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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Dicembre 2006
 
   
  IL MINISTRO PAOLO DE CASTRO OGGI ALLA CONFERENZA REGIONALE LA TOSCANA PUÒ DIVENTARE IL MODELLO DA SEGUIRE PER L´ITALIA TANTE LE MISURE A FAVORE DEL SETTORE AGRICOLO INSERITE NEL TESTO DELLA FINANZIARIA

 
   
  Firenze - Competitività internazionale, qualità e tutela dei prodotti italiani, Finanziaria. Nel suo intervento alla Conferenza regionale dell´agricoltura, il ministro all´agricoltura Paolo De Castro ha gettato uno sguardo a 360 gradi sul mondo agricolo, italiano e internazionale. Lanciando una proposta: far diventare il modello agricolo toscano quello da seguire per l´Italia. L´attualità più stringente convoglia il discorso del ministro sulla Finanziaria e sulle misure connesse riguardanti l´agricoltura. "Ci sono tanti aspetti che sono stati toccati nel testo che si spera possa essere approvato entro la prossima settimana. Si va anzitutto dalla garanzia di stabilità fiscale per gli operatori del settore e credetemi non è stato semplice. Poi ci sono misure relative alla vendita diretta, un tema da sviluppare considerata l´importanza che riveste in altri paesi e che può rivestire anche nel nostro, la multifunzionalità, attraverso la previsione di rapporti organici tra enti locali e agricoltori, i piani di settore, quello irriguo, quello forestale. Senza dimenticare - ha aggiunto De Castro - le società in agricoltura, ovvero la capacità di dare una nuova forma imprenditoriale a tante piccole e piccolissime imprese per consentire loro di superare tanti problemi legati alla dimensione". Dall´italia all´Europa, fino alla dimensione planetaria. Per affrontare soprattutto il delicato tema della competitività, reso ancor più pressante dopo l´entrata sui mercati mondiali di nuovi protagonisti come Sud America e Asia. "Ormai subiamo la concorrenza di forze nuove come la Cina - ha proseguito il ministro - che fino a pochi anni fa era soltanto un grosso importatore di prodotti agro-alimentari. Gli stessi Stati Uniti si ritrovano a fare i conti con una bilancia commerciale in deficit, un fatto inusuale. In un quadro del genere è sempre più vitale riuscire a governare il cambiamento tutti insieme, per riuscire a trasformarlo in opportunità. Occorre organizzarci in maniera diversa per riuscire a penetrare i mercati. Pensate che negli Stati Uniti quest´anno abbiamo esportato qualcosa come 2 miliardi e mezzo di euro di prodotti agro-alimentari e di questi un miliardo circa soltanto di vino. C´è richiesta, dobbiamo trovare il modo di soddisfarla in modo intelligente". Sapendo anche di aver a che fare con una concorrenza più forte caratterizzata dalla cosiddetta agro-pirateria. "Sempre per restare negli Stati Uniti - ha spiegato De Castro - 9/10 dei prodotti consumati venduti come prodotti italiani non hanno niente a che fare con noi. Quindi la qualità resta una condizione necessaria, ma non più sufficiente per imporci". La necessità di gestire il cambiamento deve coinvolgere anche il resto dei Paesi Ue, che tra pochi giorni diventeranno 27. "Credetemi - ha continuato - non è un compito facile, proprio perché manca una visione comune. La Pac riveste ancora una grande importanza ma dobbiamo anche riuscire a far capire a circa 400 mila cittadini perché circa il 50% del bilancio Ue, qualcosa come 53 miliardi di euro, vengono destinati alla politica comune in campo agricolo. Nel 2008-2009 ci sarà spazio per fare una riflessione sulla Pac, non dico una riforma. Ma occorre che questa politica sia in grado di dare certezze in uno scenario che ha subito mutamenti rilevanti. Saranno soprattutto i temi relativi alla qualità distintiva dei prodotti (etichettatura, denominazioni, trasparenza) ad assumere un´importanza sempre maggiore e ai quali sono legate le nostre chances di restare competitivi a livello internazionale". .  
   
 

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