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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Febbraio 2003
 
   
  AVICOLTURA: CRESCE IL BUSINESS OLTRECONFINE PROSEGUE ANCHE NEL 2003 IL PROGETTO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE PER IL SETTORE AVICOLO - I RISULTATI DEL 2002 E LA MISSIONE IN MAROCCO E TUNISIA

 
   
  Forli-cesena, 25 febbraio 2003 - "Nei momenti in cui il mercato nazionale denota un certo affievolimento, occorre aprirsi a nuovi mercati, per governare i processi di globalizzazione e non subirli. Non solo, ma Fieravicola ha una prospettiva solo se diventa un punto di riferimento e di incontro per una realtà sempre più internazionale" ha affermato Sergio Mazzi, presidente della Camera di Commercio di Forlì-cesena, spiegando l´impegno dell´Ente camerale per offrire alle aziende del settore avicolo (e non solo) opportunità ed occasioni di contatto e con realtà imprenditoriali di altri Paesi, soprattutto dell´Est e del Mediterraneo. "Abbiamo assunto questo impegno -gli fa eco Stelio De Carolis, Presidente della Fiera di Forlì- perché crediamo che Fieravicola non sia soltanto una vetrina, ma debba essere capace di offrire opportunità commerciali e di interscambio. Crediamo che tutto questo faccia crescere l´interesse per il comparto fornivese, che rappresenta oltre il 20 dell´intera produzione avicunicola italiana. Inoltre, di fronte alla globalizzazione avvertiamo l´esigenza di questi Paesi di essere coinvolti per stare sul mercato". Nella provincia di Forlì-cesena il settore avicunicolo "vale" circa 770-780 milioni di Euro, e non vuol dire solo produzione di carni (pollo, coniglio, tacchino, ecc) e uova, ma anche un alto livello di know how, capacità tecniche e standard qualitativi al top. E da questo "distretto" avicolo emerge la volontà di non ridurre i contatti con i paesi dell´Est e del Mediterraneo a fatti episodici. Non a caso, le "azioni", iniziate già nel 2001, hanno portato a Fieravicola 2002 ben 56 operatori provenienti da 9 Paesi (Bosnia-erzegovina, Croazia, Repubblica Federale di Yugoslavia, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Romania, India e Russia). Durante la rassegna si è svolta anche una importante azione sul piano della commercializzazione, con la partecipazione di buyers della Grande Distribuzione (Germania, Svezia e Portogallo). In tutto si sono tenuti 102 incontri bilaterali fra 56 operatori stranieri e 29 operatori italiani. Il progetto, inoltre, ha visto la presenza a Forlì nel periodo 1-25 ottobre di 10 tecnici veterinari provenienti da Turchia, Egitto, Marocco e Tunisia. A tutto questo, si è aggiunta, sabato 5 ottobre, la firma del Protocollo di cooperazione fra Camera di Commercio di Forlì-cesena e Camera Nazionale ungherese dell´Agricoltura.. Il Progetto di internazionalizzazione del settore avicolo per il 2002 è stato curato dalla Camera di Commercio di Forlì-cesena, in collaborazione con Ice (Istituto per il Commercio con l´Estero), Regione Emilia Romagna e Fiera di Forlì Spa, con il contributo di Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Comune di Forlì e Provincia di Forlì-cesena. 2003: missione di operatori italiani in Tunisia e Marocco .... Anche nel 2003 proseguono, anzi si intensificano, le azioni, come dimostra la missione che si è tenuta dal 2 al 9 febbraio scorso, con la partecipazione di rappresentati di 10 imprese del settore, secondo un programma di incontri, business meetings con operatori tunisini e marocchini del settore e visite aziendali, predisposto dagli uffici Ice dei due Paesi. La missione era guidata da Stelio De Carolis, Presidente della Fiera di Forlì. La missione può essere considerata di grande successo, in quanto è emersa la prospettiva che