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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Marzo 2003
 
   
  CONGIUNTURA ECONOMICA AL RALLENTATORE, MA IL 2003 SARÀ MEGLIO DEL 2002 PRESENTATO A MILANO IL SECONDO RAPPORTO TRIMESTRALE ISAE - ASSOLOMBARDA SUL SETTORE MANIFATTURIERO E DEI SERVIZI CHE HA MESSO A CONFRONTO LA SITUAZIONE MILANESE E ITALIANA

 
   
  Milano, 5 marzo 2003 - Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere ed estrattive italiane cala leggermente nel quarto trimestre del 2002, soprattutto a causa di un peggioramento delle previsioni sulla produzione. Un fenomeno analogo, ma molto più accentuato, si manifesta anche nell´area milanese dove il clima di fiducia delle imprese manifatturiere mostra una forte diminuzione nel quarto trimestre 2002. Anche per ciò che riguarda il comparto dei servizi alla produzione, le imprese del milanese segnalano nel quarto trimestre 2002 una frenata dei giudizi positivi su domanda e fatturato e pure le aspettative a breve termine risultano nel complesso decisamente più prudenti rispetto alla media nazionale. Sono queste le principali indicazioni emerse dal secondo Rapporto trimestrale Isae Assolombarda sui settori dell´industria e dei servizi, presentato oggi a Milano da Michele Perini, Presidente Assolombarda, Marco Malgarini, Responsabile Unità Operativa Inchieste dell´Isae e da Alfonso Lavanna, Consigliere incaricato per il Centro Studi di Assolombarda. "La contrazione della fiducia del quarto trimestre 2002 è originata da giudizi negativi sull´andamento corrente della domanda, sullo stato generale dell´economia e dal significativo ridimensionamento delle attese a breve termine sulla produzione", ha spiegato Marco Malgarini dell´Isae, che poi ha aggiunto: "segnali più favorevoli vengono però, nei primi due mesi del 2003, dal recupero delle attese relative agli ordini e alla produzione. Complessivamente, l´Isae si attende che la produzione resti ancora sostanzialmente ´piatta´ nei primi 3-4 mesi dell´anno; la ripresa dovrebbe irrobustirsi nel prosieguo del 2003, una volta superati i fattori di incertezza che attualmente condizionano il quadro internazionale". "Stiamo attraversando un momento difficile", ha commentato Michele Perini, Presidente di Assolombarda, "abbiamo aziende in sofferenza in comparti come la meccanica, l´elettronica, l´arredamento, la moda, e la finanza, ma sarebbe sbagliato generalizzare e parlare di recessione. Anche il 2003, comunque, sarà un anno di convalescenza e non di ripresa come tutti speravamo. In particolare la grave crisi della Germania, tradizionale mercato di sbocco delle imprese milanesi e la mancanza di fiducia dei consumatori, che dopo gli attentati terroristici dell´11 settembre hanno ormai cambiato le loro abitudini d´acquisto, stanno facendo sentire i loro effetti in modo pesante anche nella nostra area che pure è il motore dell´economia nazionale. La situazione è vischiosa", conclude Perini, "e dietro l´angolo, anche per la complessa situazione internazionale, non sembrano esserci repentini cambiamenti di clima". "Se il 2002 va archiviato come un anno pesante", aggiunge Alfonso Lavanna, Consigliere Incaricato per il Centro Studi di Assolombarda, "le previsioni delle imprese manifatturiere milanesi per i prossimi mesi, sono meno negative, anche se permane una forte preoccupazione. Indicazioni in prospettiva più favorevoli vengono infatti dalle risposte a due domande aggiuntive che abbiamo posto nel mese di dicembre. La prima chiedeva come si è chiuso il 2002 rispetto alle previsioni di inizio d´anno e la seconda se il 2003 segnerà espansione, stazionarietà o diminuzione dell´attività rispetto al 2002. La risposta di 300 imprese risulta essere particolarmente interessante", dice Lavanna: "un´elevata percentuale degli interpellati (il 41% del campione) prevede che l´andamento complessivo delle attività aziendali nel 2003 sarà migliore di quello dell´anno appena trascorso, contro il 11% che pensa invece che sarà peggiore e il 48% che lo ritiene stabile".  
   
 

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