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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Febbraio 2003
 
   
  LA DIAGNOSI PER L´IMPOTENZA

 
   
  Milano, 26 febbraio 2003 - Secondo un´indagine americana il tempo medio che trascorre tra l´inizio della disfunzione erettile e la prima visita andrologica è di tre anni circa. Quando ci si rivolge al Centro di Andrologia, prima di qualunque esame eseguito con apparecchiature diagnostiche si viene ascoltati e visitati accuratamente. Sono tre i momenti fondamentali. Il questionario psicorganico: diversi fogli fitti di domande servono per effettuare un´accurata anamnesi psicofisica della persona. E´ fondamentale per scoprire e quantizzare eventuali cause psichiche dell´impotenza (valutare gli stati d´ansia, il tono dell´umore, il ritmo del sonno e dell´appetito, come avviene la relazione del paziente con la partner) rendersi conto di quante probabilità ha di essere situazionale (cioè legata a certe circostanze). E´ molto utile inoltre per quantificare lo stress , valutare i fattori di rischio neurovascolare, e per evidenziare la motivazione del paziente a volersi curare. Le analisi di laboratorio: esami del sangue di base e anche altri più approfonditi per avere un quadro delle condizioni metaboliche e accertare l´esistenza di eventuali alterazioni generali. In particolare: glicemia, assetto lipidico, funzionalità epato-renale, dosaggio di vari ormoni tiroidei, ipofisari quali Lh, prolattina e androgeni (testosterone libero e diidrotestosterone), e dosaggio dei radicali liberi. L´esame clinico: L´andrologo, esamina, palpa, valuta e fa domande. Cerca segni di possibili squilibri ormonali (dimensioni dei testicoli, rapporto tra la larghezza del bacino e quella delle spalle, quantità e distribuzione della peluria, eventuale ginecomastia, ecc.) viene rilevata la presenza di tutti i riflessi nervosi genitali, tra i quali quello bulbocavernoso (pungendo leggermente il pene si contrae involontariamente lo sfintere anale). Valuta infine la situazione circolatoria generale ed "esamina" il pene, per controllare le condizioni della circolazione local, lo stato dei corpi cavernosi, "indurimenti" fibrosi,induratio penis plastica o incurvamenti congeniti penieni. Se il paziente ha disturbi anche urologici o ha più di 50 anni, l´esame comprende anche l´esplorazione rettale per valutare lo stato di salute della prostata e l´eventuale presenza di emorroidi. Viene valutata la forma e misurata la circonferenza e lunghezza (pube-glande), se si sospettano incurvamenti e anomalie delle dimensioni peniene, visitando il paziente in piedi, si quantizza inoltre lo spessore dell´adipe pubico pre-penieno sempre al fine di una corretta stadiazione per la misurazione del pene. Le indagini diagnostiche La rigidometria peniena computerizzata (in tempo reale) E´ il primo esame da farsi, perché rivela con certezza se un uomo è davvero affetto da impotenza di origine organica ; se i suoi fallimenti sono situazionali, episodici, o se invece ha un problema organico, Per eseguire la rigidometria, viene indotta, con diversi stimoli (psichici, audio visivi e chimico-farmacologici - Pge1- vasodilatatore ), un´erezione rigida che viene a mancare solo in presenza di alterazioni organiche. L´erezione, che è immancabile in assenza di malattie , viene rilevata da due sensori fissati al pene e collegati al Rigiscan, allacciato alla sua gamba. Questo trasmette i segnali a un computer nella stanza accanto che registra e mostra graficamente l´erezione proprio mentre si verifica. L´esame dura dai 40 ai 60 minuti. Il risultato della rigidometria non lascia dubbi sull´esistenza di un´impotenza organica e fornisce una misura esatta della sua gravità. Nel corso dell´indagine si può inoltre riscontrare se sussiste un incurvamento patologico del pene (congenito o secondario ad induratio penis plastica), "fotodocumentarlo" e misurare le dimensioni del pene (a riposo) e in erezione farmacoindotta, al fine di stadiame la normalità, o i casi di più o meno eclatante ipoplasia (pene piccolo) molto spesso causa di dismorfofobia (non accettazione estetica costante appunto delle dimensioni). L´eco-color "Power-doppler" penieno dinamico è un´indagine ultrasuonografica che analizza (visualizzandone il loro decorso) le condizioni delle arterie del pene al fine di valutare se esse sono integre e se portano sangue ai corpi cavemosi in quantità e pressione sufficienti. Sostanzialmente è identico a quello che viene eseguito sulle arterie di altre parti del corpo con la differenza che le strutture in esame vengono stimolate con farmaci vasoattivi nella fase cosiddetta dinamica (Pge1 o cocktail di Pge1, fentolamina e