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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Marzo 2003
 
   
  ITALCEMENTI: UTILE TOTALE CONSOLIDATO A 357 MILIONI DI EURO (+26%) NEL 2002 FATTURATO DI GRUPPO A 4.262 MILIONI DI EURO (+4,9%) UTILE NETTO DI GRUPPO A 274 MILIONI DI EURO (+36%)

 
   
  Bergamo, 10 marzo 2003 - L´esercizio 2002, preso in esame il 7 marzo dal Consiglio di amministrazione di Italcementi Spa, evidenzia a livello consolidato un incremento del fatturato da 4.063 milioni di euro a 4.262 milioni di euro (+4,9%) e un margine operativo lordo di 1.109 milioni di euro (+7,8%). Il risultato operativo di 711 milioni di euro è aumentato dell´8,7% rispetto all´esercizio precedente e rappresenta il 16,7% dei ricavi. Il miglioramento della gestione operativa è stato sostenuto da un livello globalmente buono dell´attività e dal conseguimento degli obiettivi di riduzione dei costi operativi pianificati per il biennio trascorso. Gli oneri finanziari netti, pari 128 milioni di euro, sono diminuiti di 8 milioni di euro rispetto al 2001, nonostante la crescita dell´indebitamento conseguente agli importanti investimenti effettuati. Le rettifiche di valore di attività finanziarie e le componenti straordinarie hanno registrato un saldo netto negativo di circa 53 milioni di euro (14 milioni di euro nel 2001) per effetto di una politica di particolare prudenza nella valutazione dei beni patrimoniali e dei rischi connessi all´attività del gruppo. Le imposte pari a 174 milioni di euro sono risultate per contro in forte diminuzione (48 milioni di euro) rispetto al 2001 principalmente per effetto delle agevolazioni fiscali legate alla Tremonti bis in Italia e dell´adeguamento delle imposte differite a seguito della riduzione dell´aliquota fiscale intervenuta in Belgio alla fine del 2002. L´utile totale consolidato per l´esercizio 2002 è stato di 357 milioni di euro con un incremento del 26,2%, mentre l´utile di pertinenza del gruppo è salito a 274 milioni di euro (+36,1%). Per il sesto anno consecutivo il Gruppo Italcementi ha realizzato una netta crescita dei risultati. La capogruppo Italcementi Spa ha realizzato nell´esercizio 2002 risultati molto positivi. Sostenuto da ricavi pari a 891 milioni di euro (+6,1%), il margine operativo lordo di Italcementi Spa, pari a 273 milioni di euro (248 milioni nel 2001), ha registrato un aumento del 10,2% e rappresenta il 30,6% sui ricavi. Il risultato operativo, 216 milioni di euro (185 milioni nel 2001), rappresenta il 24,2% sui ricavi. L´utile netto è aumentato da 123 milioni di euro a 163 milioni di euro (+32,9%). Il Consiglio di amministrazione di Italcementi Spa proporrà all´Assemblea degli Azionisti convocata il 14 aprile prossimo in prima ed il 15 aprile in seconda convocazione (in sede ordinaria e straordinaria per il rinnovo della delega agli amministratori di aumentare il capitale sociale e di emettere obbligazioni convertibili e con warrant), la distribuzione di un dividendo di 0,30 euro alle azioni di risparmio (+11,1% rispetto all´esercizio 2001) e di Pagina 2 0,27 euro alle azioni ordinarie (+12,5%), con pieno credito d´imposta. Qualora la proposta fosse approvata dall´Assemblea degli Azionisti, il dividendo verrà posto in pagamento a partire dal 22 maggio prossimo. Evoluzione prevedibile della gestione - L´elevato livello di incertezza della situazione politico-economica globale condiziona in modo determinante la possibilità di sviluppare previsioni attendibili sui risultati dell´esercizio in corso. L´andamento del primo bimestre, di norma poco rappresentativo del settore, conferma tuttavia la tendenza al rallentamento di alcuni mercati maturi ed in particolare del Nord America contrapposta ad una dinamica generalmente positiva nei paesi emergenti. Nel quadro sopra esposto, anche alla luce dei rialzi intervenuti nei costi energetici, il gruppo è fortemente impegnato in un piano d´azione finalizzato all´ulteriore miglioramento dell´efficienza operativa ed a politiche di investimento particolarmente selettive. A livello di gruppo l´obiettivo per l´esercizio, qualora non intervengano ulteriori evoluzioni negative del quadro politico-economico globale, è il consolidamento dei risultati gestionali e la diminuzione dell´indebitamento. A livello di capogruppo Italcementi Spa l´obiettivo per l´esercizio in corso, qualora non intervengano ulteriori evoluzioni negative del quadro politico ed economico internazionale, è l´ottenimento di un risultato ante imposte comparabile con quello dell´esercizio precedente. Nel corso dell´esercizio è proseguita la strategia