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Notiziario Marketpress di
Venerdì 14 Febbraio 2003 |
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L´AGENDA DELLA POLITICA SOCIALE STA PROCEDENDO, ANNUNCIA LA COMMISSIONE EUROPEA
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Bruxelles, 14 febbraio 2003 La Terza relazione annuale della Commissione sulla situazione dell´Agenda della politica sociale dell´Ue per il 2000 indica che l´agenda sta andando avanti come stabilito e ha contribuito a rendere i mercati del lavoro dell´Ue maggiormente favorevoli all´occupazione, il che si è tradotto nella creazione di 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro nel 2001-2002. Essa indica anche pero´ che l´Ue non puo´ abbandonarsi all´autocompiacimento e deve anzi accelerare il ritmo della riforma se si vogliono creare 15 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2010 come stabilito al vertice di Lisbona. La Commissione critica in particolare gli Stati membri per non aver fissato obiettivi nazionali in materia di occupazione, il che rischia di rallentare la progressione verso gli obiettivi occupazionali di Lisbona. La relazione sollecita anche un´azione per ridurre i tassi di disoccupazione che, a causa del rallentamento dell´economia, è salita al 7,8% nell´Ue, e all´8,5% nella zona dell´euro. La relazione aggiunge che le debolezze del mercato del lavoro sono in parte responsabili dell´esclusione sociale e della povertà. Gli ultimi dati disponibili sui redditi indicano che 15% della popolazione dell´Ue si trova esposta al rischio di povertà e 9% a un rischio persistente di povertà. Tuttavia, la relazione sottolinea che 40% della popolazione dell´Ue si troverebbe esposta al rischio di povertà se non si tenesse conto dei trasferimenti sociali. Essa anche rinvia al riesame intermedio dell´Agenda della politica sociale che si terrà più avanti nel corso di quest´anno e che ribadirà la necessità di "posti di lavoro migliori" quali motore della crescita sia grazie ad aumenti di produttività sia per il fatto di attirare più persone nel mondo del lavoro. Si ritiene che se l´Ue impartisse l´equivalente di un anno addizionale d´istruzione e formazione a ognuno, cio´ aumenterebbe la produttività complessiva dell´Ue di circa 5% nell´immediato e di un altro 5% nel lungo termine. In questo stesso contesto si nota che buone condizioni di salute accrescono la produttività: i lavoratori sani guadagnano 15-30% di più dei lavoratori dalla salute malferma. Anna Diamantopoulou, Commissario responsabile dell´Occupazione e degli Affari sociali ha affermato: "L´agenda della Politica sociale" è lo strumento che l´Ue usa per raggiungere gli obiettivi "posti di lavoro più numerosi e migliori" e "coesione sociale", due aspetti della triplice strategia di Lisbona consistente nella riforma dell´economia, dell´occupazione, e della politica sociale. La nostra agenda sta rispettando i tempi stabiliti. Ma gli Stati membri, il mondo dell´economia e i sindacati sono troppo esitanti nel realizzare le riforme ora necessarie e si nascondono l´uno dietro l´altro allorché si tratta di affrontare gli obiettivi di Lisbona. Essi dovranno fare la loro parte se si vuole che l´Ue raggiunga in tempo gli obiettivi proclamati." L´agenda della Politica sociale costituisce il quadro dell´Ue per modernizzare e migliorare il modello sociale europeo investendo nelle persone e realizzando uno Stato sociale attivo. Essa promuove l´obiettivo strategico di Lisbona consistente nel rafforzare il dinamismo economico dell´Ue, creare la piena occupazione con posti di lavoro di qualità e promuovere la coesione sociale. Questo è il terzo quadro di valutazione annuale che illustra l´attuazione dell´Agenda della Politica sociale. L´obiettivo è di fare il punto dei successi, e degli insuccessi, assicurare il continuo impegno dei diversi attori nell´esecuzione dell´Agenda (per particolari cfr. L´allegato). Il quadro anticipa anche i principali punti del riesame intermedio dell´Agenda della Politica sociale che si svolgerà nel 2003. La situazione occupazionale e sociale La situazione dell´occupazione Nonostante il recente rallentamento dell´economia, i mercati del lavoro dell´Ue manifestano una certa tenuta e nel 2001 e 2002 sono stati creati 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro. La creazione di posti di lavoro dovrebbe continuare nel 2003 con circa 500.000 nuovi impieghi, ma nello stesso tempo, stando alle proiezioni, il tasso di disoccupazione