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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Febbraio 2003
 
   
  IL COMMISSARIO BUSQUIN SI FELICITA DEL RITORNO DEGLI STATI UNITI NEL PROGETTO ITER (INTERNATIONAL THERMONUCLEAR EXPERIMENTAL REACTOR

 
   
  Bruxelles, 6 febbraio 2003 Il commissario europeo per la Ricerca, Philippe Busquin, ha espresso il suo compiacimento per l´annuncio del presidente George Bush e del segretario per l´Energia, Spencer Abraham, che gli Stati Uniti parteciperanno ai negoziati per la costruzione e il funzionamento del reattore sperimentale termonucleare internazionale (International Thermonuclear Experimental Reactor - Iter). I partner di Iter sono l´Unione europea, il Giappone, la Russia, il Canada e ora gli Stati Uniti. Un totale di 750 milioni di € che rappresenta la quota maggiore dei 1 250 miliardi di € del bilancio del programma quadro Euratom (2003-2006) dell´Ue sarà assegnato al finanziamento della ricerca sulla fusione nucleare. Il programma consentirà di avviare la costruzione della struttura Iter nei prossimi anni. I costi totali della costruzione e del funzionamento di Iter si situano a 10 miliardi di € ripartiti su 30 anni. "Sono particolarmente lieto della decisione del governo statunitense di riprendere la partecipazione al progetto" ha dichiarato il commissario Busquin. "Gli Stati Uniti hanno competenze riconosciute nelle scienze della fusione e grandi capacità industriali e tecnologiche. Insieme all´esperienza e alle risorse europee e di altri partner internazionali, la partecipazione statunitense apporterà un contributo significativo al successo di Iter aumentando la ripartizione dei costi. L´europa è lieta di dare il benvenuto ai rappresentanti statunitensi designati per i negoziati su Iter Essi lavoreranno con tutti i partner di Iter in vista di realizzare con successo questo importante progetto volto a sviluppare una fonte energetica sostenibile, a vantaggio dell´umanità." Gli Stati Uniti hanno già apportato contributi considerevoli a Iter nelle fasi antecedenti del progetto attraverso la loro partecipazione fino al 1999. Insieme agli attuali partner internazionali Canada, Giappone e Federazione russa l´Europa ha seguito con interesse l´ampio processo di valutazione e rivalutazione effettuato dalla comunità scientifica statunitense che ha portato ad un rinnovato impegno di questo paese all´obiettivo di Iter di dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica dell´energia di fusione a scopi pacifici. Poco dopo la richiesta presentata dalla Repubblica popolare cinese di partecipare ai negoziati, la recente decisione statunitense di riprendere la collaborazione a Iter aumenta le possibilità di conseguire l´obiettivo finale e rafforza la fiducia nel potenziale dell´energia di fusione. Iter è un progetto internazionale di ricerca e sviluppo sull´energia di fusione con la finalità di realizzare la prossima e grande tappa verso lo sviluppo della fusione come fonte energetica sicura, pulita e sostenibile. La fusione è la fonte di energia del sole e delle stelle. La ricerca sulla fusione risale agli anni ´50 e i recenti progressi hanno accentuato l´interesse per questa tecnologia. La cooperazione internazionale su Iter era stata lanciata nel 1987. La progettazione di Iter e la costruzione dei principali componenti prototipo sono state completate nel 2001. I negoziati sono iniziati nel novembre 2001 in vista della realizzazione congiunta del progetto scelta del sito, modalità di ripartizione dei costi e delle responsabilità di approvvigionamento nonché modalità operative e di gestione. Gli attuali partecipanti sono il Canada, l´Unione europea, il Giappone, la Federazione russa e gli Stati Uniti. Anche la Repubblica popolare cinese ha chiesto di associarsi ai negoziati. La costruzione di Iter richiederà circa 4,6 miliardi di € nell´arco di 10 anni e il suo funzionamento un importo analogo per un periodo di 20 anni. I costi totali di costruzione e funzionamento rappresenteranno quindi su un arco di 30 anni circa 10 miliardi di €. Nell´unione europea sono stati proposti i siti di Cadarache (Francia) e Vandellos (Spagna). Anche il Canada e il Giappone si sono candidati per ospitare il sito di Iter.  
   
 

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