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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Febbraio 2003
 
   
  L´IMPIEGO DELLE NUOVE TECNOLOGIE NEL SETTORE PETROLIFERO IN GRADO DI SOSTITUIRE LE RISERVE DELL´IRAQ NEL GIRO DI 5-10 ANNI È QUANTO EMERGE DA UNO STUDIO CONDOTTO DALL´ISTITUTO CERA IN COLLABORAZIONE CON DELOITTE CONSULTING

 
   
  Milano, 27 febbraio 2003 - L´introduzione delle nuove tecnologie nel settore petrolifero è potenzialmente in grado di determinare un aumento delle riserve mondiali di greggio di circa 125 miliardi di barili in un arco temporale variabile dai cinque ai dieci anni. E´ quanto emerge da uno studio condotto dall´istituto di ricerca e consulenza britannico Cera (Cambridge Energy Research Associates) in collaborazione con Deloitte Consulting, la società internazionale di consulenza che sta per cambiare il nome in Braxton, e altri importanti gruppi operanti nel settore energetico e nell´Information Technology. La ricerca dimostra come l´utilizzo di una serie di nuove tecnologie, abbinato a un nuovo modo di operare e a un cambiamento di approccio da parte delle compagnie petrolifere mondiali, possa garantire una riduzione dei costi di estrazione tra il 10 e il 25%, un incremento del recupero di greggio da un dato giacimento tra il 2 e il 7% e un aumento della produzione tra il 2 e il 4%. Le nuove dotazioni tecnologiche, in pratica, consentirebbero di ottenere nel giro di 3-5 anni un incremento delle riserve petrolifere mondiali pari all´attuale ammontare delle riserve dell´Iraq o di quelle dell´intera America Latina. "Il raggiungimento della vision proposta dalla nostra ricerca non richiederà soltanto l´introduzione delle nuove tecnologie, ma anche il riallineamento della strategia, della struttura, dei processi di business e, cosa più importante, del comportamento delle persone" sottolinea Carlo Capé, Partner di Deloitte Consulting Italia e Responsabile della Industry Energy a commento della ricerca. "Lo studio - aggiunge - identifica chiaramente quali tecnologie saranno concretamente ed economicamente disponibili da subito per l´upstream, ma la nostra esperienza indica che i fattori chiave che renderanno possibile la trasformazione saranno l´effettiva adozione e assimilazione di queste tecnologie da parte delle persone nell´organizzazione, ossia un comportamento propenso al cambiamento". L´avvio e l´ottimizzazione dell´impiego di cinque tecnologie (rilevamento a distanza, visualizzazione tridimensionale, trivellazione "intelligente", automazione e integrazione dei dati) consentiranno alle aziende di settore di esplorare, osservare e valutare i giacimenti petroliferi con maggiore precisione, di pianificare strategie ottimali di trivellazione e produzione e di gestire le operazioni in modo più efficiente. Si tratta in primo luogo delle tecnologie "time-lapse seismic", caratterizzate da meccanismi di rilevazione in grado di osservare attentamente la conformazione del sottosuolo e il percorso dei flussi petroliferi. Inoltre, grazie a visualizzatori tridimensionali, sensori sotterranei e valvole per il controllo dei flussi, il nuovo complesso di tecnologie consente anche di raccogliere dati durante le operazioni di trivellazione per massimizzare l´efficacia della penetrazione, ottimizzare la produzione e prevenire imprevisti. Nuovi strumenti di controllo a distanza, poi, permettono la raccolta automatica dei dati, la segnalazione automatica di eventuali allarmi e una riduzione del personale nei luoghi delle operazioni, favorendo un consistente contenimento dei costi. Di fondamentale importanza sono anche le tecnologie per l´integrazione e la gestione delle informazioni relative ai giacimenti, che consentono alle società petrolifere di fare arrivare i dati corretti alla persona giusta nei tempi prestabiliti. Dallo studio del Cera emerge che le tecnologie in questione sono già in uso o in fase di espansione in altri settori economici e che il loro trasferimento nell´industria petrolifera (così come in quella del gas naturale) è relativamente semplice, a patto però che le società, pubbliche o private che siano, implementino i necessari sistemi hardware e software, creino nuove partnership tecnologiche e siano in grado di affrontare nuove sfide competitive.  
   
 

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