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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Marzo 2003
 
   
  UN INVESTIMENTO INTERESSANTE ? LE OBBLIGAZIONI DEI PAESI DELLŽEST IL PARERE DI MICHAEL KRAUTZBERGER - GESTORE DEL FONDO UNIEUROASPIRANT DI UNION INVESTMENT

 
   
  Milano, 6 marzo 2003 - Da inizio anno il rendimento delle obbligazioni dellŽEuropa dellŽEst segna il passo dopo mesi di crescita memorabile. Tuttavia sono ancora in molti a scommettere su questi titoli. I titoli obbligazionari dellŽEuropa dellŽEst sono stati tra gli investimenti più richiesti del 2002, anno in cui lŽindice Ml Emerging Europe Government ha registrato una crescita del + 9,1% in Euro e del 28,8% in dollari. Ma dallŽinizio del 2003 il mercato ha perso smalto tanto che lo stesso indice evidenzia un ribasso dellŽ1,4%. Tuttavia, lŽinteresse verso gli investitori istituzionali non sembra essere venuto meno: gli analisti ritengono che i benefici legati alla spinta proveniente dal processo di convergenza dei futuri membri dellŽarea Ue non siano ancora esauriti e, in uno scenario di ulteriori ribassi nei rendimenti nei paesi occidentali, le obbligazioni europee "emergenti" sono viste come un valido strumento di diversificazione del portafoglio obbligazionario. Inoltre, i dati economici Usa e Ue continuano a denunciare una situazione di stagnazione economica che potrebbe anche protrarsi per i mesi a venire: recentemente, lo stesso Governatore della Banca Centrale Duisemberg, ha riconosciuto che vi sono ulteriori rischi di un indebolimento della crescita, lasciando intravedere un imminente taglio dei tassi. Nel frattempo i rendimenti dei titoli di Stato occidentali sono scesi ulteriormente, e le curve dei rendimenti si sono ancora più appiattite, è dunque evidente il fatto che i bond dellŽEuropa dellŽEst rappresentino tuttora una buona opportunità dŽinvestimento per i sottoscrittori di fondi disposti a rischiare qualcosa in più pur rimanendo nellŽambito del reddito fisso. Michael Krautzberger, gestore del fondo Unieuroaspirant, si aspetta nel 2003 un rendimento del proprio fondo tra il 6% e lŽ8%. Ma attenzione ai facili entusiasmi e a sottovalutazioni del rischio insito nei bond emergenti: lŽEuropa dellŽEst resta ancora una regione molto particolare che rende necessaria unŽattenta analisi della situazione prima di prendere ogni decisione in merito. Fra i candidati allŽingresso nella Ue ci sono Paesi come Bulgaria e Romania che potrebbero entrare nel 2007, mentre Turchia e Croazia sono in lista dŽattesa. Essendo gli investimenti del fondo Unieuroaspirant ad ampio spettro, una piccola percentuale viene sempre destinata a settori a rischio ben selezionati. Così in portafoglio sono ora presenti obbligazioni turche, titoli il cui rischio risulta controllabile: già il semplice annuncio delle condizioni necessarie per la trattativa sono il segnale del probabile ingresso della Turchia nellŽUnione Europea senza dimenticare che questo mercato rappresenta un buon investimento solo se si investe con un buon timing e se si monitorizza costantemente. Relativamente al rischio e alla volatilità di questo tipo di investimenti, Krautzberger ricorda come i rendimenti registrati dei fondi obbligazionari dellŽEuropa emergente possano essere facilmente paragonati ai risultati a lungo termine dei fondi azionari: nel corso dellŽultimo anno si è passati da un leggero segno negativo a un + 15%, unŽoscillazione piuttosto ampia per un fondo obbligazionario, mentre la volatilità resta molto inferiore a quella dei fondi azionari. Non si possono naturalmente escludere possibili perdite, ma a medio termine il rischio resta piuttosto basso. Circa il futuro del mercato obbligazionario europeo, si ritiene che durante il 2003 proseguirà, forse leggermente indebolita, la positiva tendenza degli ultimi anni in quanto ci aspettiamo uno o due ulteriori tagli dei tassi dŽinteresse in Europa. "Al momento, non vedendo un deciso miglioramento della situazione economica globale, ritengo che sarà difficile assistere a breve ad una forte ripresa del mercato azionario", conclude il gestore di Union Investment, Že per ciò ritengo che i fondi obbligazionari aventi un rischio leggermente più elevato possano rappresentare un buona fetta dŽinvestimento allŽinterno di un portafoglio diversificatoŽ.  
   
 

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