dovrebbe aumentare passando da 7,6% nel 2002 a 7,7% in media nell´arco del 2003. Nonostante il miglioramento del tasso di occupazione, rimangono importanti punti deboli che devono essere affrontati con urgenza. Tra essi vi sono: perduranti livelli elevati di disoccupazione e di disoccupazione di lunga durata; tassi persistentemente bassi di occupazione femminile; differenze legate all´età nei tassi di occupazione; gli immigranti, le minoranze etniche e altri gruppi svantaggiati si trovano ancora ad affrontare importanti ostacoli sul mercato del lavoro; differenze regionali in diversi Stati membri tali da pregiudicare la coesione sociale dell´Europa; il persistere di strozzature nei mercati del lavoro regionali e di carenze di qualifiche. Per raggiungere gli obiettivi di Lisbona entro il 2010, si dovranno creare altri 15 milioni di posti di lavoro. Percio´ si deve continuare positivamente con la riforma del mercato del lavoro nell´ambito della nuova e più mirata strategia europea per l´occupazione proposta di recente dalla Commissione e che sarà discussa da i ministri dell´occupazione il 6 marzo. La situazione sociale - Le carenze strutturali identificate sul mercato del lavoro sono in ampia misura responsabili del persistere della povertà e dell´esclusione sociale. Si devono pero´ considerare anche altri fattori come la mancanza di abilità di base, la cattiva salute o la disabilità. D´altro canto, un posto di lavoro puo´ non bastare per assicurare ai lavoratori i mezzi necessari per sfuggire alla trappola della povertà e dell´esclusione sociale, soprattutto quando il lavoro è legato a bassi salari, una scarsa qualità delle mansioni, condizioni precarie di occupazione o una formazione insufficiente. Gli ultimi dati disponibili sui redditi indicano che 15% della popolazione dell´Ue, vale a dire circa 56 milioni di persone, sono esposte al rischio di povertà (in quanto vivono al di sotto della soglia del 60% del reddito mediano nazionale equivalente). Colpisce in particolare il fatto che 9% della popolazione dell´Ue è esposta a rischio persistente di povertà (vale a dire a rischio di povertà in almeno due dei tre anni precedenti). La previdenza sociale è fondamentale per ridurre il rischio di povertà. Senza i trasferimenti sociali il rischio di povertà sarebbe stato di 40%. Cio´ indica nello stesso tempo il ruolo e i limiti della ridistribuzione dei redditi. Riesame intermedio dell´agenda - La strategia di Lisbona deve configurare tutte le azioni volte a promuovere l´occupazione e la politica sociale nell´Ue. Cio´ significa che le politiche devono essere indirizzate per massimizzare l´interazione positiva tra le politiche economica, occupazionale e sociale. E´ questo il motivo per cui la politica sociale intesa quale fattore produttivo è essenziale nella formulazione di politiche ed è anche il motivo per cui il costo di politiche sociali subottimali avrà uno spazio importante nel riesame intermedio dell´Agenda della Politica sociale che si svolgerà nel primo semestre di quest´anno. Il partenariato sociale e il dialogo sociale svolgono un importante ruolo produttivo riducendo l´incertezza degli attori quanto al comportamento dei loro interlocutori, creando così un clima favorevole all´accumulo di capitale sociale. In un´economia sempre più basata sui saperi, il partenariato sociale diventa una risorsa collettiva per l´innovazione. Vi sono forti indicazioni del fatto che un miglioramento sul piano educativo pari a un anno addizionale di scolarizzazione, accresce la produttività aggregata di circa 5% nell´immediato e di un altro 5% nel lungo termine. A livello microeconomico, si constata una forte correlazione tra la formazione sul posto di lavoro e i salari individuali da cui emerge che un anno di formazione fa salire i salari di addirittura 5%. Questa è una chiara indicazione dei benefici risultanti dall´ottimizzare le politiche sociali e gli investimenti nelle persone. Un analogo beneficio economico o costo lo si riscontra per quanto concerne l´accesso a un´assistenza sanitaria di qualità. I lavoratori in buona salute guadagnano 15-30% di più dei lavoratori in condizioni di salute precarie. L´obiettivo di fondo della modernizzazione della politica sociale consiste quindi nel fatto che essa puo´ essere concepita quale investimento che promuove l´efficienza del mercato piuttosto che mero fattore volto a correggere le inefficienze. Per assicurare che tutti gli attori e gli interessati rechino il loro contributo per valutare quanto si è fatto finora per dare attuazione all´agenda e dibattere le priorità del periodo rimanente, la Commissione organizza un´importante conferenza il 19-20 marzo 2003. Per ulteriori dettagli si rinvia all´indirizzo Internet http://europa.eu.int/comm/employment_social/news/2001/oct/socpolag/social_ pol_ag_en.Html Allegato 1 Misure chiave nell´ambito della Politica occupazionale e sociale nel 2002 1. L´agenda della Politica sociale - Comunicazione sul quadro di valutazione relativo all´attuazione dell´Agenda della Politica sociale . 