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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Febbraio 2003
 
   
  LA FABBRICA DEGLI ANTICORPI UN GRUPPO DI RICERCATORI DELL´UNIVERSITÀ VITA-SALUTE SAN RAFFAELE, IN COLLABORAZIONE CON L´UNIVERSITÀ DI UTRECHT, HA RICOSTRUITO IL MECCANISMO CON CUI I LINFOCITI SI ORGANIZZANO PER FABBRICARE IN GRAN NUMERO GLI ANTICORPI. LO STUDIO È PUBBLICATO NEL NUMERO DI FEBBRAIO DELLA PRESTIGIOSA RIVISTA SCIENTIFICA IMMUNITY.

 
   
  Milano, 26 febbraio 2003 - Un gruppo di ricercatori dell´Università Vita-salute San Raffaele, in collaborazione con l´Università di Utrecht, ha ricostruito la catena di eventi che porta alla genesi della "fabbrica" cellulare degli anticorpi e ne ha individuato i meccanismi genetici. Mediante sofisticate tecniche (analisi proteomiche) i ricercatori hanno identificato alcune componenti essenziali della catena di montaggio che i linfociti attivano per prepararsi alla produzione degli anticorpi. Quando l´organismo ne ha bisogno il linfocita infatti si organizza e giorno dopo giorno allestisce tutto il necessario per agire e, dopo aver prodotto gli anticorpi necessari a combattere gli agenti patogeni, smantella la fabbrica. Gli anticorpi sono una delle armi di cui il nostro sistema immunitario dispone per difenderci dalle infezioni. Queste molecole sono in grado di riconoscere ed inattivare con straordinaria precisione gli agenti patogeni (virus, batteri etc.). Se, ad esempio, ci ammaliamo di influenza, gli anticorpi prodotti attaccheranno il virus influenzale, ma non ci difenderanno dal morbillo o dalla rosolia. Ancor più importante è che gli anticorpi non riconoscano componenti del nostro stesso organismo. Quando ciò accade, si generano gravissime malattie, chiamate autoimmuni. Oltre che inutile, quindi, può essere molto pericoloso produrre anticorpi prima di venire a contatto con un agente patogeno. "Nel nostro organismo circolano centinaia di miliardi di linfociti, ognuno in grado di riconoscere uno specifico agente patogeno" - commenta Roberto Sitia, docente di Biologia molecolare dell´Università Vita-salute San Raffaele e coautore dello studio - "I linfociti sono piccole cellule, essenzialmente inattive fino al momento in cui incontrano il proprio bersaglio, una cellula malata o un aggressore esterno. Riconosciuto il pericolo, i linfociti vanno incontro ad una vera e propria metamorfosi, scatenandosi nella produzione di anticorpi: da attente sentinelle si trasformano in autentiche macchine da guerra, in grado di dispiegare al secondo migliaia "truppe di soldati", gli anticorpi, con il compito di attaccare e annientare il nemico." "Questo cambiamento di mansioni si accompagna ad un completo mutamento della forma dei linfociti" - continua Sitia - "caratterizzato dallo sviluppo delle strutture essenziali alla fabbricazione, al confezionamento e infine al rilascio degli anticorpi. La comprensione dei processi cellulari necessari per la produzione di anticorpi è una tappa cruciale per poter sintetizzare in vitro queste straordinarie molecole, fondamentali per la difesa dell´organismo dagli attacchi di qualsiasi malattia." Lo studio è stato finanziato da Telethon, dall´Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, dal Ministero della Ricerca - Centro di eccellenza in Fisiopatologia della differenziazione cellulare e dall´Unione Europea.  
   
 

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