesi poveri e aumentando gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo, i compiti restano immani e la mobilitazione essenziale. Fin dall´adozione del programma, la Commissione non ha cessato di richiamare l´attenzione sulla minaccia che rappresentano queste malattie e in particolare non ha esitato a far partecipare i paesi in via di sviluppo al dibattito e ai negoziati multilaterali. Nel 2001 sono stati erogati sul bilancio della Comunità 450 milioni di € nel settore della sanità e delle politiche demografiche. La relazione indica anche i compiti che dovranno essere affrontati in futuro e precisa i problemi politici fondamentali da risolvere. Poul Nielson, commissario Ue responsabile dello sviluppo e dell´aiuto umanitario, ha così commentato l´approvazione della relazione: "A due anni dalla sua adozione, il programma d´azione continua ad essere un quadro politico globale, coerente e rivolto al futuro, inteso a dare un contributo significativo alla lotta contro queste malattie mortali, che rappresentano un vero e proprio flagello. È importante condurre una buona politica; ma ancora più importante è realizzarla concretamente ed efficacemente sul campo. Secondo le stime, 6 milioni di persone sono morte nel 2001 di Hiv/aids, tubercolosi o malaria: continua pertanto a sussistere la necessità urgente di un´azione collettiva di grandi dimensioni. Ci attendono grandi sfide e siamo decisi a fare la nostra parte affrontandole". Il programma d´azione2definisce una serie d´interventi intesi a rafforzare l´impatto delle azioni esistenti, migliorare l´accessibilità economica dei farmaci essenziali e incoraggiare la ricerca e lo sviluppo di beni pubblici mondiali specifici destinati a combattere queste malattie a livello nazionale, regionale e mondiale. Incidenza delle azioni esistenti - Per quanto riguarda il miglioramento dell´incidenza, i progressi sono stati limitati. Il numero di persone colpite o affette da Hiv/aids, tubercolosi o malaria e che muoiono di queste malattie è ancora in aumento. Pochi hanno accesso a trattamenti efficaci contro la tubercolosi e la malaria o a farmaci antiretrovirali. Nonostante tutti i paesi siano d´accordo sull´urgente necessità di combattere queste malattie, manca tuttora un´azione collettiva di grandi dimensioni a livello nazionale e mondiale. Con il suo programma d´azione la Commissione ha tuttavia, insieme con i suoi numerosi partner, avviato questa lotta, richiamato l´attenzione sulle malattie in questione e sulla necessità di operare in modo coordinato al raggiungimento degli stessi obiettivi. L´approccio dell´Ue è dettato dalla necessità rendere coerenti tra loro tutti gli sforzi internazionali intrapresi nel campo della sanità e dell´istruzione, come pure del commercio e della ricerca. L´accento sarà mantenuto su un aumento della spesa per le strutture sociali, che rappresentano il fattore decisivo dell´efficacia di tali sforzi. Accessibilità dei farmaci e commercio -La relazione indica che la stretegia della graduazione (vale a dire riduzione) dei prezzi proposta dalla Commissione come norma da applicare ai paesi poveri ha riscosso un ampio sostegno ed è praticata da alcuni fabbricanti nelle vendite ai paesi in via di sviluppo. La Commissione ha preso anche un´iniziativa per migliorare la protezione contro le importazioni nell´Ue di medicinali a prezzi graduati proponendo un regolamento a tal fine. Si è constatato che i dazi e altri prelievi applicati dai paesi importatori rappresentano seri ostacoli all´accesso ai medicinali e dovrebbero perciò essere soppressi. L´ue si adopererà per la loro eliminazione. Nell´ambito dell´Organizzazione mondiale del commercio (Omc), durante i lunghi negoziati sfociati nella dichiarazione di Doha sui diritti di proprietà intellettuale connessi al commercio, l´Ue si è battuta per garantire che la protezione della proprietà intellettuale sia messa al servizio della sanità pubblica. Restano però irrisolti i problemi dei paesi aderenti all´Omc che non dispongono di capacità, o dispongono di capacità insufficienti, di fabbricazione nel settore farmaceutico in generale, a proposito dell´uso effettivo delle licenze obbligatorie. L´ue continua ad impegnarsi pienamente per trovare il più rapidamente possibile una soluzione durevole e multilaterale a questo problema. Ricerca e sviluppo - Nel campo della ricerca la Commissione è riuscita a compiere un notevole passo avanti con l´aumento dei fondi stanziati dall´Ue e con il miglioramento della loro utilizzazione. Per la prima volta l´Europa sarà in grado di esprimersi con una sola voce e di intervenire come un attore unico al livello mondiale nel settore della ricerca. Risorse sostanzialmente accresciute sono state stanziate per la ricerca preclinica e clinica fondamentale su Hiv/aids, malaria e tubercolosi con il sesto programma quadro. Gli Stati membri dell´Ue, i paesi in via di sviluppo e altri donatori stanno unendo i loro sforzi sul campo associandosi in un programma integrato europeo di ricerca contro le tre malattie della povertà. La Commissione destinerà 200 milioni di € a questa iniziativa dal titolo "Programma dei paesi europei e dei paesi in via di sviluppo per le sperimentazioni cliniche" (Edctp). La Commissione investirà inoltre altri 200 milioni di € nella ricerca più fondamentale. Il programma Edctp costituisce un nuovo passo avanti che rafforzerà e uniformerà gli sforzi di ricerca intrapresi in Europa e in Africa nella lotta contro le tre malattie in questione. Esso coinvolge inoltre pienamente i ricercatori scientifici e le pubbliche autorità dei paesi in via di sviluppo. L´edctp rappresenta l´occasione unica di istituire tra l´Ue e i paesi in via di sviluppo un partenariato durevole, sostenibile ed effettivo, indispensabile per accelerare lo sviluppo di nuovi prodotti in grado di arrestare le tre principali malattie trasmissibili. A livello mondiale l´Ue si è impegnata attivamente ad affrontare i problemi individuati dal programma d´azione, ad esempio nel contesto del G8 e, più in particolare, a Okinawa, in occasione dei vertici Ue-stati Uniti e nel forum Ue-ua. La Commissione partecipa attivamente al Fondo mondiale di lotta contro l´Aids, la tubercolosi e la malaria (Gfatm) e il suo contributo per il 2002 ammonta a 120 milioni di €. La relazione conclude che il programma d´azione ha dimostrato quanto sia essenziale un intervento forte dell´Ue; essa sottolinea che il programma ha avuto il risultato di rafforzare sensibilmente al livello mondiale le posizioni dell´Ue sulle azioni mirate di lotta contro l´Hiv/aids, la malaria e la tubercolosi, in collaborazione con altri partner. Sono tuttavia necessari rinnovati sforzi per assicurare un dialogo periodico e strutturato con i paesi in via di sviluppo. Uno sforzo supplementare è necessario anche per assicurare un´azione comune al livello europeo e con partner specifici riguardo a tutti i problemi menzionati nel programma. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/development/sector/social/communicable_en.htm  http://europa.Eu.int/comm/research/info/conferences/edctp/edctp_en.html    
   
 

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