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Notiziario Marketpress di Venerdì 21 Febbraio 2003
 
   
  CREMONA CELEBRA UN OMAGGIO ALLE SCULTURE DI FRANCESCO MESSINA RACCOLTE DA UN APPASSIONATO COLLEZIONISTA

 
   
  La mostra che l’Apic - Associazione Promozione Iniziative Culturali, d’intesa con Palazzo Trecchi e con il sostegno della Regione Lombardia, propone a Cremona, intende ricordare la figura del grande artista presentando al pubblico, per la prima volta, le opere di scultura e di grafica collezionate - nel corso di un lungo sodalizio con lo scultore – da Guido Gradellini e che lo stesso scelse coltivando il sogno di ospitare un giorno le opere di Messina nel Palazzo Trecchi, uno dei maggiori palazzi del Rinascimento cremonese acquistato a suo tempo da Gradellini, e da questi restaurato. Le celebrazioni di Francesco Messina erano già iniziate nell’anno 2000 con il centenario della sua nascita. Messina, nato a Linguaglossa (Sicilia) nel 1900, residente dalla più tenera età e per gli anni della formazione artistica e dei primi importanti successi nazionali ed internazionali, a Genova, dal 1932 visse e lavorò a Milano (insegnò allìAccademia di Brera dal 1934 al 1971), dove morì nel 1995. In oltre settanta anni di attività, Francesco Messina si è affermato come uno dei più grandi e rinomati artisti italiani aggiudicandosi numerosi premi e riconoscimenti internazionali. Le sue opere sono presenti nei più importanti musei del mondo. La mostra “L’emozione della forma. Francesco Messina nella Collezione Gradellini e altre opere” allestita nelle “Sale storiche” al primo piano del palazzo, dal 22 febbraio al 27 marzo 2003, rappresenta una preziosa occasione per vedere, finalmente ricomposta e collocata nella sede prescelta, una Collezione di opere che con tanta passione Gradellini raccolse negli anni. In mostra saranno esposte 29 opere della Collezione Gradellini (14 sculture e 15 grafiche), realizzate dallo scultore fra il 1956 e il 1989. In evidenza la passione del collezionista verso un tema particolarmente caro all’artista: quello delle figure femminili impegnate nei diversi momenti della danza. Inizia infatti, nel 1967, il significativo e continuativo interesse di Messina verso il mondo delle danzatrici con la scultura eseguita quell’anno, La danzatrice Aida Accolla (Civico Museo Studio Francesco Messina di Milano), presente in mostra, seguita dalle sculture-ritratto di Carla Fracci, di Luciana Savignano e di altre étoile, opere presenti nella mostra. Accanto alle danzatrici e a importanti sculture, in cui l’ideale di bellezza perseguito da Messina si realizza nelle forme mitiche, allegoriche, iperrealiste o naturalistiche dell’immagine femminile, si trovano alcuni dei ben noti cavalli scolpiti dal grande artista. Presenti, della Collezione Gradellini, due opere di scultura del 1958 e del 1989 (all’inizio e alla conclusione del lavoro con il quale il maestro ha sviluppato questo tema) e tre lavori di grafica, integrati dal bozzetto del Cavallo morente (1958), il famosissimo monumentale cavallo della Rai di Roma. Come recita il titolo della mostra è proprio “l’emozione della forma” che qui si materializza, e come scrisse Hans Sedlmayr, famoso critico dell’arte e studioso di Messina, “I cavalli di Messina sono l’analogia animalesca delle danzatrici Come le danzatrici, così anche le rappresentazioni dei cavalli costituiscono una serie di immagini in movimento crescente”. A queste opere saranno affiancate altre 13 sculture, realizzate fra il 1921 e il 1989 provenienti da collezioni pubbliche (Civiche Raccolte Ceramiche del Comune di Genova; Civico Museo Studio Francesco Messina di Milano; Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza) e private, che integrano la Collezione Gradellini, rispondendo all’esigenza di collocare le danzatrici di Messina in una prospettiva storica che ne spiega origini ed evoluzioni nell’universo artistico del maestro. Così nel percorso della mostra, dopo una rarissimo ritratto femminile, una scultura “modiglianesca” del 1920-21 di collezione privata cremonese, si incontra La fiamma generatrice, in realtà una figura di matrice simbolista di danzatrice, eseguita da Messina per l’Exposition des arts decoratifs et industriels modernes di Parigi del 1925 (Civiche Raccolte Ceramiche del Comune di Genova), seguita da una figura di adolescente, Giovinetta, del 1931-38, esposta alla Iii Quadriennale romana del 1939, una scultura lignea dipinta di straordinaria bellezza alla quale gli studi in catalogo compiuti per l’occasione consentono di attribuire il ruolo di danzatrice. Fanno seguito a queste opere un’altra giovane Danzatrice in riposo del 1945 (Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza) dalla tipica posizione accovacciata, che ritornerà molti anni dopo in altre figure fra cui Danzatrice (1969) e Estate (Summertime) del 1989, entrambe della Collezione Gradellini. Curatore della mostra e del catalogo Franco Ragazzi, storico dell’arte, studioso dell’arte italiana del Novecento a cui si deve, fra l’altro, la cura della recente mostra “Francesco Messina, sculture, disegni e poesie 1916-1993” (Genova, Stazione Marittima, Palazzo Ducale, 23 novembre 2002-19 gennaio 2003, catalogo Mazzotta) considerata la mostra antologica più ampia e completa fra quelle dedicate allo scultore. Le opere in mostra a Cremona seguono e sviluppano il percorso già iniziato nella mostra genovese, consentendo un approccio inedito sia alla conoscenza dei meccanismi culturali di un collezionista d’arte moderna, sia alla restituzione di uno dei temi di ricerca più assiduamente seguiti da Francesco Messina. “L’emozione della forma. Francesco Messina nella Collezione Gradellini e altre opere”. Mostra organizzata da Apic in collaborazione con Palazzo Trecchi, Cremona Con il contributo e il patrocinio di Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della Lombardia Sponsor: Auricchio, Cremona, Banca Popolare dell’ Emilia Romagna, Modena, Eco Energie, Cremona; Delta Gas S.p.a., Cremona; Sponsor tecnici: Aemcom Cremona, Arterìa Milano; Artide - La terra dell’arte Cremona, Ascom Cremona, Axa Art Milano; Driade Fossadello di Caorso (Pc); Giochi di Luce Cremona, Sperlari Cremona Catalogo: Skira Informazioni generali: Orari d’apertura: Dal martedì al sabato, ore 9-19 - Domenica, ore 10-19; lunedì chiuso Biglietti e agevolazioni: Intero: € 5,00 - Ridotto scuole: € 4,00 Ingresso gratuito per i visitatori della mostra Modernismo e Avanguardia. Picasso, Miró, Dalí e la pittura catalana (Cremona, Museo civico Ala Ponzone, 15 febbraio - 4 maggio 2003) presentando alla reception il coupon della mostra. Informazioni: Palazzo Trecchi, tel. +39 0372 460008 Prenotazione gruppi: Call center (numero verde) 800 520520 Prenotazoni online: www.Cremonamostre.it Prevendita biglietti: www.Tkts.it  
   
 

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