2. Promuovere posti di lavoro più numerosi e migliori - Orientamenti per le politiche occupazionali degli Stati membri; raccomandazione sull´attuazione delle politiche occupazionali degli Stati membri; Bilancio del quinquennio della strategia europea per l´occupazione Razionalizzazione dei cicli di coordinamento della politica economica e occupazionale; Progetto di relazione comune sull´occupazione 2002; Piano d´azione per le abilità e la mobilità; Misure di incentivazione nel campo dell´occupazione. Anticipare e capitalizzare sul cambiamento nel contesto lavorativo - Adozione formale di una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce una quadro generale per l´informazione e la consultazione dei lavoratori nella Comunità europea; Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 80/987/Cee del Consiglio concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla tutela dei lavoratori subordinati in caso di insolvenza del datore di lavoro; Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulle condizioni di lavoro dei lavoratori interinali; Proposta della Commissione di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente certi aspetti dell´organizzazione dell´orario di lavoro; Comunicazione della Commissione sul dialogo sociale europeo, una forza per l´innovazione e il cambiamento; Proposta di decisione del Consiglio che stabilisce un vertice sociale tripartito per la crescita e l´occupazione; Accordo quadro sul telelavoro concluso dalle parti sociali; Consultazione delle parti sociali: "Anticipare e gestire il cambiamento: un approccio dinamico agli aspetti sociali delle ristrutturazioni delle imprese; Seconda fase di consultazione delle parti sociali sulla protezione dei dati personali dei lavoratori; Prima fase di consultazione delle parti sociali sullo stress; Comunicazione della Commissione su un quadro per la promozione della partecipazione finanziaria dei lavoratori; Comunicazione della Commissione sulla responsabilità sociale delle imprese; Creazione del Forum plurilaterale europeo. Salute e sicurezza - Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulle vibrazioni (agenti fisici) ; Accordo in sede di conciliazione per una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sul rumore (agenti fisici); Prima lettura del Pe e posizione comune del Consiglio su una proposta per una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 83/477/Cee sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un´esposizione all´amianto durante il lavoro; Una nuova strategia comunitaria sulla salute e sicurezza sul lavoro 2002-2006 Promuovere l´inclusione sociale - Attuazione di Piani d´azione nazionali ;Accordo del Consiglio su obiettivi comuni per la prossima fase. 5. Modernizzazione della protezione sociale - Progetto di relazione comune sulle pensioni adottato dalla Commissione; Progetto di relazione comune sulla sanità; Accordo relativo a un regolamento del Consiglio che estende le disposizioni del regolamento 1408/71 ai cittadini di paesi terzi; Consultazione delle parti sociali sulla portabilità delle pensioni 6. Parità tra i sessi - Adozione formale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio della direttiva che modifica la direttiva 76/207/Cee; Conclusioni del Consiglio sull´incorporazione della prospettiva di genere nel Consiglio agricoltura e sul mainstreaming della dimensione di genere nelle politiche dell´Ue; Relazione del Pe sulla rappresentazione delle donne tra le parti sociali dell´Unione europea; Strategia quadro per il programma di lavoro 2002 7. Allargamento e relazioni internazionali - Apertura dei quattro programmi d´azione nel campo dell´occupazione e degli affari sociali ai paesi candidati; Documenti comuni di valutazione sulle priorità della politica dell´occupazione; Preparazione del memorandum comune sull´inserimento con in paesi candidati; Contributo alla 2a Assemblea mondiale sull´invecchiamento Contributo al Vertice mondiale