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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Dicembre 2006
 
   
  UN CONTRIBUTO IBM PER AIUTARE GLI UTENTI DISABILI A SFRUTTARE AL MEGLIO LA TECNOLOGIA

 
   
  Armonk, Ny, 18 dicembre 2006 - Ibm ha annunciato lo sviluppo di interfacce software per persone disabili che renderanno più facile l’accesso a funzionalità avanzate nei programmi software – quali funzioni di editing, hyperlink, grafici e menu. Queste funzioni si trovano in applicazioni browser basate su Dhtml, Ajax, e Wai-aria e sulle applicazioni desktop basate su Opendocument Format. Le nuove interfacce dei programmi applicativi, progettate per Windows e denominate Iaccessible2, sono state accettate dal Free Standards Group, che le svilupperà e manterrà come standard aperto, a disposizione di tutti. Freedom Scientific, Gw Micro, Ibm, Mozilla Project, Oracle, Sap e Sun Microsystems sono i primi ad appoggiare la tecnologia e saranno coinvolti nel relativo sviluppo di questa soluzione come standard del settore o la utilizzeranno nei loro prodotti. Le tecnologie “assistive”, quali screen reader, consentono ai non vedenti di utilizzare i computer verbalizzando informazioni, quali comandi di testo e grafica, fornite da applicazioni tipo un browser Web o un documento di word processing. Fino a ora i programmi di tecnologia assistiva hanno richiesto modifiche personalizzate costanti per tenere il passo con le nuove versioni delle applicazioni software, con i nuovi formati di documenti e i nuovi sistemi operativi, e con il modo interattivo in cui vengono presentate oggi le informazioni. Inoltre, gli sforzi per fornire accesso a questi tipi di applicazioni hanno richiesto mezzi non standard, che possono variare tra le applicazioni e tra le versioni delle applicazioni, e sono a volte soggetti a errori. Tra le funzionalità e le informazioni contenute nei documenti in formato rich text difficili da sfruttare per le persone disabili ci sono, tra le altre, le intestazioni e le didascalie nelle tabelle, i font, i colori del testo, il testo selezionato per le operazioni di copia e incolla, gli hyperlink e l’ubicazione del cursore per l’inserimento del testo. Molte tecnologie Rich Internet Applications o Web 2. 0 basate su browser, quali Ajax (che rende disponibili molteplici informazioni, commenti e aggiornamenti live su una pagina Web) non hanno interfacce di programmazione standardizzate per comunicare, dietro le quinte, con le tecnologie assistive. Non sono in grado di dire che cosa sta avvenendo sullo schermo e come le interazioni su una parte statica di una pagina Web possono influire su un’area “live” su un’altra. Standardizzando le interfacce, e con la gestione responsabile del Free Standards Group, i fornitori di tecnologia assistiva hanno oggi a disposizione un modo più coerente e meno costoso per estendere agevolmente il proprio software per le nuove tecnologie e i nuovi sistemi operativi. Analogamente, i fornitori di applicazioni software possono estendere più facilmente le interfacce di programmazione per comunicare con le tecnologie assistive. Iaccessible2 rappresenta un complemento dell’interfaccia di un programma applicativo proprietario, denominato Microsoft Active Accessibility (Msaa), e consente quindi alle aziende di continuare a sfruttare gli investimenti in Windows già effettuati. Iaccessible2 è basato su una tecnologia aperta, sviluppata originariamente da Ibm con Sun per rendere Java e Linux accessibili agli utenti con disabilità. Una volta installato su Windows, sarà più facile adattare le singole applicazioni per l’accessibilità su altri sistemi operativi, creando potenziali opportunità per gli sviluppatori di applicazioni multipiattaforma. Questo impegno è stato accelerato dalla necessità di produrre un software di produttività accessibile, basato su Opendocument Format (Odf), per soddisfare le esigenze dei governi locali quali lo Stato del Massachusetts, che ha imposto l’uso degli standard aperti quali Odf. La tecnologia consente a browser quali Firefox e a formati quali Odf – utilizzati in suite di produttività Open Source, ad es. Openoffice. Org, o ambienti di messaggistica commerciale, come Ibm Workplace – di relazionarsi in modo più automatico e completo con le tecnologie assistive, quali Jaws, Magic e Windows Eyes. Questo lavoro è stato realizzato dagli ingegneri Ibm in due continenti, con il coinvolgimento degli ingegneri Ibm Lotus a Pechino e Boston, oltre ad esperti di accessibilità del gruppo Emerging Technologies Ibm e di Ibm Research, molti dei quali hanno sviluppato tecnologie assistive ed eseguito il lavoro per rendere Java, Linux, Firefox e Rich Internet Applications più accessibili. Il lavoro è stato validato da Freedom Scientific e Gw Micro, che hanno lavorato a stretto contatto con gli sviluppatori Ibm. Sia Freedom Scientific che Gw Micro supporteranno Iaccessible2 nei prodotti progettati per gli utenti non vedenti e ipovedenti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra 750 milioni e 1 miliardo di persone, sui sei miliardi che compongono la popolazione mondiale, hanno disabilità del linguaggio, della vista, della mobilità, dell’udito o cognitive. .  
   
 

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