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Notiziario Marketpress di
Venerdì 07 Marzo 2003 |
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OGM: LA COMMISSIONE AFFRONTA IL PROBLEMA DELLA COESISTENZA TRA LE COLTURE TRANSGENICHE E LE ALTRE COLTURE
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Bruxelles, 7 marzo 2003. Il tema del dibattito strategico svoltosi oggi in seno alla Commissione è quello della coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche. Gli aspetti affrontati vanno dal concetto di coesistenza, ai lavori preliminari fino ad oggi realizzati, alle possibili misure di gestione agricola, alla fattibilità dell´istituzione di zone indenni da colture geneticamente modificate e infine alla responsabilità della presenza accidentale di Ogm. Si è inoltre discusso delle possibili opzioni strategiche e delle misure da adottare livello nazionale e comunitario. La Commissione ha osservato che la questione della coesistenza riguarda le conseguenze economiche della presenza accidentale di Ogm in prodotti agricoli ottenuti da colture non geneticamente modificate. Il principio che vi sottende è che gli agricoltori dovrebbero poter scegliere liberamente quale tipo di coltura praticare, convenzionale, transgenica o biologica. All´interno dell´Unione Europea non si dovrebbe escludere nessuna forma di agricoltura. Il dibattito odierno costituirà il punto di partenza per una tavola rotonda sulla coesistenza che si terrà il 24 aprile 2003, alla quale saranno invitate a esprimersi tutte le parti interessate. La Commissione presenterà quindi rapidamente una serie di orientamenti sul tema della coesistenza. "La coesistenza pone problemi che non possono rimanere senza risposta. È importante definire norme e un quadro giuridico precisi, sia livello nazionale che a livello Ue. Ma sia ben chiaro che la coesistenza ha attinenza con problemi di ordine economico e giuridico e non certo con eventuali rischi o con la sicurezza alimentare, in quanto nell´Ue possono essere utilizzati soltanto Ogm autorizzati. L´applicazione di misure attinenti alla coesistenza non è nuova. Nell´agricoltura convenzionale, ad esempio, i produttori di sementi vantano una lunga esperienza nell´applicazione di pratiche di gestione agricola intese a garantire la purezza delle sementi prodotte. Il prossimo passo sarà quello di approfondire il dibattito con gli Stati membri e con le parti interessate sulle varie opzioni a disposizione. La Commissione presenterà quindi rapidamente una serie di orientamenti in materia", ha affermato Franz Fischler, Commissario all´agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca. Che cos´è la coesistenza? L´utilizzazione di Ogm autorizzati nell´Ue avrà un impatto anche sulla produzione agricola. I problemi che si pongono sono, in particolare, come gestire la commistione accidentale tra organismi geneticamente modificati e prodotti agricoli non transgenici, dovuta alla presenza di impurezze nelle sementi, all´impollinazione incrociata (varietà allogame), a piante spontanee (piante che si riseminano da sole, provenienti soprattutto da precedenti culturali), o anche alle pratiche seguite per la raccolta, il magazzinaggio e il trasporto, e inoltre il problema delle conseguenze economiche che possono derivarne. Se il settore agricolo vuole offrire un´ampia scelta di prodotti ai consumatori deve essere in grado di mantenere sistemi di produzione differenziati. L´esempio più comunemente citato di perdita di reddito derivante dalla commistione è quella degli agricoltori convenzionali o dediti alla produzione biologica che si trovano costretti a vendere i loro prodotti ad un prezzo più basso a causa della presenza accidentale di Ogm in misura superiore alle tolleranze ammesse. L´esempio opposto è quello del deprezzamento di uno speciale prodotto transgenico in cui siano accidentalmente presenti prodotti non transgenici. Esempi di misure di gestione agricola * distanze di separazione tra particelle; * zone tampone; * barriere ai pollini; * lotta contro le piante spontanee (che si riseminano); * rotazione delle culture e scaglionamento della piantagione in modo da differenziare i periodi di fioritura; * sorveglianza nelle fasi della coltura, della raccolta, del magazzinaggio, del trasporto e della trasformazione. La questione delle zone indenni da Ogm La Commissione considera che sia possibile concludere accordi a livello locale su base volontaria tra agricoltori oppure tra agricoltori e industrie, per garantire l´assenza di determinati Ogm in zone specifiche. Esistono già alcuni esempi di questo tipo di accordi per colture che richiedono il rispetto di norme di purezza molto severe o per misure di isolamento da altre colture, come nel caso della colza da olio ad alto tenore in acido erucico. Occorre tuttavia escludere un divieto generale delle colture transgeniche negli Stati membri, in quanto la tutela di interessi economici non può da sola costituire una giustificazione giuridicamente valida per l´imposizione di severe restrizioni alle libertà fondamentali. Inoltre, l´istituzione di zone indenni da Ogm contro la volontà di taluni agricoltori sarebbe in contraddizione col principio stesso della coesistenza. Responsabilità È stata sollevata la questione di vagliare se sia necessario disciplinare a livello europeo la possibilità di indennizzo delle perdite economiche connesse ad un´eventuale contaminazione genetica. Nel rispetto del principio della sussidiarietà, la Commissione ritiene che, in una prima fase, occorra appurare se le normative nazionali vigenti non contengano già disposizioni in materia sufficienti ed equivalenti. Un´altra questione è quella di stabilire un nesso di causalità tra l´azione e il danno subìto. Soluzioni in funzione delle diverse specie coltivate Nell´affrontare il tema della coesistenza occorre tener conto delle differenze esistenti tra le specie vegetali e tra le varietà all´interno della stessa specie dal punto di vista del loro potenziale di disseminazione nei campi vicini. Da uno studio del Centro comune di ricerca e da una recente relazione di un gruppo di esperti danese sulla coesistenza è emersa la conferma che le probabilità di commistione, e quindi le misure intese a limitarla, sono strettamente legate alle specie coltivate. Nello studio danese si afferma anche che se si limita la percentuale di Ogm al 10% e si fissa una tolleranza generale dell´1% per la presenza accidentale di colture transgeniche nelle colture non transgeniche, la coesistenza può essere garantita in Danimarca per la maggior parte delle colture (barbabietole, granturco, patate, orzo, grano, avena, triticale, segale, lupini, fave e piselli). Per determinate colture potrà essere opportuno modificare le attuali pratiche agricole, mentre in altri casi, nel rispetto delle suddette condizioni, virtualmente non esistono difficoltà di coesistenza. Tuttavia, nel caso della colza oleaginosa e della produzione di sementi di determinate varietà vegetali, la coesistenza pone problemi maggiori e prima di poter delineare eventuali orientamenti è necessario procedere ad una valutazione più approfondita. Nella scelta di misure efficaci ed economiche intese a garantire la coesistenza di sistemi produttivi diversi è determinante tener conto delle differenze e delle peculiarità a livello locale. Per un numero limitato di colture, soprattutto per la colza da olio, le misure intese a garantire la coesistenza potranno comportare cambiamenti significativi nelle pratiche agricole. |
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