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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Marzo 2003
 
   
  LA CRESCITA CONTINUA DELLA PRODUZIONE INTERNAZIONALE DI CARNI

 
   
  Verona, 3 marzo 2003 - Tra il 1994 e il 2002 la produzione mondiale di carni è cresciuta ad un ritmo del 2,4% all´anno, passando da meno di 200 ad oltre 235 milioni di tonnellate. E´ quanto emerge nel rapporto 2002 sul "Mercato della carne bovina", curato da Ismea-osservatorio del latte. Andando ad analizzare più in dettaglio i diversi comparti del settore ci si accorge come la produzione mondiale di carne bovina in questi ultimi sette anni ha registrato un andamento sostanzialmente stabile con una crescita media annua dello 0,9%. Una crescita più lenta, quindi, rispetto all´intero settore. Infatti, con una crescita complessiva nei sette anni di appena 3,5 milioni di tonnellate la quota di carne bovina sul totale carni è passata da poco meno del 28% al 25%. Tra le altre carni solo il pollame è cresciuto ad un tasso superiore alla media, in conseguenza di una crescita sostenuta sia nei Paesi in via di sviluppo che in quelli sviluppati, mentre il tasso di espansione delle carni suine si è collocato appena al di sotto della media. Dal rapporto Ismea risulta evidente come nei Paesi europei l´epidemia di Bse (meglio conosciuta con il termine di "mucca pazza") e, secondariamente, gli episodi di afta epizootica che hanno toccato, oltre al vecchio continente, anche zone dell´Estremo Oriente e del Sudamerica, hanno provocato una riduzione assoluta della produzione di carne bovina. Il 2002 è stato sicuramente un anno di nuova crescita per il settore delle carni bovine che finalmente stanno recuperando dalla crisi Bse. Nell´unione Europea, infatti, sempre secondo i dati Ismea, nei primi sette mesi dello scorso anno sono stati 15 milioni i capi bovini macellati, il 9% in più rispetto allo stesso periodo del 2001. In termini di peso morto, il dato Eurostat parla di 4,2 milioni di tonnellate, in aumento dell´8% su base annua. Relativamente ai diversi Paesi Ue, si evidenzia una crescita sostenuta in Francia (+10%) e nel Regno Unito (+8%), con punte del 31% in Irlanda. Gli Stati Uniti rimangono il Paese leader nella produzione mondiale di carne bovina con una produzione vicina ai 12 milioni di tonnellate. Gli Usa rappresentano anche il maggior Paese esportatore di carni bovine, in termini di valore, con una quota intorno al 22% (era il 16,6% nel 1994). Per quanto riguarda, invece, le quantità è l´Australia il primo Paese esportatore a livello mondiale (oggi circa il 70% della produzione di carne bovina australiana viene esportata). La crescita produttiva più appariscente è stata registrata dalla Cina che in questi ultimi 5 anni ha raddoppiato la sua produzione che è passata da 2,5 milioni di tonnellate ai 5,1 milioni attuali (dati Fao). Sono questi solo alcuni dei dati del settore mondiale delle carni che sarà al centro dell´attenzione nella prossima edizione di Eurocarne, il Salone internazionale delle tecnologie per la lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni, in programma alla Fiera di Verona dal 22 al 25 maggio 2003. Eurocarne torna al suo pubblico internazionale sempre più qualificato dopo i risultati positivi registrati nell´ultima edizione del 2000 dove, nonostante la particolare situazione dettata dall´emergenza "mucca pazza", ha fatto registrare la presenza, grazie anche alla contemporaneità con Intershop e Criotech Expo, di 573 espositori (di cui 151 esteri) su 63.000 mq espositivi complessivi e di 45.000 visitatori professionali (provenienti da ben 77 Paesi).  
   
 

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