|
Roma, 20 dicembre 2006 – Il costo del denaro negli ultimi anni si è ridotto, ma non in tutte le province italiane e la “forbice” tra Nord e Sud del Paese si è allargata. Il quinto rapporto annuale sul credito provinciale – realizzato da Unioncamere in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne – nella sua analisi dei tassi di interesse praticati dalle banche sui prestiti a breve termine a livello provinciale mostra, infatti, che in 90 province su 103 i tassi si sono ridotti, ma questo processo non è avvenuto in maniera uniforme. Il risultato? Sulla base degli ultimi dati disponibili, relativi al 2005, tra le prime 10 province (tutte del Nord) e le ultime 10 (tutte del Sud) ci sono 3,5 punti percentuali di differenza dei tassi di interesse e il divario tra Settentrione e Meridione è aumentato. “Le difficoltà a far scendere i tassi di interesse al Sud pur in presenza di condizioni favorevoli sui mercati – ha detto il Presidente di Unioncamere, Andrea Mondello -devono far riflettere la politica sull’importanza di assicurare alle imprese un humus territoriale più favorevole agli investimenti e all’attività d’impresa. Questo significa, innanzitutto, il recupero del controllo sul territorio e, quindi, di un livello adeguato di sicurezza per i cittadini e gli imprenditori. E’ un esigenza fondamentale di civiltà ed un preciso dovere delle istituzioni, soprattutto in questo momento in cui i segnali di ripresa dell’economia possono dare nuove opportunità al rilancio di questi territori”. “L’ampliamento della forbice del costo del denaro tra Nord e Sud è un campanello di allarme che va ascoltato perché l’accessibilità al credito, in particolare al Sud, è ancora un vincolo forte all’attività d’impresa”, ha commentato il presidente dell’Istituto Tagliacarne, Giancarlo Sangalli. “Il fatto che il gap sia aumentato in una fase generalizzata di discesa dei tassi come quella conosciuta nel 2005 - ha aggiunto Sangalli - mette in evidenza le conseguenze del forte ridimensionamento del sistema bancario del Mezzogiorno e la necessità di intervenire per sostenere l´utilizzo di forme di finanziamento per le piccole imprese, alternative al capitale di debito. Una questione prioritaria non più rinviabile in uno scenario 2006-2007 di aumento del costo del denaro ”. Lo scorso anno, nell’87,4% delle province (90, di cui 29 del Mezzogiorno), il costo del denaro si è ridotto rispetto al 2004, mentre nel 12,6% (13 province, di cui 7 del Sud) esso è ulteriormente aumentato. E’ il caso di Cosenza (0,79 punti percentuali in più rispetto al 2004), Reggio Calabria (+0,74), Catanzaro (+0,70), Crotone (+0,33) e Napoli (+0,21). Mediamente, al Nord i tassi di interesse sono diminuiti, facendo così ulteriormente allargare la forbice del differenziale fra la provincia in cui il denaro costa meno (Firenze, con tassi del 4,63%) e l’ultima (Reggio Calabria, con il 9,09%), ma anche tra le prime dieci posizioni della graduatoria e le ultime dieci: se nel 2004 il differenziale medio era pari a +3,16 punti percentuali, nel 2005 esso è salito a +3,26. Prime e ultime 10 province per tasso di interesse sui prestiti a breve nel 2004 e nel 2005
