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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Marzo 2003
 
   
  ACCORDO SUL COMMERCIO DEI SERVIZI NEL QUADRO DELL´OMC

 
   
  Bruxelles, 10 marzo 2003 - La Commissione europea illustrerà all´Aula la proposta che dovrebbe presentare a Ginevra alla fine di marzo 2003 nell´ambito dei negoziati dell´Omc relativi all´Accordo generale sul commercio dei servizi (Agcs). Il settore dei servizi è l´attività economica più importante dell´Unione europea e copre più dei due terzi del Pil e dei posti di lavoro. L´ue conta fra l´altro alcune fra le maggiori società mondiali in alcuni settori come le telecomunicazioni, i servizi finanziari e i servizi ambientali. I negoziati riguardano l´apertura del mercato a fornitori esteri e non la liberalizzazione dei servizi, molti dei quali sono strettamente regolamentati per garantire l´equo accesso ai servizi pubblici, i criteri di qualità o la coesione sociale e territoriale. L´agcs non richiede reciprocità ai membri dell´Omc e non riguarda i servizi che non sono erogati su base commerciale o in concorrenza con altri fornitori. Ai sensi dell´Accordo, i membri hanno il diritto di scegliere le attività per le quali sono disposti ad aprire il mercato alla concorrenza di operatori esteri e possono mantenere, per i servizi pubblici, monopoli sia pubblici che privati ed imporre restrizioni ai fornitori esteri qualora ciò sia ritenuto necessario per la salvaguardia dell´interesse pubblico. Ogni membro dell´Omc può insomma decidere le condizioni in base alle quali un servizio può essere erogato da un fornitore estero, condizioni che non coincidono necessariamente con quelle imposte ad un fornitore nazionale. L´attuale negoziato, avviato nel 2000, aveva fissato al 30 giugno 2002 la scadenza per la presentazione di richieste di accesso al mercato e al 31 marzo 2003 la presentazione delle offerte. L´ue ha presentato nel luglio 2002 le proprie richieste per un migliore accesso al mercato ed ha ricevuto richieste da 27 Paesi. L´offerta elaborata dalla Commissione propone di aprire alla concorrenza estera settori come quello dei servizi professionali, i servizi informatici, il turismo e i servizi di trasporto, senza smantellare i servizi pubblici né privatizzare le società statali. Secondo il commissario al commercio estero Pascal Lamy, "la proposta rafforzerà la posizione europea ai negoziati di Doha perché tiene in considerazione gli interessi degli altri Paesi, soprattutto di quelli in via di sviluppo, garantendo al tempo stesso il mantenimento dei servizi di interesse pubblico come l´istruzione e la salute". Per migliorare l´accesso dei Paesi terzi al mercato dei servizi dell´Ue la Commissione propone in concreto quanto segue: Servizi finanziari: garanzia di accesso totale in tutti i settori (assicurazioni, servizi bancari, investimento) al mercato europeo per gli istituti finanziari esteri, che potranno stabilirsi in Europa attraverso filiali e consociate. Servizi informatici: pieno accesso ai fornitori esteri, nell´intento di favorire i Paesi in via di sviluppo che cercano di entrare nel mercato europeo e i Paesi europei che hanno bisogno di servizi e attrezzature di altissimo livello. Esperti informatici stranieri potranno ad esempio fornire manutenzione e riparazioni a sistemi e reti informatiche nell´Unione. Servizi di telecomunicazione: accesso aperto ai Paesi terzi pur garantendo il diritto dell´Ue a definire i propri obiettivi generali per tali servizi. Sarà permesso ad esempio alle società di telecomunicazioni di inserirsi in attività non-telecom (ad esempio i servizi relativi ai computer) e fornire l´intera gamma di servizi su tutto il territorio europeo (non solo all´interno di uno Stato membro). Trasporti: si garantisce il diritto ad un operatore straniero di fornire servizi di trasporto marittimo internazionale, incluse le attività connesse, come le operazioni di carico e i servizi di agenzia. Distribuzione: in base alla proposta, le licenze per l´apertura di grandi magazzini saranno rilasciate sulla base del merito del richiedente, indipendentemente dalla nazionalità delle società, garantendo ai cittadini non provenienti dall´Ue lo stesso trattamento riservato ai cittadini europei. Servizi postali e di corriere: gli operatori stranieri potranno operare nel mercato europeo ed effettuare consegne all´interno dell´Ue in tutta libertà. Servizi professionali: la Commissione propone di migliorare l´accesso al mercato per i cittadini non europei in categorie di particolare interesse per i Paesi in via di sviluppo consentendo, ad esempio, ai contabili stranieri in possesso delle qualifiche richieste dalla legislazione europea di esercitare la propria professione a vantaggio di clienti europei. Anche architetti e ingegneri stranieri potranno fornire progetti, piani, disegni, specifiche e stime di costi per i clienti dell´Unione. Turismo: le agenzie straniere che intendono stabilirsi sul territorio europeo potranno godere dello stesso trattamento riservato alle società europee. Movimento temporaneo di persone: le società di servizi potranno trasferire i propri manager (per un anno al massimo) presso una società affiliata all´interno dell´Ue e inviare personale specializzato (fino ad un massimo di sei mesi) per servizi ai clienti. In tali casi si applicheranno le condizioni di lavoro e salariali nonché tutti gli accordi collettivi di remunerazione nazionali e comunitari. Gli Stati membri dell´Ue potranno continuare a rifiutare l´ingresso a persone che costituiscono un rischio per la sicurezza o che sono sospettate di abusare delle condizioni per il loro ingresso.  
   
 

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