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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Marzo 2003
 
   
  I NUOVI VICINI DELL´UE DOPO L´ALLARGAMENTO

 
   
  Bruxellles, 10 marzo 2003 - "Ogni allargamento crea nuovi vicini. In passato, molti di questi vicini sono poi divenuti membri.(...) Che cosa abbiamo da offrire ai nostri nuovi vicini? Quale prospettiva possiamo dare loro? Dove finisce l´Europa?(...). Dobbiamo individuare soluzioni che ci consentiranno di condividere i vantaggi dall´allargamento con i nostri vicini.... Verso una politica di ´prossimità´... Che comprenda i vicini orientali e quelli del Mediterraneo". Così si esprimeva il Presidente della Commissione europea, Romano Prodi, lo scorso dicembre alla sesta conferenza mondiale dell´Associazione sugli Studi della Comunità europea (Ecsa) e il Commissario Patten è chiamato ad esprimersi in Aula proprio sui principi che ispirarono quel discorso: il "cerchio di amici" che dovrebbe circondare l´Unione dopo l´allargamento, dal Marocco alla Russia al Mar Nero, il quadro politico entro il quale estendere al meglio l´area di stabilità senza allargare immediatamente di nuovo l´Unione, i tratti insomma, di una vera politica di prossimità rivolta a Est come a Sud. Si era già parlato del significato dell´idea di "condividere tutto tranne le istituzioni" e di varie proposte concrete per attuarla (dallo Spazio economico europeo comune con la Russia, ad esempio, al modello della Banca euro-mediterranea, alla Fondazione per il Dialogo fra culture e civiltà). L´intento è comunque quello di definire un approccio regionale nuovo e più ampio che consenta di mantenere e promuovere la pace, la stabilità e la sicurezza in tutto il continente, con una governance migliore. L´argomento era anche all´ordine del giorno dell´ultima riunione dei ministri degli esteri dei Quindici. E´ chiaro che il dibattito su quali nazioni potranno eventualmente entrare a far parte dell´Unione e quali avranno solo rapporti speciali di cooperazione è molto complicato: la cooperazione può riguardare relazioni commerciali, trasporti e telecomunicazioni ma anche settori delicati come il rispetto dei diritti umani e i flussi migratori. Senza dimenticare le decisioni da adottare in merito all´adesione di un "vecchio vicino" come la Turchia, che ha già sollevato prese di posizione molto contrapposte.  
   
 

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