Prime 10 province |
Dicembre 2004 (%) |
Prime 10 province |
Dicembre 2005 (%) |
Diff. 2005-2004 (%) |
Trento |
4,88 |
Firenze |
4,63 |
-0,25 |
Bolzano |
4,96 |
Trento |
4,66 |
-0,30 |
Firenze |
5,13 |
Bolzano |
4,74 |
-0,39 |
Ancona |
5,25 |
Bologna |
5,12 |
-0,13 |
Bologna |
5,25 |
Ancona |
5,20 |
-0,05 |
Rimini |
5,52 |
Milano |
5,34 |
-0,18 |
Pesaro e Urbino |
5,54 |
Modena |
5,43 |
-0,11 |
Milano |
5,57 |
Reggio Emilia |
5,52 |
-0,05 |
Modena |
5,57 |
Varese |
5,53 |
-0,04 |
Parma |
5,63 |
Brescia |
5,54 |
-0,09 |
Media Prime 10 |
5,33 |
Media Prime 10 |
5,17 |
-0,16 |
|
|
|
|
|
Ultime 10 province |
|
Ultime 10 province |
|
|
Reggio Calabria |
8,36 |
Brindisi |
8,08 |
-0,28 |
Vibo Valentia |
8,37 |
Caltanissetta |
8,09 |
-0,28 |
Salerno |
8,37 |
Taranto |
8,10 |
-0,27 |
Lecce |
8,40 |
Lecce |
8,11 |
-0,29 |
Trapani |
8,43 |
Enna |
8,43 |
0,00 |
Taranto |
8,43 |
Crotone |
8,45 |
0,02 |
Brindisi |
8,44 |
Vibo Valentia |
8,48 |
0,04 |
Caltanissetta |
8,59 |
Catanzaro |
8,61 |
0,02 |
Benevento |
8,68 |
Cosenza |
8,90 |
0,22 |
Enna |
8,84 |
Reggio Calabria |
9,09 |
0,25 |
Media Ultime 10 |
8,49 |
Media Ultime 10 |
8,43 |
-0,06 |
|
|
|
|
|
Delta |
Dicembre 2004 (%) |
|
Dicembre 2005 (%) |
Diff. 2005-2004 (%) |
Media Ultime 10 /Prime 10 |
+3,16 |
|
+3,26 |
+0,10 | Fonte:elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia La crescita dei tassi di interesse durante il 2005 non è stato un fenomeno conosciuto esclusivamente da alcune realtà del Sud, in quanto anche in alcune province del Centro-nord il costo del denaro è aumentato. E’ il caso di Aosta, Pesaro-urbino, Rimini, Ascoli Piceno, Perugia e Parma. Inoltre, all’interno delle stesse province settentrionali, si rileva la presenza di “un Sud del Nord”. L’esempio più eclatante è quello di La Spezia (52° posto), Imperia (57°), Savona (62°) e Genova (64°), province settentrionali nelle quali, insieme alla Valle d’Aosta, il costo del danaro è più elevato rispetto alla media dell’area. L’effetto positivo sul Settentrione delle fusioni bancarie - L’indagine consente anche di cogliere l’impatto che i processi di acquisizione e fusione a livello bancario hanno avuto sul costo del denaro. Dall’analisi emerge che la presenza di un polo bancario di rilevanza nazionale ha avuto un evidente effetto sulla formazione dei tassi di interesse di alcune province, tra le quali Firenze (salita al 1° posto nel 2005, soppiantando Trento), Bologna (4° posto nel 2005, uno in meno del 2004), Milano (6° posto nel 2005, 8° nel 2004) e Torino (11° posto nel 2005, 12° nel 2004). Al contrario, l’evoluzione del sistema creditizio meridionale negli ultimi anni sembra non aver avuto un proporzionale effetto positivo nella riduzione dei differenziali Nord-sud del costo del denaro. Sofferenze: Frosinone fanalino di coda - Un ruolo