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Notiziario Marketpress di
Venerdì 07 Febbraio 2003 |
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"TARTUFI DEI SIBILLINI ... PERCORSI D´AMORE" SI SVOLGERÀ DAL 7 AL 9 FEBBRAIO 2003 LA MANIFESTAZIONE "TARTUFI DEI SIBILLINI...PERCORSI D´AMORE", ORGANIZZATA DA SLOW FOOD CONDOTTA DEL PICENO.
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Il Primo Dei Tre Appuntamenti Di "Marca Picena" Nel 2003: l´incontro sui tartufi rientra nell´ambito del più ampio progetto presentato lo scorso novembre al Salone del Gusto di Torino denominato Marca Picena, finalizzato alla promozione, a livello nazionale ed internazionale, del sistema agroalimentare piceno, inteso come filiera integrata. Promosso dalla Fondazione Cassa Di Risparmio Di Ascoli Piceno e sviluppato in collaborazione con Assindustria, Confcommercio, Camera di Commercio, Marca Picena intende favorire la conoscenza e la diffusione di prodotti e lavorazioni provenienti da questa area vocata delle Marche, un ecosistema alimentare e gastronomico ricco di peculiarità, sia sul versante delle tipicità artigianali, sia su quello delle lavorazioni e delle tecnologie di conservazione di alto profilo qualitativo. Si tratta del primo di tre eventi che si svolgeranno nei primi mesi del 2003 nel territorio piceno che riguarderanno prodotti e preparazioni di eccellenza: la cucina marinara e il pescato locale con la manifestazione "Le Stagioni del Mare" (San Benedetto del Tronto dal 21 al 23 marzo) e l´oliva tenera ascolana con l´appuntamento "Tenera Ascoli" (Ascoli Piceno, tra aprile e maggio). Le Marche E I Suoi Tartufi: la provincia di Ascoli Piceno (in particolare nei territori di Amandola, Montefortino, Venarotta, Comunanza, Roccafluvione e Montemonaco) è una delle zone di riferimento per i tartufi marchigiani, pur non essendo ancora divenuta famosa come quella di Pesaro-urbino (Acqualagna, Sant´agata Feltria, Sant´angelo in Vado), insieme alle aree intorno Arcevia, Sassoferrato e Fabriano in provincia di Ancona e di Camerino, Visso e Sarnano nel maceratese L´appuntamento con i tartufi dei Sibillini si pone l´obiettivo di rilanciare le economie di montagna attraverso la valorizzazione della sua risorsa più pregiata, il tartufo appunto, che si presenta con caratteristiche davvero particolari: la disponibilità di un ambiente incontaminato come quello del Parco nazionale ricco di querce e lecci, e di terreni sabbiosi che non deformano il tubero ma anzi ne assecondano la rotondità e la regolarità delle forme; infine, la presenza di tartufi praticamente durante tutto l´anno, dal nero estivo (tuber aestivum) al nero pregiato (tuber melanosporum), dal bianchetto (tuber albidum o borchii) fino al prezioso tartufo bianco (tuber magnatum). Sono questi i nomi delle più conosciute tra le nove varietà di tartufi che è possibile raccogliere nelle Marche, come stabilito dalla legge regionale n.34 del 1987: dal 1 ottobre al 31 dicembre il bianco, dal 15 gennaio al 30 aprile il bianchetto, dal 15 novembre al 15 marzo il nero pregiato, dal 1 maggio al 31 agosto il nero estivo, mentre in altri periodi anche sovrapposti si raccolgono le varietà di tuber brumale, mesentericum, uncinatum e macrosporum. La regione Marche è stata anche tra le prime in Italia ad avviare un programma di coltivazione dei tartufi, con la messa a dimora e successiva coltivazione di piante tartufigene micorrizzate in laboratorio, in ambienti dalle caratteristiche ideali allo scopo e che oggi conta circa 1.688 ettari in tutta la regione. Risale infatti al 1932 l´opera degli studiosi Giovanni Francolini e Lorenzo Mannozzi-torini, precursore quest´ultimo della moderna tartuficoltura (1970) con la realizzazione di numerose tartufaie coltivate. Forte della capacità di conciliare la capacità produttiva con quella della tutela ambientale, a partire dagli anni ´80 la regione Marche ha dato alla tartuficoltura un posto di rilievo anche grazie alla istituzione del Centro Sperimentale di S. Angelo in Vado (Pu) potenziato grazie all´apporto scientifico dell´Università degli studi di Urbino. La commercializzazione del tartufo, in seguito ad una domanda sempre più crescente, ha assunto negli ultimi anni un´importanza sempre maggiore, sia riguardo al prodotto fresco sia riguardo a quello conservato, seppure risulti da sempre difficoltoso effettuare una rilevazione statistica sulle quantità prodotte e commercializzate. Allo stesso modo è cresciuto l´interesse di operatori e consumatori di andare alla scoperta delle zone di produzione, evidenziando così un´altra faccia del fenomeno del turismo enogastronomico con benefici per molte attività economiche, in particolare legate alla ricettività (agriturismi, ristoranti, alberghi), all´artigianato artistico e alla produzione agroalimentare in generale (vini e altri prodotti tipici). Il Programma: delle nuove opportunità legate allo sviluppo socio-economico delle aree interne e marginali utilizzando una delle risorse più preziose come il tartufo, della sua tutela e valorizzazione, e del ruolo degli operatori pubblici e privati si parlerà in occasione del convegno previsto per venerdì 7 febbraio. Il programma infatti prevede un incontro dal titolo "I Tartufi Dei Sibillini, Il Profumo Del Parco - Idee Per La Valorizzazione Integrata Dei Prodotti E Del Territorio" organizzato per venerdì 7 febbraio 2003 (ore 17), presso la Sala Convegni Carisap di Amandola, al quale parteciperanno esperti nazionali del settore tra i quali Leonardo Romanelli (Slow Food), Sergio G. Grasso (Rai), Giusto Giovannetti (Centro colture sperimentali di Aosta), Lucio Pompili (patron chef del Symposium di Cartoceto). Al termine del convegno è prevista una cena con degustazione di tartufi dei Sibillini presso il ristorante dell´Hotel Paradiso di Amandola. Sabato 8 febbraio è in programma la visita guidata a due tartufaie (naturale e micorizzata) e una dimostrazione cinofila di ricerca, a partire dalle 9,30, mentre nel pomeriggio sarà possibile visitare i luoghi di maggior pregio artistico e dei beni culturali del comprensorio dalla Chiesa di san Ruffino di Amandola a quella di San Giorgio all´Isola di Montemonaco, dalla Pinacoteca di Montefortino al Museo Fortunato Durante. Domenica 9 febbraio stand espositivi e gastronomici per la fiera-mercato al "Festival del Tartufo Vero" di Montefortino (a 5 km da Amandola). Per tutta la durata della manifestazione, in alcuni ristoranti del Piceno, sarà possibile degustare piatti a base di tartufo dei Sibillini: Messer Chichibio e Caserma Guelfa (San Benedetto del Tronto), Gallo d´Oro e Trattoria dell´Arengo (Ascoli Piceno), Roverino (Comunanza), Le Terme (Acquasanta), Savoy e Paradiso (Amandola), Da Benito (Montefortino) e La Cittadella (Montemonaco). Per pernottare: Hotel Paradiso (36 euro singola. 26 doppia, 44 doppia in mezza pensione, 54 singola in mezza pensione, 60 pensione completa, tel. 0736.847726) |
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