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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Dicembre 2006
 
   
  LA NUOVA LEGISLAZIONE SULLE SOSTANZE CHIMICHE SUSCITA REAZIONI CONTRASTANTI TRA GLI OPERATORI

 
   
  Bruxelles, 20 dicembre 2006 - Il Parlamento europeo ha definitivamente approvato il compromesso negoziato con il Consiglio su Reach, il nuovo sistema normativo per le sostanze chimiche pericolose. Benché a detta di molti costituisca un passo avanti, il nuovo regolamento è stato oggetto di alcune critiche da parte dell´industria, degli ambientalisti e dei gruppi di consumatori, i quali ritengono che il documento non si ponga obiettivi abbastanza ambiziosi. In occasione della seduta plenaria svoltasi il 13 dicembre a Strasburgo, i deputati al Parlamento europeo hanno approvato a stragrande maggioranza la nuova normativa, che sostituisce 40 testi legislativi attualmente in vigore, e, con 529 voti favorevoli e 98 contrari, hanno posto fine a tre anni di duri negoziati. Conformemente alle nuove regole, che entreranno progressivamente in vigore a partire da giugno 2007, le imprese saranno tenute a registrare tutte le sostanze chimiche e, per quelle pericolose, dovranno individuare alternative più sicure. Una nuova Agenzia per le sostanze chimiche, che avrà sede a Helsinki, sarà responsabile della procedura di registrazione e autorizzazione di circa 30. 000 prodotti chimici; per il completamento di tale procedura, occorreranno presumibilmente 11 anni. «Questa è una giornata storica», ha dichiarato il ministro finlandese del Commercio e dell´industria Mauri Pekkarinen. «Il regolamento sulle sostanze chimiche riformerà l´intera legislazione comunitaria in materia e farà dell´Europa un precursore e un pioniere globale. Vi è anche motivo di credere che, in futuro, grazie ai prodotti chimici più sicuri al mondo, l´industria europea diventerà più competitiva». Il vicepresidente della Commissione e commissario responsabile delle Imprese e dell´industria Günter Verheugen, ha accolto a sua volta con favore l´esito della votazione, affermando che in questo modo si è messo fine a «un lungo periodo di incertezza». Il commissario Verheugen ha inoltre rilevato che, nel quadro di Reach, la sperimentazione animale sarà limitata al minimo indispensabile. Ai sensi del nuovo regolamento, verranno valutate tutte le proposte sulla sperimentazione animale e le autorità si adopereranno per garantire l´assenza di duplicazioni. Le imprese saranno tenute anche a condividere i dati sulla sperimentazione animale. La votazione ha tuttavia suscitato reazioni contrastanti da parte di gruppi di pressione e organizzazioni del settore. In una dichiarazione congiunta, gruppi ambientalisti e organizzazioni per il benessere degli animali, tra cui Greenpeace, Amici della Terra e Wwf, hanno definito le nuove regole «vive» ma «in condizioni critiche». Pur avendo accolto il testo con favore, ritenendolo il «primo modesto passo avanti» verso un nuovo approccio al regolamento sulle sostanze chimiche, i gruppi di difesa hanno rilevato l´esistenza di alcune «importanti scappatoie» che a loro parere continuerebbero a consentire l´utilizzo di molte sostanze chimiche, che possono provocare gravi problemi di salute, tra cui il cancro, malformazioni congenite e patologie relative alla riproduzione, nel settore industriale e nella fabbricazione di beni di consumo. «Nei prossimi anni i decisori politici dovranno pertanto seguire molto attentamente Reach e la nuova Agenzia europea per le sostanze chimiche per garantire che proteggano il pubblico da sostanze altamente pericolose», si legge nella dichiarazione congiunta. Pareri contrastanti sono stati espressi anche dall´industria. In una dichiarazione congiunta alcuni gruppi, tra cui il Consiglio europeo dell´industria chimica (Cefic), l´Unione delle confederazioni delle industrie della Comunità europea Unice e l´associazione europea delle industrie Orgalime, hanno convenuto che «taluni aspetti di Reach hanno seguito la direzione giusta». Tali gruppi hanno accolto con favore la «protezione dei dati», che a loro parere permetterà alle imprese di chiedere di mantenere la riservatezza sul nome dei loro prodotti per proteggere dalla concorrenza sleale le loro informazioni. La nuova procedura di registrazione, che non obbligherà più le imprese a elaborare una relazione sulla sicurezza chimica per le sostanze i cui quantitativi sono inferiori a 10 tonnellate, è stata a sua volta un´iniziativa positiva e si rivelerà particolarmente valida per le Pmi (piccole e medie imprese), hanno affermato. Meno positiva è la nuova procedura di autorizzazione, hanno dichiarato le organizzazioni industriali, che ora prevede la presentazione di un piano di sostituzione per tutte le sostanze per le quali esiste un´alternativa idonea, anche qualora esse siano opportunamente controllate. «I produttori di sostanze chimiche dovranno così sostenere un onere aggiuntivo, al pari degli utilizzatori a valle. Tale misura interesserà in maniera analoga l´approvvigionamento di materie prime per diversi settori dell´industria Ue, senza apportare alcun beneficio evidente al consumatore finale», si legge nella dichiarazione congiunta. Per Eurochambres, l´Associazione delle camere di commercio e dell´industria europee, il risultato finale, benché non ottimale, dovrebbe contribuire a «rendere Reach più attuabile per le imprese europee». «Il mondo imprenditoriale ha ora interesse a che il testo venga reso operativo in maniera rapida ed efficace», ha dichiarato Arnaldo Abruzzini, segretario generale di Eurochambres, che ha esortato la Commissione, la nuova Agenzia per le sostanze chimiche e gli Stati membri a fare tutto quanto il loro potere per rendere l´attuazione della normativa meno burocratica possibile per le imprese, e in particolare per le Pmi. Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/environment/chemicals/reach/reach_intro. Htm .  
   
 

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