importante nella fissazione del costo del denaro a livello locale è giocato anche dalla rischiosità del territorio, misurata sulla base delle sofferenze. Teoria vuole che a bassi livelli di sofferenza corrispondano, solitamente, tassi di interesse sui finanziamenti più contenuti e viceversa. Ecco così che province ad alto tasso di sofferenze (prima tra tutte Frosinone, seguita da Potenza ed Isernia) occupano posizioni basse della classifica dei tassi di interesse a livello provinciale, mentre le province in cui minore è la percentuale delle sofferenze sul totale degli impieghi bancari (prime tra tutte Milano, Trento e Reggio Emilia) occupano le posizioni più elevate della classifica nazionale, beneficiando, così di condizioni vantaggiose nella stipula dei prestiti a breve termine. La regola, però, conosce qualche significativa eccezione, come, ad esempio, quella di Venezia e Mantova, dove il livello dei tassi di interesse non sembra giustificato dal livello delle sofferenze. Prime 10 ed ultime 10 province per sofferenze su impieghi bancari (Anno 2005)
|
Sofferenze in % degli impieghi bancari |
Posizione in graduatoria crescente del tasso di interesse a Bt |
Prime 10 province |
|
|
Frosinone |
21,17 |
66° |
Potenza |
14,75 |
50° |
Isernia |
14,22 |
93° |
Latina |
13,88 |
48° |
Messina |
12,39 |
82° |
Campobasso |
10,60 |
81° |
Palermo |
10,06 |
71° |
Benevento |
10,01 |
86° |
Reggio Calabria |
9,91 |
103° |
Caltanissetta |
9,78 |
95° |
|
|
|
Ultime 10 province |
|
|
Venezia |
1,93 |
31° |
Siena |
1,92 |
24° |
Mantova |
1,91 |
30° |
Bologna |
1,90 |
4° |
Trieste |
1,87 |
19° |
Treviso |
1,85 |
26° |
Ravenna |
1,75 |
12° |
Reggio Emilia |
1,58 |
8° |
Trento |
1,50 |
2° |
Milano |
1,46 |
6° | Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia In alcune realtà provinciali, poi, si assiste ad una forte concentrazione delle sofferenze in un limitato numero di affidati. Esempio tipico è quello di Parma, Ferrara, Frosinone o Isernia, realtà in cui pochissimi affidati in stato di insolvenza (il primo 0,5% degli affidati) concentrano oltre il 50% delle sofferenze della provincia. Prime 10 ed ultime 10 province per concetrazione delle sofferenze in base al primo 0,5% degli affidati (Anno 2005)
|
Percentuale di sofferenze bancarie di pertinenza del Primo 0,5 % degli affidati |
Posizione in graduatoria crescente del tasso di interesse a Bt |
Prime 10 province |
|
|
Parma |
69,7 |
16° |
Ferrara |
59,9 |
18° |
Frosinone |
59,0 |
66° |
Isernia |
52,2 |
93° |
Genova |
49,4 |
64° |
Brescia |
48,9 |
10° |
Roma |
47,4 |
36° |
Pescara |
46,6 |
61° |
Bergamo |
46,1 |
20° |
Rimini |
43,8 |
15° |
|
|
|
Ultime 10 province |
|
|
Potenza |
18,8 |
50° |
Lucca |
18,7 |
33° |
Gorizia |
18,4 |
67° |
Caltanissetta |
18,1 |
95° |
Cosenza |
17,7 |
102° |
Nuoro |
17,2 |
85° |
Trapani |
16,9 |
87° |
Enna |
15,4 |
98° |
Belluno |
14,9 |
47° |
Asti |
14,6 |
58° | Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia Di rilievo, infine, la correlazione tra tassi di interesse e dotazione di infrastrutture creditizie, misurata in base al numero di sportelli rapportati alla popolazione e alle imprese. Questi rapporti sono molto bassi nelle province del Mezzogiorno (non a caso le ultime 10 posizioni della classifica nazionale sono occupate tutte da province meridionali, con Caserta, Crotone e Reggio Calabria nelle quali il rapporto numero di sportelli/popolazione-imprese appare più basso). Ciò potrebbe far ipotizzare un mercato del credito meno concorrenziale che, non favorendo l’incontro di domanda e offerta, sarebbe una delle cause del costo del denaro più elevato per le imprese meridionali. Prime dieci ed ultime 10 province per numero di sportelli per abitante (Anno 2005)
|
Sportelli |
Sportelli per 1. 000 imprese |
Sportelli per10. 000 abitanti |
Prime 10 province |
|
|
|
Trento |
524 |
10,82 |
10,53 |
Rimini |
272 |
8,26 |
9,48 |
Belluno |
192 |
12,13 |
9,05 |
Ravenna |
317 |
8,32 |
8,68 |
Forlì |
322 |
7,89 |
8,67 |
Cuneo |
491 |
6,81 |
8,61 |
Udine |
454 |
9,18 |
8,59 |
Bolzano |
408 |
7,69 |
8,55 |
Pesaro – Urbino |
301 |
7,80 |
8,24 |
Bologna |
772 |
8,76 |
8,18 |
|
|
|
|
Ultime 10 province |
|
|
|
Avellino |
128 |
3,31 |
2,93 |
Benevento |
82 |
2,58 |
2,83 |
Catanzaro |
104 |
3,69 |
2,82 |
Taranto |
162 |
3,86 |
2,79 |
Cosenza |
198 |
3,66 |
2,70 |
Napoli |
803 |
3,65 |
2,60 |
Vibo Valentia |
42 |
3,22 |
2,49 |
Reggio Calabria |
139 |
3,14 |
2,46 |
Crotone |
39 |
2,62 |
2,25 |
Caserta |
197 |
2,82 |
2,24 | Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia, Istat e Infocamere Graduatoria provinciale crescente del tasso di interesse sui prestiti a breve termine (Anno 2005 e 2004) e differenza di posizioni
Pos. 2005 |
Province |
Tasso a breve termine 2005 |
Pos. 2004 |
Tassi a breve termine 2004 |
Diff. Pos. 2005-2004 |
1 |
Firenze |
4,63 |
3 |
5,13 |
2 |
2 |
Trento |
4,66 |
1 |
4,88 |
-1 |
3 |
Bolzano |
4,74 |
2 |
4,96 |
-1 |
4 |
Bologna |
5,12 |
5 |
5,25 |
1 |
5 |
Ancona |
5,2 |
4 |
5,25 |
-1 |
6 |
Milano |
5,34 |
8 |
5,57 |
2 |
7 |
Modena |
5,43 |
9 |
5,57 |
2 |
8 |
Reggio Emilia |
5,52 |
11 |
5,64 |
3 |
9 |
Varese |
5,53 |
17 |
5,78 |
8 |
10 |
Brescia |
5,54 |
13 |
5,68 |
3 |
11 |
Torino |
5,59 |
12 |
5,67 |
1 |
12 |
Ravenna |
5,62 |
18 |
5,82 |
6 |
13 |
Forlì |
5,63 |
14 |
5,73 |
1 |
14 |
Pavia |
5,63 |
30 |
6,07 |
16 |
15 |
Rimini |
5,64 |
6 |
5,52 |
-9 |
16 |
Parma |
5,65 |
10 |
5,63 |
-6 |
17 |
Udine |
5,66 |
33 |
6,17 |
16 |
18 |
Ferrara |
5,69 |
19 |
5,83 |
1 |
19 |
Trieste |
5,7 |
16 |
5,76 |
-3 |
20 |
Bergamo |
5,71 |
20 |
5,92 |
0 |
21 |
Pesaro-urbino |
5,71 |
7 |
5,54 |
-14 |
22 |
Como |
5,73 |
22 |
5,94 |
0 |
23 |
Lecco |
5,81 |
25 |
6,02 |
2 |
24 |
Siena |
5,82 |
40 |
6,44 |
16 |
25 |
Ascoli Piceno |
5,84 |
15 |
5,76 |
-10 |
26 |
Treviso |
5,87 |
32 |
6,12 |
6 |
27 |
Lodi |
5,87 |
21 |
5,94 |
-6 |
28 |
Macerata |
5,88 |
24 |
6 |
-4 |
29 |
Sondrio |
5,88 |
23 |
6 |
-6 |
30 |
Mantova |
5,89 |
29 |
6,07 |
-1 |
31 |
Venezia |
5,9 |
27 |
6,05 |
-4 |
32 |
Cremona |
