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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Marzo 2003
 
   
  23 MARZO: GIORNATA NAZIONALE DI PREVENZIONE ONCOLOGICA

 
   
  Milano, 3 marzo 2003 . Si è svolta una interessante conferenza per fare il punto sulla situazione nazionale della lotta contro i tumori e presentazione della Giornata Nazionale di Prevenzione Oncologica che si terrà quest´anno il 23 marzo, (prima domenica di primavera, quale simbolo di speranza e di rinascita). Riportiamo l´intervento del Professor Francesco Schittulli - Presidente Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori: " Non c´è ombra di dubbio, nell´ultimo decennio la percezione e la sensibilità dei cittadini nei confronti della salute in generale e della prevenzione in particolare, è cresciuta in forma concreta, in modo esponenziale anno dopo anno. Con questo non voglio dire che abbiamo raggiunto il traguardo che ci eravamo prefissato o che l´obiettivo sia stato realizzato. Semplicemente che molto è stato fatto, forse anche più di quello che all´inizio ritenevamo impossibile, ma che molto resta ancora da fare. Soprattutto nei confronti del 55 per cento degli italiani che, a tutt´oggi, non pratica alcuna forma di prevenzione. Alimentazione, stili di vita, check-up annuali, diagnosi precoci, rappresentano ormai elementi strettamente connessi alla vìta di tutti (anche se non ancora da tutti seguiti) E questo rappresenta sicuramente un successo. Non pretendo certo di ascriverlo completamente all´attività della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, ma certamente pensiamo di poter rivendicare, con. Orgoglio, di aver fatto la nostra importante e, a volte, determinante parte. Nel 2001 è stata la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori ad immaginare e, contemporaneamente, a gettare le basì concrete affinché ogni anno, la prima domenica di Primavera, venisse proclamata la Giornata Nazionale della Prevenzione Oncologica. Ci siamo riusciti. Sulla Gazzetta Ufficiale del luglio 2001 veniva indetta la "Giornata". Lo scorso anno l´abbiamo celebrata in tutta Italia, quest´anno siamo ormai alla vigilia della seconda e speriamo di coinvolgere e sensibilizzare attivamente un numero sempre maggiore dì italiani. Da sempre, la "prevenzione" ha rappresentato ìl punto centrale della nostra attività, quello sul quale, senza ovviamente tralasciare cura, assistenza e reinserimento, abbiamo puntato con maggior forza e con maggiore impegno, certi che questa fosse la prima linea sulla quale arginare e inchiodare la malattia. L´obiettivo è soprattutto quello di educare, cioè di collocare i temi scientifici all´interno di un contesto culturale con significati relazionali, etici e sociali. Trasformare insomma il "discorso" prevenzione in qualcosa che faccia parte integrante della nostra vita e delle nostre giornate, qualcosa di semplice e naturale, come bere e mangiare. In questo contesto assume una rilevanza fondamentale la prevenzione verso il mondo giovanile, verso la scuola. Non è un compito facile.. Il mondo dei cosiddetti adulti utilizza un linguaggio comunicativo diverso, spesso incomprensibile ai ragazzi. L´onnipotenza che ci viene donata dall´adolescenza e dalla giovinezza non trova riscontri nel realismo dell´età adulta. La campagna proibizionistica attualmente in atto negli Stati Uniti nei confronti del fumo non sembra dare i risultati sperati, almeno per quel che riguarda l´universo giovani, dove al contrario si assiste ad una recrudescenza del fenomeno. Non sempre il pragmatismo nudo e crudo è in condizione di segnare punti. Proibire non basta.. Ci vuole altro. Occorre capire, comprendere, ricordare, spiegare, creare un contesto culturale accettabile e accettato. In questo senso la brevità temporale di un banale "No" o di un sintetico " Fa male", non è solo insufficiente, ma spesso controproducente. Ecco perchè la prevenzione resta la nostra "linea del Piave", di irriducibile difesa. Certo, oggi lo scenario generale, rispetto ad un decennio fa, è completamente mutato e la situazione decisamente migliorata, ma cullarci su questo successo significherebbe porre le basi di future sconfitte. Ancora oggi si registrano annualmente oltre 270 mila nuovi casi di tumore e circa 160 mila decessi. Tra malati, pazienti guariti, nuovi casi e persone in cura, il dramma della malattia coinvolge ancora oltre un milione e mezzo di persone. Non c´è dubbio in termini di sopravvivenza che la situazione sia nettamente migliorata, grazie alle scoperte scientifiche, ad una diagnostica più sofisticata, precisa e puntuale, ad un maggior ricorso alla più attenta anticipazione diagnostica. Ancora oggi, però, tra le 60 e le 80 mila persone potrebbero ogni anno essere salvate con interventi di prevenzione primaria e secondaria e di queste almeno 25 mila dalle campagne di "screening" per i tumori della mammella, del collo dell´utero, del colon retto, della prostata e del melanoma. Quindi, oltre alla prevenzione primaria, cioè la promozione di uno stile di vita più sano, assumono fondamentale rilevanza tutti i passaggi della prevenzione secondaria, cioè le campagne di "screening sistematico" per le fasce di popolazione a rischio, nei confronti dei tumori più frequenti. Di tutto questo siamo profondamento convinti, su tutto questo concentreremo ancora la nostra attenzione e la nostra forza di volontà. Su questi fronti continueranno a impegnarsi i 338 ambulatori della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori dislocati su tutto il territorio nazionale, le nostre 103 Sezioni Provinciali, i nostri oltre 800 mila Soci. E non si tratta solo di uno sforzo e di un impegno organizzativo, ma della reale convinzione e certezza che vinceremo la sfida. Queste importanti e, pensiamo, in qualche modo confortanti dichiarazioni sono state rilasciate dal Professor Francesco Schittulli nel corso di un convegno organizzato al Circolo della Stampa di Milano dal ben noto Sudio Unicorno del Professor Sergio Angeletti, che ha riunito al tavolo dei relatori eminenti personalità nel campo dell´oncologia. Oltre al professor Schittulli, Presidente Nazionale della Lega Italiana Tumori di Roma e dell´Istituto Scientifico Oncologico di Bari, il Professor Adriano Paccagnella, Direttore Divisione Oncologia Medica Ospedale Mestre-venezia, il Professor Armando Santoro, Direttore Dipartimento Scienze Onco-ematologiche dell´Istituto Clinico Humanitas di Milano, il Professor Franco Carpagnano Direttore Reparto Chirurgia Toracica Ospedale San Paolo di Bari, il Professor Vittorio Gebbia, Direttore Dipartimento Oncologico Clinico "Maddalena" di Palermo. E´ stata data notizia di un interessante Convegno che si terrà a Venezia dal 21 al 23 marzo sul tema "Stato dell´Arte e Prospettive nella Lotta ai Tumori: il carcinoma polmonare e il carcinoma della mammella". Www.legatumori.it Nel corso dell´incontro abbiamo appreso con particolare attenzione che presso l´Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Oncologico di Bari è stato creato, per ora crediamo unico in Italia, sotto la direzione del Professor Francesco Schittulli il "Dipartimento Donna" - Dipartimento medico-chirurgico di prevenzione, anticipazione diagnostica, cura e riabilitazione dei tumori della mammella e della sfera genitale femminile. Un esempio che pensiamo andrebbe seguito in molte altre località italiane. Informazioni: Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico Oncologico di Bari. E-mail:senologia.onco.bari@tin.it Infolink: www.Legatumori.com  "  
   
 

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