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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Marzo 2003
 
   
  STANCA: LE TECNOLOGIE DELL´INFORMAZIONE PER UNA SOCIETÀ SENZA ESCLUSI

 
   
  Roma, 5 marzo 2003 - "Le tecnologie digitali e la società dell´informazione sono strumenti di vera democrazia in quanto sono mezzi concreti contro le esclusioni, a partire da quelle dei disabili, e affermano una nuova generazione di diritti fondamentali, all´accesso, alla trasparenza e alla privacy". Nell´"anno Europeo dei Disabili", Lucio Stanca, ministro per l´Innovazione e le Tecnologie, dalla tribuna della conferenza da lui promossa su "Tecnologie per la disabilità: una società senza esclusi" alla Camera dei Deputati, ha affermato che "l´accesso alle tecnologie digitali rappresenta una crescente opportunità di conoscenza, istruzione, lavoro, informazione, intrattenimento e acquisisce sempre maggior importanza nel modo di vivere, di lavorare e di apprendere". Per cui "si può in qualche modo equiparare l´accesso alle tecnologie ed il loro pieno utilizzo ad un diritto primario per tutti i cittadini, nessuno escluso". È con questa filosofia che, ha sostenuto il ministro, "il Governo ha un chiaro ed unico obiettivo: la società basata sulle tecnologie dell´informazione deve essere per tutti". È necessario che "il settore pubblico, con il supporto del settore privato e delle componenti della società che già si impegnano a favore dei più deboli, dia un contributo decisivo per raggiungere questo ambizioso obiettivo e per promuovere lo sviluppo di una società dell´informazione veramente aperta a tutti, ispirata all´esigenza di rispondere ai bisogni di ogni individuo, a prescindere dalle condizioni sociali, fisiche o economiche". Il ministro ha perciò preannunciato la presentazione di un disegno di legge governativo, di cui è proponente, per abbattere le "barriere virtuali" che limitano l´accesso dei disabili alla Società della Informazione e li escludono dal mondo del lavoro, dalla partecipazione democratica, da una migliore qualità della vita. Stanca si è soffermato sulla stretta collaborazione avviata con i Ministri Maroni e Sirchia e realizzatasi con l´istituzione, al Dipartimento per l´innovazione e le tecnologie, della "Commissione interministeriale sullo sviluppo e l´impiego delle tecnologie dell´informazione per le categorie deboli", che ha redatto il Libro Bianco sul rapporto tra disabili e innovazione. Dall´inedita fotografia è emerso che nel nostro Paese quasi 3 milioni di persone, oltre il 5% della popolazione, sono portatrici di significativi elementi di disabilità. Si tratta, ha riconosciuto il ministro, di "una rilevante componente della nostra società che deve trovare piena cittadinanza grazie anche alle politiche basate sulle tecnologie dell´informazione". Il ministro per l´Innovazione e le Tecnologie ha pertanto ammonito che "non riconoscere questa forte esigenza di totale inclusione può causare tre ordini di deficit; ´economico´, in quanto non impiegare le risorse disponibili comporta una perdita onerosa; ´sociale´, perché non integrare qualsiasi categoria crea emarginazione; ´democratico´, perché non partecipare significa negare la piena cittadinanza". La proposta di legge Il ministro Stanca ha poi illustrato finalità e contenuti del disegno di legge: "favorire l´accesso dei disabili agli strumenti informatici, evitando che le nuove tecnologie determinino forme di emarginazione forse ancora più pericolose di quelle tradizionali e, anzi, promuovendo l´uso delle medesime come fattore abilitante e di superamento delle disabilità e delle esclusioni". Si tratta, ha ricordato, dello "stesso principio costituzionale di eguaglianza che impone di favorire l´accesso di tutti i cittadini, compresi i soggetti disabili, alle risorse informatiche e ai servizi telematici, garantendo, in particolare, il loro diritto di accesso informatico alla pubblica amministrazione". Per rendere pienamente fruibili ai disabili le nuove tecnologie, ha aggiunto, "si stimolerà l´avvio di un processo articolato in un arco di tempo non ristrettissimo, condizionato dalle tecnologie disponibili". Tenendo conto