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Notiziario Marketpress di Venerdì 14 Febbraio 2003
 
   
  A FERRARA LA MOSTRA "SHAKESPEARE NELL´ARTE" DAL 16 FEBBRAIO AL 15 GIUGNO

 
   
  Ferreara, 14 febbraio 2003 - L´interpretazione del genio di Shakespeare e della sua poesia da parte di grandi pittori del Settecento e dell´Ottocento è l´affascinante tema della mostra "Shakespeare nell´Arte", che sarà esposta al Palazzo dei Diamanti di Ferrara dal 16 febbraio prossimo al 15 giugno. L´avvincente varietà di letture che i maestri di ogni generazione e tendenza hanno dato dell´arte del grande drammaturgo sono documentati nelle diverse sezioni di questa rassegna organizzata da Ferrara Arte e dalla Dulwich Picture Gallery di Londra, che illustra l´avvicendarsi del gusto e degli stili adottati dai pittori, attraverso un´ottantina di opere di grande bellezza e suggestione. La fortuna dei soggetti shakespeariani in pittura inizia intorno alla metà del Settecento quando il poeta diviene il paradigma del genio originale della nazione inglese. A ciò contribuisce anche fatto che un attore straordinario come David Garrick, protagonista della vivace vita culturale della Londra del periodo, lo porta sulla scena con interpretazioni memorabili. All´inizio i pittori intendono illustrare nei loro dipinti singole rappresentazioni teatrali, nello spirito della ritrattistica realistica del tempo, ma poi, nel contesto di un incipiente gusto preromantico, essi arrivano a emulare la stessa forza di suggestione dell´opera shakespeariana, sottratta al teatro e consegnata al solo ambito della poesia e dell´immaginazione. Le prime tre sale introducono nel cuore di questa situazione. Se Hogarth e Hayman, tipici esponenti della cultura illuminista, offrono vivide raffigurazioni di saggi di recitazione e di scenografie, i pittori influenzati dall´estetica del sublime si liberano da qualsiasi suggestione desunta dalle produzioni teatrali e lavorano a opere frutto di un´accesa immaginazione, quasi competendo con il poeta. Dipinti e disegni capitali di Füssli, Blake, Romney e di altri conducono con forza il pubblico in una dimensione ora eroica, ora terrificante, ora onirica, sottolineando gli aspetti più visionari dell´opera di Shakespeare. Quadri di grande formato e intensità espressiva, ispirati soprattutto ai drammi storici, sono i protagonisti della sala dedicata alle Gallerie shakespeariane promosse dagli editori di stampe Boydell e Woodmason. Le Gallerie, dove gli editori esponevano dipinti a tema shakespeariano commissionati ai maggiori artisti del periodo, erano vere e proprie imprese commerciali, finalizzate alla realizzazione di vasti repertori di stampe in ampie tirature, che concorsero a estendere la fortuna del drammaturgo presso un ampio pubblico. La sezione successiva porta il visitatore nelle sale teatrali londinesi presentando un´avvincente galleria di celebri attori shakespeariani, da Garrick a Macklin alla famiglia Kemble, colti nei diversi ruoli, con le maschere e le gestualità che ne hanno decretato la fama, o nel pieno di azioni sceniche che documentano il mutare degli stili di recitazione, della scenografia e dei costumi teatrali, con il passaggio da ambienti e vesti ancora settecenteschi a contesti ricostruiti secondo una ricerca di autenticità storica. Il romanticismo segna la fortuna europea del repertorio shakespeariano. Opere di grande qualità pittorica di Turner e Delacroix, Chassériau e Moreau, Hayez e Feuerbach testimoniano quanto la malinconia di Amleto, l´amore di Giulietta e Romeo, le colpevoli allucinazioni di Macbeth, la dedizione di Desdemona divengano archetipi costitutivi di una sensibilità tutta moderna. La mostra si chiude con due sale che documentano la popolarità di Shakespeare nell´Inghilterra vittoriana: suggestivi dipinti tratti dal Sogno di una notte di mezza estate mostrano quanto i soggetti favolistici, con il loro repertorio di fate e di elfi, abbiano alimentato le evasioni fantastiche di quegli anni, mentre le opere dei preraffaelliti, come Millais, Dyce e Hunt, parlano del perpetuarsi del mito e del fascino dell´opera di Shakespeare presso il pubblico britannico, sia per la sua pregnante evocazione storica che per la sua dimensione fiabesca o leggendaria. Il catalogo, completamente illustrato, presenta importanti contributi sul rapporto di Shakespeare con le arti e sulla fortuna dell´opera del drammaturgo in pittura, dal Xviii al Xix secolo. "Shakespeare nell´Arte": Ferrara, Palazzo dei Diamanti (Corso Ercole I d´Este 21), dal 16 febbraio al 15 giugno 2003. Orario della mostra: tutti i giorni feriali e festivi dalle ore 9 alle ore 19. Ingresso euro 7,30; ridotto: euro 6,20, gruppi (almeno 20 persone) euro 6,20 (gratuito per un accompagnatore); gruppi scolastici euro 4,10 (gratuito per 2 accompagnatori). Mostra e catalogo a cura di Jane Martineau e Maria Grazia Messina. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0532.209988 fax 0532.203064, email: diamanti@comune.Fe.it , sito internet www.Comune.fe.it    
   
 

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