di espansione del gruppo nei paesi emergenti ad alto potenziale di crescita e sono stati realizzati importanti investimenti connessi ad operazioni finanziarie e di riorganizzazione societaria. Nel mese di gennaio il gruppo ha rafforzato la sua presenza in India con l´acquisizione, tramite Zuari Cement, di una partecipazione del 96,2% nella società cementiera Sri Vishnu Cement., localizzata nello stato dell´Andhra Pradesh, con un investimento pari a 37,6 milioni di euro. All´inizio del mese di febbraio il gruppo ha acquistato in Turchia, la società Marmara Cimento, che dispone di un terminale con impianto di macinazione di clinker con una capacità annua di circa 700 mila tonnellate, contiguo all´unità di Ambarli (Istanbul). L´investimento complessivo è stato pari a 24,3 milioni di euro. Sempre nel mese di febbraio, la sub holding per le attività internazionali Ciments Français ha acquistato in Egitto un ulteriore 2,8% del capitale sociale di Suez Cement Company, elevando la sua partecipazione a oltre il 34%, con un investimento complessivo, nel biennio 2001-2002, di 310,9 milioni di euro. In aprile si è conclusa in Thailandia l´offerta pubblica di acquisto lanciata in febbraio dalla controllata Asia Cement Public Company (Acc) sulle azioni di Jalaprathan Cement Public Company (Jcc) ad un prezzo unitario di 15 baht per azione. Acc ha effettuato successivi acquisti di azioni e ha lanciato una seconda offerta, sempre ad un prezzo di 15 baht per azione, prima del delisting di Jcc dalla Borsa di Bangkok, avvenuto lo scorso 3 dicembre. Il costo complessivo delle operazioni è stato pari a circa 12,8 milioni di euro. Negli Stati Uniti è stato formalizzato, in maggio, l´acquisto da parte di Essroc dell´intero capitale sociale di Riverton Investment Corporation, società che opera con il marchio di Capitol Materials e dispone di una cementeria nel West Virginia e attività nel settore degli inerti e della calce idraulica, con un investimento di 133,9 milioni di euro.Ciments du Maroc ha lanciato un´offerta pubblica d´acquisto sulle proprie azioni Pagina 3 conclusasi alla fine del mese di giugno con l´adesione di circa il 9,5% del capitale sociale e un costo complessivo di circa 56,2 milioni di euro. A seguito di tale operazione, il gruppo controlla il 61,8% di Ciments du Maroc (56,1% al 31 dicembre 2001). Nel mese di giugno Ciments Français ha lanciato un´offerta pubblica di acquisto su azioni ordinarie della controllata greca Halyps Building Materials, al prezzo di euro 9 per azione e si è impegnata ad acquistare sul mercato 339.821 azioni preferenziali (1,58% del capitale sociale) allo stesso prezzo. L´offerta si è conclusa il 2 settembre 2002 ed è stata successivamente avviata la procedura di delisting, perfezionatasi il 6 dicembre, di Halyps Building Materials dalla Borsa di Atene. La proposta di acquisto è proseguita fino al 31 dicembre 2002. Ciments Français ha raggiunto il 99,64% delle azioni ordinarie e il 99,49% delle azioni preferenziali. Il costo complessivo delle operazioni è stato pari a 11,6 milioni di euro. Nel corso dell´esercizio la capogruppo Italcementi ha incrementato la propria partecipazione in Ciments Français di complessive 1.396.652 azioni, con un investimento di circa 68 milioni di euro tramite società controllate. Al 31 dicembre 2002 la partecipazione complessiva detenuta in Ciments Français era pari al 71,8%. Successivamente alla chiusura dell´esercizio Italcementi ha incrementato la propria partecipazione indiretta portandola, al 28 febbraio 2003, al 73,7% con un ulteriore investimento di circa 35 milioni di euro. I ricavi consolidati di Gruppo si sono attestati a 4.262 milioni di euro: l´incremento del 4,9% è dovuto per il 3,5% all´evoluzione positiva dell´attività, per il 2,4% alle variazioni intervenute nell´area di consolidamento e per l´1% all´effetto negativo derivante dalla variazione dei tassi di cambio, in particolare dal deprezzamento del dollaro. Il margine operativo lordo (1.109 milioni di euro) e il risultato operativo (711 milioni di euro) hanno evidenziato, rispetto al 2001, una crescita pari rispettivamente al 7,8% e all´8,7%, grazie ai buoni livelli di attività, a un andamento dei prezzi di vendita complessivamente favorevole e al piano di riduzione dei costi che ha interessato il biennio trascorso determinando economie valutabili complessivamente in circa 48 milioni di euro. Il maggior apporto al miglioramento dei risultati di gestione è venuto dall´Unione Europea, in particolare da Italia, Spagna e Grecia. Un contributo significativo è stato anche fornito da Marocco e Bulgaria. A