di Johannesburg. Allegato 2 - Principali iniziative per il 2003 Per il 2003 la Commissione avvierà diverse importanti iniziative. Riesame intermedio dell´Agenda della Politica sociale. Sul fronte della occupazione, le iniziative principali riguarderanno: Comunicazione sull´approccio da seguire per la revisione della strategia europea per l´occupazione; Proposta di decisione del Consiglio relativa a orientamenti per le politiche occupazionali degli Stati membri per il 2003; Raccomandazione relativa a una raccomandazione del Consiglio sull´attuazione delle politiche per l´occupazione degli Stati membri per il 2003; Relazione della Commissione sull´età di uscita dal mercato del lavoro; Comunicazione sull´interazione tra immigrazione, occupazione e politiche sociali nell´Ue; Riesame intermedio dell´Fse nel contesto del riesame dei Fondi strutturali; Comunicazione della Commissione agli Stati membri che rivede gli orientamenti per l´iniziativa comunitaria Equal concernente la cooperazione transnazionale per promuovere nuovi mezzi per combattere tutte le forme di discriminazione e di disuguaglianza in relazione al mercato del lavoro. In relazione al cambiamento e al contesto lavorativo - Follow-up della consultazione delle parti sociali sul trattamento dei dati personali e la protezione della riservatezza nel contesto lavorativo; Consultazione delle parti sociali sull´opportunità di rivedere la direttiva 94/45/Ce riguardante l´istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l´informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensione comunitaria, tenendo conto del nuovo programma di lavoro delle parti sociali in particolare per quanto concerne la ristrutturazione. Comunicazione della Commissione sul riesame della direttiva 96/71/Ce relativa al distacco dei lavoratori nell´ambito di una prestazione di servizi; Comunicazione della Commissione sul riesame della direttiva 93/104/Ce sull´organizzazione dell´orario di lavoro; Direttiva della Commissione che stabilisce un secondo elenco di valori limite professionali indicativi in attuazione della direttiva 98/24/Ce del Consiglio sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro; Comunicazione della Commissione sull´effettiva attuazione della legislazione in materia di salute e sicurezza (direttiva 89/391 e altre 6); Sulla promozione dell´inclusione sociale e la lotta contro la discriminazione - Progetto di relazione comune sull´inclusione sociale 2003; Comunicazione della Commissione sul follow up dell´Anno europeo delle persone con disabilità - 2003; Comunicazione della Commissione su una valutazione dei progressi realizzati dall´Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia, comprese proposte di modifica del regolamento Ce 1035/97 che istituisce l´Osservatorio; Comunicazione della Commissione al Consiglio sulla Convenzione delle Nazioni Unite relativa ai diritti umani delle persone con disabilità; Prima relazione europea sull´uguaglianza e la discriminazione. Sulla protezione sociale - Comunicazione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni sui prossimi passi della cooperazione politica nell´ambito della sanità e dell´assistenza di lungo periodo; Potenziare la cooperazione dell´Ue per promuovere incentivi al lavoro nell´ambito dei sistemi protezione sociale (rendere interessante il lavorare); Comunicazione sull´introduzione di una Tessera europea di assicurazione sanitaria; Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (Cee) n. 1408/71 del Consiglio relativo all´applicazione dei regimi di sicurezza sociale ai lavoratori subordinati e ai loro familiari che si spostano all´interno della Comunità e il regolamento (Cee) n. 574/72 che stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (Ce) n. 1408/71; Misure per migliorare la portabilità dei diritti a pensione da lavoro (seconda fase di consultazione delle parti sociali) Sulle pari opportunità: Rifusione delle direttive sulla parità tra i sessi; Relazione annuale sulle pari opportunità nell´Ue; Relazione sul mainstreaming della dimensione di genere; Programma di lavoro sulla parità tra i sessi; Mainstreaming della dimensione di genere nei Fondi strutturali. Sull´allargamento: Continuare i preparativi per l´allargamento; Firma di memorandi comuni per l´inserimento; Relazione sulla situazione dei Documenti comuni di valutazione (Jap); Avvio di un´iniziativa con le Ong per sviluppare la società civile nei paesi candidati. |
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