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Notiziario Marketpress di Venerdì 21 Febbraio 2003
 
   
  SECONDO DENIOZOS, ENTRO MAGGIO DEL 2003 SI DOVREBBE RAGGIUNGERE UN ACCORDO POLITICO SUL BREVETTO COMUNITARIO

 
   
  Bruxelles, 21 febbraio 2003 - Secondo quanto ha dichiarato il segretario generale greco per la Ricerca e sviluppo Dimitris Deniozos al Notiziario Cordis, il nuovo compromesso sul brevetto comunitario elaborato dalla Presidenza greca dovrebbe consentire il raggiungimento di un accordo politico entro il maggio del 2003. Il compromesso, che verte soprattutto sulla definizione di un unico sistema giudiziario, è stato presentato il 12 febbraio dalla Presidenza greca al Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l´Ue (Coreper). In un´intervista concessa al Notiziario Cordis, Deniozos ha illustrato i principali elementi del compromesso stilato dalla Presidenza greca. "Ci preme particolarmente affrontare le questioni relative alla definizione di un sistema giudiziario per il brevetto comunitario [...]. Altri aspetti, come il ruolo degli uffici nazionali dei brevetti, la ripartizione delle spese e la questione linguistica, infatti, sono già stati definiti, in misura più o meno dettagliata, dalle precedenti Presidenze". Deniozos ha spiegato che vi sono due posizioni opposte in merito alla proposta della Commissione relativa ad un sistema giudiziario per il brevetto comunitario. Alcuni Stati membri sostengono la creazione di un unico tribunale per la composizione delle controversie in materia di brevetti, mentre altri chiedono l´istituzione di camere regionali o di unità giudiziarie decentrate. Il compromesso della Presidenza greca prevede la creazione di un tribunale con sede a Lussemburgo per garantire l´uniformità della giurisprudenza, tenendo conto, tuttavia, della rappresentanza regionale. "Se gli Stati membri vorranno istituire una camera decentrata saranno liberi di farlo, ma spetterà loro trovare una collocazione adatta e sostenere le spese operative", ha affermato Deniozos. Il Segretario generale greco ha affermato, inoltre, che "introducendo un sistema di mobilità dei giudici, essi potrebbero espletare la loro attività nell´ambito dei processi che si svolgono negli Stati membri, pur continuando a far parte dello stesso sistema giudiziario centrale". Durante la riunione con il Coreper, ha precisato Deniozos, sono state discusse anche altre questioni. In particolare, il compromesso prevede che, sebbene le richieste di brevetto debbano essere tradotte solo nelle tre lingue di lavoro dell´Ue, i ricorsi dovranno essere pubblicati in tutte le lingue ufficiali dell´Unione. Un altro elemento di convergenza è rappresentato dal ruolo centrale svolto dall´Ufficio europeo dei brevetti (Ueb) nella gestione dei brevetti comunitari. In base al compromesso, chiunque desideri depositare un brevetto potrà farlo nel proprio paese oppure attraverso l´Ueb. Come ha spiegato Deniozos al Notiziario Cordis, il Coreper si riunirà nuovamente il 19 febbraio per riesaminare il compromesso e chiedere il parere della Corte di Giustizia. Il Comitato dei rappresentanti dovrebbe chiudere la questione entro il 26 febbraio, in vista del Consiglio "Competitività" del 3 marzo. "Restano da definire alcuni minimi dettagli [....] ma il fatto incoraggiante è che [gli Stati membri] concordano sul concetto di fondo dell´accordo", ha concluso Deniozos.  
   
 

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