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Notiziario Marketpress di
Giovedì 06 Febbraio 2003 |
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ARRIVA IL MOTORE MOLECOLARE CHE SI BASA SUL DNA
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Milano, 6 febbraio 2003 - EŽstato costruito da 2 esperti di biofisica del Museo di Storia naturale di Parigi. Per i ricercatori Patrizia Alberti e Jean-louis Mergny si tratta del primo passo verso la realizzazione di macchine nanomolecolari. Arriva il motore molecolare che ha per pistone la molecola del Dna. Il motore, descritto sulla rivista dellŽAccademia americana delle scienze Pnas, si basa su un dispositivo molecolare basato sul Dna che si espande e si contrae e somiglia al movimento di un pistone allŽinterno di un cilindro. "Conoscere Per Non Aver Paura" Mercoledì 6 febbraio 2003 - Presso il Comune di Milano, lŽAssessore alle Politiche Sociali Tiziana Maiolo e lŽAssessore allŽEducazione e allŽInfanzia Bruno Simini hanno presentato "Conoscere per non aver paura", iniziativa ludico-educativa di informazione, sensibilizzazione e formazione rivolta ai bambini che affrontano per la prima volta il ricovero ospedaliero. Il progetto interesserà, per questŽanno, le scuole dellŽinfanzia e il primo ciclo delle scuole elementari, mentre il prossimo anno saranno coinvolti il secondo ciclo delle scuole elementari e le scuole medie. Finanziata dalle legge 285/97, lŽiniziativa incarna la filosofia che, da sempre, anima lŽoperato dellŽAssessore alle Politiche Sociali Tiziana Maiolo: "Il Comune di Milano si occupa di circa 4500 minori, sostenendoli soprattutto nel loro contesto: la famiglia, la scuola, gli affetti. Ed è proprio la volontà di intervenire nel loro ambiente a costituire anche lŽidea vincente di "Conoscere per non aver paura": la prevenzione, intesa come aiuto ai bambini che ancora non hanno sperimentato il ricovero ospedaliero, si concretizza, grazie a questo progetto, nellŽinsegnare a conoscere la realtà dellŽospedale senza paura." Convinto sostenitore dellŽiniziativa è anche lŽAssessore allŽEducazione e allŽInfanzia Bruno Simini: "La mia esperienza personale come volontario Abio mi porta a comprendere, a sottolineare e a sorreggere iniziative come questa. La preparazione dei bambini è tanto importante quanto lo è la cura della patologia alla quale si devono sottoporre: la giusta apprensione e preoccupazione che vivono, spesso rischia infatti di creare problematiche superiori alla stessa patologia. Trovo quindi indispensabile avvicinare i bambini al tema dellŽospedale, accompagnandoli in un percorso educativo che favorisca la conoscenza grazie a unŽimmagine umana, quale in realtà sono gli ospedali pediatrici e coloro che vi operano." "Conoscere per non aver paura", nellŽambito del Ii piano Infanzia e Adolescenza ex lege 285/97, ha infatti lo scopo di favorire un rapporto sereno con lŽospedale nei bambini dai 3 ai 14 anni e nasce da un dato oggettivo: in Italia il 50% dei bambini viene ricoverato almeno una volta in ospedale prima dei 14 anni. Alcuni studi condotti sul comportamento del bambino in ospedale indicano, inoltre, che la separazione dai genitori e lŽingresso nel nuovo ambiente possono determinare uno stato di confusione e di disorientamento, generando vissuti ansiogeni, quali insicurezza e labilità emotiva e comportamentale. I piccoli pazienti possono diventare aggressivi, avere atteggiamenti di sottomissione, di rinuncia, di confusione, di rabbia a seconda del carattere del bambino e della cultura di provenienza. Ed è proprio in tale contesto che si inserisce "Conoscere per non aver paura": lŽintero progetto è realizzato da La Fabbrica, agenzia di comunicazione leader nel settore education, in collaborazione con Abio (Associazione per il Bambino in Ospedale). Si rivolge alle scuole con un kit didattico, composto da una serie di materiali flessibili e di semplice utilizzo, contenente opuscoli per le famiglie e schede operative per gli insegnanti, da utilizzare con lŽausilio di una guida e di un filmato. Al percorso educativo si affiancano incontri tra i genitori e gli insegnanti con formatori Abio, nel corso dei quali si invita a discutere i principali temi e le modalità con cui accompagnare i bambini nel mondo ospedaliero. La conclusione del percorso didattico prevede infine uno spettacolo teatrale come piacevole occasione di verifica e condivisione dei contenuti. |
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