papaverina). Una sonda viene appoggiata in corrispondenza delle arterie che si vogliono controllare: si hanno così delle immagini e un tracciato che ne mostrano le condizioni. Inoltre l´avvento della metodica ´´Power~doppler´´, importante evoluzione tecnica, ha assunto sempre maggiore importanza l´osservazione dell´aspetto morfologico della distribuzione vasale endocavemosa consentendo così l´individuazione di patologie ai primissimi stadi, o addirittura in fase latente, in soggetti "a rischio vascolare" (es. Ipertesi arteriosi, diabetici, dislipidemici, fumatori) anche in età giovanile. L´indagine, non fastidiosa né dolorosa, è eventualmente ripetibile dopo adeguata terapia vasoattiva nei casi di disfunzione erettile prettamente vascolare. La cavernosometria questa indagine che analizza i corpi cavernosi (elasticità) e la continenza delle vene viene effettuata solo se il paziente in corso di ecQcolor Doppler dinamico dopo farmacoerezione, non acquisisce una rigidoerezione che si mantiene almeno per 15 minuti . L´esame si effettua attraverso la farmacostimolazione di un insieme di sostanze vasoattive (Pge1, Fentolamina, Papaverina) e l´immissione nei corpi cavernosi di una soluzione fisiologica che li gonfia provocando un´erezione passiva (monitorata dal Rigiscan,). Se i corpi cavemosi ´perdono´ e l´erezione non si mantiene, si può accertare e misurare l´entità dell´incontinenza venosa che causa questa forma di impotenza. Una precisazione: prima dell´esame , viene praticata una leggera anestesia locale, per cui l´indagine è indolore e incruenta. Il paziente viene inoltre sedato con ansiolitici al fine di minimizzare i "falsi negativi" causati da eccessiva ansia e quindi ipertono adrenergico (che causa vasospasmo delle arterie peniene). Se la cavernosometria dinamica rileva e quantizza una fuga venosa cavemosa peniena, allora viene eseguita una cavernosografia dinamica: un´indagine radiografica che evidenzia la sede esatta della fuga di sangue e la "fotografa". L´ecotomografia (Ecografia) consente l´esame di molteplici organi ed apparati oltre al pene (ad esempio permette di studiare la fibrosi-induratio penis plastica) attraverso l´emissione di ultrasuoni il che garantisce assoluta innocuità e ripetitività al fine del monitoraggio di alcune patologie. Consente inoltre di differenziare con elevato margine di sicurezza, ora anche con l´ausilio di sonde endocavitarie, le formazioni solide (spesso di origine tumorale) da quelle contenenti liquido. Si ottengono così immagini ad elevata definizione della struttura di vari organi. Nel contempo è possibile eseguire agobiopsie (biopsie mirate ecoguidate) a livello dei vari organi superficiali e profondi prelevando campioni per poter eseguire l´esame istologico al fine di poter ottenere una diagnosi sempre più precoce soprattutto delle malattie neoplastiche, il che permette di giungere sempre più tempestivamente alla terapia. Studio dei potenziali evocati sacrali (Elettroneuromiografia) ed è l´indagine più importante (ed eseguita con maggior frequenza) . Un elettrodo applicato sul pene provoca una leggera stimolazione elettrica che suscita il riflesso bulbo-cavernoso. L´elettrodo ricevente, applicato a livello perineale, cioè tra i testicoli e l´ano, e collegato all´apparecchio diagnostico, rileva dopo quanto tempo si verifica il riflesso. Un altro esame, sempre effettuato con due elettrodi, ma posti entrambi sul pene, misura la conduzione del nervo dorsale penieno. Un altro ancora, lo Studio dei potenziali corticali somatosensoriali evocati, indaga sulle condizioni di tutto l´asse nervoso che collega cervello, midollo sacrale e pene.In tale maniera si verifica l´integrità dei due centri nervosi responsabili del meccanismo erettivo di cui sopra abbiamo parlato, Questi esami non comportano nessun fastidio, permettono una diagnosi immediata e sono particolarmente importanti nei casi di impotenza di origine neurologica. Valutazione "Microangiologica peniena" si avvale di tecniche capillaroscopiche (a sonda ottica) o flussimetriche (laser-Doppler) particolari che permettono di visualizzare i più piccoli vasi (capillari) della microcircolazione cutanea peniena valutandone così l´integrità da punto di vista morfologico e funzionale. Queste indagini rappresentano la più attendibile procedura diagnostica per la valutazione del danno microcircolatorio penieno nei disturbi dell´erezione in soggetti fumatori, diabetici, arteriosclerotici, ipertesi o affetti da concomitanti disturbi circolatori di tipo venoso (es. Varicocele). Le metodiche che si avvalgono dell´uso di particolari sonde cutanee sono assolutamente indolori.  
   
 

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