5,9 |
31 |
6,11 |
-1 |
33 |
Lucca |
5,94 |
38 |
6,39 |
5 |
34 |
Vicenza |
5,95 |
34 |
6,27 |
0 |
35 |
Piacenza |
5,96 |
26 |
6,04 |
-9 |
36 |
Roma |
5,96 |
28 |
6,06 |
-8 |
37 |
Cuneo |
6,04 |
50 |
6,7 |
13 |
38 |
Verona |
6,08 |
37 |
6,37 |
-1 |
39 |
Padova |
6,09 |
36 |
6,37 |
-3 |
40 |
Biella |
6,15 |
35 |
6,31 |
-5 |
41 |
Prato |
6,21 |
46 |
6,65 |
5 |
42 |
Pisa |
6,23 |
45 |
6,65 |
3 |
43 |
Livorno |
6,27 |
52 |
6,72 |
9 |
44 |
Pordenone |
6,28 |
48 |
6,67 |
4 |
45 |
Verbano C. O. |
6,3 |
55 |
6,78 |
10 |
46 |
Rieti |
6,31 |
39 |
6,43 |
-7 |
47 |
Belluno |
6,35 |
41 |
6,52 |
-6 |
48 |
Latina |
6,35 |
43 |
6,57 |
-5 |
49 |
Novara |
6,37 |
54 |
6,75 |
5 |
50 |
Potenza |
6,39 |
51 |
6,7 |
1 |
51 |
Alessandria |
6,45 |
59 |
6,82 |
8 |
52 |
La Spezia |
6,49 |
70 |
7,11 |
18 |
Pos. |
2005Province |
Tasso a breve termine 2005 |
Pos. 2004 |
Tassi a breve termine 2004 |
Diff. Pos. 2005-2004 |
53 |
Arezzo |
6,49 |
63 |
6,93 |
10 |
54 |
Viterbo |
6,52 |
47 |
6,67 |
-7 |
55 |
Vercelli |
6,52 |
57 |
6,79 |
2 |
56 |
Pistoia |
6,54 |
56 |
6,78 |
0 |
57 |
Imperia |
6,6 |
73 |
7,27 |
16 |
58 |
Asti |
6,6 |
53 |
6,74 |
-5 |
59 |
Grosseto |
6,61 |
69 |
7,08 |
10 |
60 |
Cagliari |
6,62 |
42 |
6,57 |
-18 |
61 |
Pescara |
6,63 |
49 |
6,69 |
-12 |
62 |
Savona |
6,63 |
71 |
7,22 |
9 |
63 |
Perugia |
6,64 |
44 |
6,59 |
-19 |
64 |
Genova |
6,65 |
65 |
6,95 |
1 |
65 |
Rovigo |
6,67 |
60 |
6,86 |
-5 |
66 |
Frosinone |
6,74 |
61 |
6,87 |
-5 |
67 |
Gorizia |
6,74 |
67 |
7 |
0 |
68 |
Massa Carrara |
6,79 |
72 |
7,23 |
4 |
69 |
Teramo |
6,83 |
62 |
6,9 |
-7 |
70 |
Chieti |
6,84 |
66 |
6,99 |
-4 |
71 |
Palermo |
6,92 |
68 |
7,01 |
-3 |
72 |
Sassari |
6,93 |
64 |
6,93 |
-8 |
73 |
Terni |
6,99 |
74 |
7,3 |
1 |
74 |
Napoli |
7,02 |
58 |
6,82 |
-16 |
75 |
Catania |
7,14 |
76 |
7,37 |
1 |
76 |
L´aquila |
7,22 |
79 |
7,6 |
3 |
77 |
Matera |
7,38 |
78 |
7,57 |
1 |
78 |
Bari |
7,4 |
77 |
7,5 |
-1 |
79 |
Caserta |
7,54 |
91 |
8,29 |
12 |
80 |
Avellino |
7,56 |
89 |
8,2 |
9 |
81 |
Campobasso |
7,57 |
80 |
7,63 |
-1 |
82 |
Messina |
7,58 |
82 |
7,85 |
0 |
83 |
Aosta |
7,58 |
75 |
7,37 |
-8 |
84 |
Siracusa |
7,65 |
85 |
7,96 |
1 |
85 |
Nuoro |
7,67 |
81 |
7,74 |
-4 |
86 |
Benevento |
7,79 |
102 |
8,68 |
16 |
87 |
Trapani |
7,83 |
98 |
8,43 |
11 |
88 |
Oristano |
7,86 |
84 |
7,95 |
-4 |
89 |
Salerno |
7,88 |
96 |
8,37 |
7 |
90 |
Agrigento |
7,88 |
93 |
8,35 |
3 |
91 |
Ragusa |
7,93 |
92 |
8,32 |
1 |
92 |
Foggia |
7,96 |
90 |
8,27 |
-2 |
93 |
Isernia |
8,07 |
88 |
8,18 |
-5 |
94 |
Brindisi |
8,08 |
100 |
8,44 |
6 |
95 |
Caltanissetta |
8,09 |
101 |
8,59 |
6 |
96 |
Taranto |
8,1 |
99 |
8,43 |
3 |
97 |
Lecce |
8,11 |
97 |
8,4 |
0 |
98 |
Enna |
8,43 |
103 |
8,84 |
5 |
99 |
Crotone |
8,45 |
87 |
8,12 |
-12 |
100 |
Vibo Valentia |
8,48 |
95 |
8,37 |
-5 |
101 |
Catanzaro |
8,61 |
83 |
7,91 |
-18 |
102 |
Cosenza |
8,9 |
86 |
8,11 |
-16 |
103 |
Reggio Calabria |
9,09 |
94 |
8,36 |
-9 |
|
Italia |
5,82 |
|
6,02 |
| Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia . |
|