della proposta di legge dei deputati Antonio Palmieri e Cesare Campa (atto 3486), ma anche di quella presentata nella passata legislatura dall´on. Nicola Bono, il provvedimento governativo si pone come primo obiettivo quello di rendere accessibili i siti internet e, comunque, tutti i "rapporti telematici" tra cittadini e Pubblica Amministrazione, comprendendo anche i soggetti che erogano pubblici servizi. Ogni volta che gli enti acquistano materiale informatico sarà criterio preferenziale quello della accessibilità, ossia di erogare servizi e fornire informazioni fruibili senza discriminazioni derivanti da disabilità. Il ministro ha spiegato che è previsto un periodo transitorio dopo il quale le pubbliche amministrazioni saranno tenute a rispettare i criteri di accessibilità anche per i siti già esistenti. Per favorire la diffusione tra i disabili del possesso di personal computer, Stanca ha annunciato uno specifico intervento: "Stiamo approfondendo anche con il Ministero dell´Economia e Finanze i modi per rendere più efficaci e diffusi queste agevolazioni che, pur previste formalmente da leggi, non hanno finora trovato pratica attuazione". Tra le misure ipotizzate ci potrebbe essere l´abbattimento dell´Iva sull´acquisto di Pc. Con lo scopo di estendere l´accessibilità anche ai siti di privati, con riferimento a contributi pubblici già previsti dalla normativa per l´acquisto di materiale informatico, verrà considerato come criterio preferenziale il carattere di accessibilità del materiale . Affinché il disabile possa svolgere la funzione lavorativa, compreso il telelavoro, il provvedimento del ministro Stanca prevede che la pubblica amministrazione metta a disposizione la necessaria strumentazione hardware e software adeguata alla specifica disabilità. "La disposizione intende più che altro richiamare le pubbliche amministrazioni al rispetto di un obbligo che costituisce anche una regola di funzionalità e di buon senso: sarebbe infatti del tutto illogico assegnare ad un lavoratore disabile delle mansioni senza gli strumenti informatici che ne rendano concretamente possibile l´effettivo esercizio" ha spiegato l´esponente di Governo. Non solo, ma si prevede che le questioni dell´accessibilità siano inserite tra le materie di studio nella formazione dei pubblici dipendenti. Sono pure previsti interventi per i disabili dipendenti da privati. Affinché usufruiscano delle tecnologie accessibili si dispone che l´acquisto di materiale informatico è favorito da specifici contributi, tra quelli previsti dalla legge n. 68 del 1999, ("Norme per il diritto al lavoro dei disabili"), art.13, comma 1, lettera c) . Stanca ha precisato che nel disegno di legge "non è prevista alcuna misura sanzionatoria". Tuttavia per le pubbliche amministrazioni è necessario prevedere una forma di penale, come l´illegittimità dei contratti per l´acquisto di materiale informatico che non tengano conto del criterio della accessibilità; oppure che l´inosservanza delle disposizioni sulla accessibilità sia valutata a carico del funzionario responsabile nell´ambito delle valutazioni per lo sviluppo di carriera. Per incentivare l´adozione di programmi e strumenti compatibili con le esigenze dei disabili, Stanca ha ipotizzato una sorta di "bollino blu". Il responsabile del sito o del prodotto informatico, dopo aver controllato la accessibilità del materiale con un programma automatico di valutazione, avrà diritto di fregiarsi di uno specifico simbolo che comporterà la possibilità di controlli di conformità da parte della pubblica autorità. Il ministro per l´Innovazione e le Tecnologie ha rilevato che il "bollino blu" è "un´attestazione di qualità, ma anche di benemerenza, che potrà essere sfruttata a fini pubblicitari e, quindi, funzionare come potente fattore di stimolo. La vigilanza sul rispetto della normativa e la funzione di impulso-promozione sono attribuiti al Ministro ed al Dipartimento per l´innovazione e le tecnologie. Infine Lucio Stanca ha auspicato che questa "serie articolata ed organica di interventi sia arricchita dal Parlamento nel corso del suo iter". -  
   
 

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