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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Dicembre 2006
 
   
  ASCHIMFARMA: FINALMENTE PRINCIPI ATTIVI PER FARMACI SICURI ANCHE AL DI FUORI DELLA UE

 
   
  Milano, 20 dicembre 2006 - Regole chiare e controlli severi per tutti i produttori di materie prime farmaceutiche, più trasparenza sulla provenienza degli ingredienti con cui sono confezionati i farmaci. E’ l’importante risultato annunciato da Aschimfarma, l’Associazione delle imprese di settore che fa parte di Federchimica. E’ stata infatti approvata la Dichiarazione Scritta, presentata nello scorso mese di settembre dall’On. Amalia Sartori, che contiene richieste risolutive per la tutela dei consumatori e per la competitività del settore, finora gravemente minacciata dalla concorrenza internazionale, soprattutto indiana e cinese. Più specificamente, la dichiarazione obbliga produttori e importatori di principi attivi a presentare un “Certificato di buone norme di fabbricazione (Gmp)” rilasciato dalle autorità europee a seguito di ispezioni obbligatorie nelle fabbriche e nei laboratori. Viene inoltre introdotta la tracciabilità del principio attivo, ovvero l’obbligo di indicarne la provenienza (Paese, Azienda, Sito produttivo) per disincentivare la ri-etichettatura e il ri-confezionamento dei prodotti provenienti da Paesi extracomunitari. Una misura già obbligatoria per altri settori, come l’alimentare e l’abbigliamento, ma paradossalmente non ancora garantita per i farmaci. “E’ un risultato di straordinaria importanza, per il nostro settore” ha commentato Gian Mario Baccalini, Presidente di Aschimfarma. “Finalmente i produttori italiani, da sempre leader nell’esportazione in tutto il mondo di materie prime farmaceutiche, potranno tornare a competere ad armi pari coi produttori indiani e cinesi. Finora i nostri concorrenti non erano tenuti a rispettare le norme di buona fabbricazione, e potevano così produrre senza sostenere i costi a garanzia della qualità e sicurezza dei principi attivi. Costi ingenti, ma necessari per la sicurezza del farmaco e di chi ne fa uso”. La Commissione Europea dovrà tenere debitamente conto dei contenuti della Dichiarazione Scritta e intraprendere le iniziative necessarie per adempiere alle richieste del Parlamento Europeo. Il risultato raggiunto è di particolare rilievo se si considera che su 261 Dichiarazioni Scritte presentate al Parlamento Europeo dal 2003 al 2006 solo 15 – tra cui questa - sono state approvate. “Si tratta di un grande successo, soprattutto per i consumatori europei – dichiara l’On. Amalia Sartori – che hanno diritto di sapere, con una chiara indicazione sull’etichetta del farmaco, da dove viene il principio attivo, come è stato prodotto e se sono stati rispettati gli standard di sicurezza garantiti dalle produzioni europee”. .  
   
 

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