parità di perimetro e di tassi di cambio, il Nord America ha evidenziato una sostanziale tenuta, mentre la redditività in India e Thailandia è stata fortemente condizionata dall´andamento negativo dei prezzi di vendita. Gli oneri finanziari (128 milioni di euro), al netto dei proventi, hanno registrato una flessione rispetto al 2001 di circa 8 milioni di euro, con un calo dell´incidenza sui ricavi dal 3,3% al 3,0%, nonostante l´aumento dell´indebitamento finanziario netto. Su tale dinamica hanno influito l´impatto più contenuto della svalutazione della lira turca rispetto al 2001 e una generalizzata riduzione dei tassi di interesse. Per contro, le rettifiche di valore di attività finanziarie e le componenti straordinarie, hanno registrato nel loro complesso un saldo netto negativo in deciso aumento (38,8 milioni di euro) rispetto al 2001. Le rettifiche di valore di attività finanziarie hanno evidenziato un saldo netto negativo di 10,4 milioni di euro, in peggioramento di 16,8 milioni di euro rispetto al 2001 principalmente per effetto della svalutazione del goodwill relativo alla partecipazione in Suez Cement Company (Egitto). Gli oneri straordinari, al netto dei proventi, hanno registrato un aumento di 22,0 milioni di euro rispetto al 2001, evidenziando un saldo netto negativo di 42,2 milioni di euro formato principalmente da svalutazioni di attività, accantonamenti per contenziosi legali e fiscali in essere, adeguamenti a regimi previdenziali, ristrutturazioni organizzative e accantonamenti legati al condono fiscale di alcune società italiane. Il risultato ante imposte è stato pari a 531,0 milioni di euro, in crescita del 5,1% rispetto a quello del 2001 (505,1 milioni di euro). Sull´esercizio hanno gravato imposte per 174,1 milioni di euro (222,4 milioni di euro nel 2001). Le imposte di competenza del periodo hanno beneficiato, in Italia, degli incentivi fiscali legati alla detassazione del reddito d´impresa reinvestito (Tremonti bis) con un effetto positivo complessivo di circa 26 milioni di euro. Inoltre un impatto positivo di circa 25 milioni di euro è derivato dall´adeguamento delle imposte differite a seguito della riduzione dell´aliquota fiscale in Belgio, scesa dal 40,16% al 33,90% con un notevole effetto positivo sull´utile totale consolidato che è stato di 356,9 milioni di euro (+26,2% rispetto all´utile di 282,7 milioni di euro nel 2001). L´utile netto di competenza del gruppo, dopo un utile di competenza di terzi pari a 82,9 milioni di euro (81,4 milioni di euro nel 2001), è stato di 274,0 milioni di euro, in aumento del 36,1% rispetto al 2001 (utile di 201,3 milioni di euro). Nel 2002 l´esborso complessivo per investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie è stato pari a 812,3 milioni di euro a fronte di 739,4 milioni di euro nel 2001. La crescita di 72,9 milioni di euro rispetto al precedente esercizio è soprattutto dovuta a maggiori investimenti in immobilizzazioni materiali (374,5 milioni di euro rispetto a 294,6 milioni di euro nel 2001) che hanno interessato Italia (nuova cementeria di Calusco), Francia, Stati Uniti, Spagna e Belgio. Circa il 20% degli investimenti in immobilizzazioni materiali è stato destinato in modo specifico alla tutela dell´ambiente, alla sicurezza e alle condizioni di lavoro, al miglioramento della qualità dei prodotti, del processo distributivo e dei servizi alla clientela. L´indebitamento finanziario netto ha evidenziato un aumento di 219,3 milioni di euro rispetto alla fine del precedente esercizio. Il saldo al 31 dicembre 2002 (esclusi i Tsdi, Titoli subordinati a durata indeterminata) era pari a 2.086,0 milioni di euro (1.866,8 milioni di euro al 31 dicembre 2001). Il rapporto tra l´indebitamento finanziario netto più il valore netto dei Tsdi e il patrimonio netto è pari al 76,2% a fronte del 67,1% al 31 dicembre 2001. Il rapporto tra indebitamento inclusivo del valore netto dei Tsdi e margine operativo lordo è pari a 1,95 in linea con l´esercizio precedente. Il patrimonio netto complessivo, pari a 2.837,1 milioni di euro, ha registrato un decremento di 93,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2001. Questa variazione è stata determinata principalmente dalla svalutazione rispetto all´euro di altre valute, soprattutto dollaro Usa, Lira egiziana, Baht thailandese e dalla riduzione del patrimonio netto di competenza di terzi per il rafforzamento della quota di partecipazione in società controllate (Ciments Français, Ciments du Maroc, Jalaprathan Cement Public Company, Halyps)  
   
 

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