vedrebbe il settore avicolo forlivese (nelle sue diverse componenti: Camera di Commercio, Fiera, istituzioni locali, associazioni) proporsi come rappresentante complessivo del sistema avicolo italiano verso questi due Paesi. Sotto tale angolazione, Forlì può proporsi come esperienza pilota a livello nazionale, contrattando adeguati spazi e finanziamenti nazionali e internazionali. Per questo, nei prossimi giorni vi sarà un incontro al Ministero degli Affari Esteri. Ritornando alle due missioni, al workshop in Marocco hanno preso parte 150 operatori locali, e a quello di Tunisi 80. Le ditte italiane hanno effettuato oltre 130 incontri in Marocco (di cui 50 giudicati "utili") e 110 in Tunisia (52 "utili"). Inoltre è stato siglato un accordo con Fisa, l´Associazione avicoltori marocchini, ed è stata predisposta la bozza di accordo con Gipa, l´Associazione avicola tunisina. Scendendo nel dettaglio: Marocco - Fiera Forlì si è impegnata a realizzare un ampio stand alla Fiera avicola di Casablanca (24 - 26 giugno 2003) e inviterà un consistente numero di imprenditori marocchini a Fieravicola, in collaborazione con Fisa. Si sta valutando anche un accordo per rinnovare un gruppo di aziende avicole marocchine, operanti lungo l´intera filiera avicola, utilizzando specifici fondi Ue, dell´ufficio Eme per le Pmi locali. Per l´attività di formazione e ricerca, potrebbe essere possibile una sinergia con l´Institut Agronomique et Vétérinaire Hassan Ii. Tunisia - Fiera Forlì ha invitato Mohamed Jaziri, Direttore Gipa tunisino, in maggio, per visitare impianti e approfondire possibilità collaborazione, inoltre ha chiesto a Gipa di selezionare 10-15 tra le aziende avicole tunisine più qualificate, da invitare a Fieravicola. Sono stati presi poi contatti con Apia (Agenzia per la Promozione degli Investimenti Agricoli), per coinvolgere il distretto avicolo forlivese nelle attività seminariali e di formazione manageriale organizzate da Apia. E´ stato siglato anche un accordo con Inat, l´istituto universitario veterinario tunisino, per realizzare degli "incubatori di imprese", volti a promuovere innovazione tecnologica mediante esperti di alto livello. E le prossime "azioni" di internazionalizzazione Nel frattempo, Camera di Commercio e Fiera, in collaborazione con la Provincia di Forlì-cesena, il Comune di Forlì, la Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì, stanno predisponendo il calendario 2003 del Progetto. A Fieravicola (2-5 ottobre 2003) arriveranno delegazioni di operatori da Romania, Polonia, Lettonia, Estonia, Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia, oltre a 4 buyers di cui 2 provenienti dagli Usa ed uno, rispettivamente, da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Tutti questi operatori daranno vita a una serie di incontri bilaterali mirati con imprese italiane presenti alla rassegna forlivese. Anche nel 2003 verrà predisposto un Corso di formazione per 12 tecnici provenienti da Bulgaria, Serbia, Romania e Russia. Si tratterà di veterinari e tecnici sanitari che verranno aggiornati allo scopo di innalzare gli standard igienico sanitari dei propri Paesi, attraverso l´utilizzo del know how e dei prodotti delle imprese italiane. Sono in preparazione missioni di nostri operatori avicoli in Russia (aprile/maggio) e in Romania (in occasione della Fiera Indagra in novembre). Per quanto riguarda la Romania, sta partendo lo studio per verificare la fattibilità di una joint venture fra Fiera di Forlì e Romexpo (l´Ente fieristico nazionale rumeno) per la gestione congiunta della Fiera avicola di Bucarest. Per la Serbia è prevista la partecipazione alla Fiera dell´Agroindustria di Novi Sad (maggio).  
   
 

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