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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Marzo 2003
 
   
  I MANAGER PENSANO IL FUTURO: INTERNET E CAR SHARING UNICA SOLUZIONE

 
   
  Roma, 10 marzo 2003 - Il problema dell´inquinamento nelle grandi città ha portato ad alternarsi varie proposte sul "car sharing", ovvero la condivisione delle automobili tra più cittadini; la Gemini Europa www.Geminieuropa.com società di consulenza di direzione aziendale, già nel 2001 aveva proposto il car sharing come scenario di un corso di formazione manageriale on-line rivolto a 60 manager della Seat Pagine Gialle e della Europ Assistance. Siamo nell´anno 2006 in Virtland, un paese europeo con circa 30 milioni di abitanti all´avanguardia nella net-economy. La net-economy ha costituito una vera rivoluzione, non più proprietà dei beni e dei servizi ma disponibilità degli stessi. Nella situazione girata ai manager aziendali si prefigurava l´emanazione di una legge sulla mobilità con un unico articolo: "A partire dal primo gennaio 2004 la proprietà di qualsiasi mezzo a motore per la mobilità individuale è illegale". Una legge nata dall´emergenza caos creatasi nei grandi centri urbani del governo di Virtland afflitti dalla paralisi quotidiana del traffico cittadino e soprattutto dall´emergenza inquinamento. "Lo scenario che abbiamo creato", spiega l´ingegnere Giuseppe Monti di Gemini Europa, "ci è sembrato il più vicino possibile a quello che potrebbe realmente accadere in un non lontano futuro". Il corso, che si proponeva come obiettivo quello di mettere alla prova i manager nella gestione di aziende virtuali, in base alla situazione immaginaria proposta, ha funzionato come una vera e propria officina dalla quale sono uscite soluzioni e proposte di car sharing. E su questo Monti fa subito una precisazione: "La terminologia ´car sharing´ veniva e viene usata ancora oggi in modo non corretto intendendola come sinonimo di noleggio e a volte come utilizzo da parte di più persone di uno stesso veicolo". "L´ideale sarebbe un pool di auto disponibili per tutti. Un sistema di parcheggi diffusi in maniera uniforme in vari punti delle città in cui le auto verrebbero messe a disposizione delle persone che ne farebbero espressamente richiesta". Secondo l´ingegnere di Gemini Europa il car sharing non può essere un´alternativa al possesso delle auto ma deve essere l´unica alternativa possibile in assoluto. Tante sono state le strategie proposte dai manager durante il corso e tutte si sono mosse sulla via indicata dall´ingegnere Monti. Alcune aziende si sono concentrate sul potenziamento dei servizi - come la prenotazione di una macchina via Internet - collegati all´utilizzo della Four mob, vale dire di una carta della mobilità personale, che consentirebbe a un individuo di prelevare un autoveicolo ubicato in parcheggi predefiniti. Alcuni manager invece hanno puntato sul potenziamento delle caratteristiche tecnologiche del veicolo, cioè sul miglioramento del servizio e altri sulle caratteristiche dei luoghi di prelevamento delle auto. Altre aziende infine si sono concentrate sull´impatto ambientale e sulle caratteristiche ecologiche delle automobili. Una soluzione, poi, quella del car sharing che facilmente lascia prevedere le resistenze delle industrie automobilistiche ma alla fine, sostiene Monti, "anche loro dovranno arrendersi all´evoluzione dei tempi ed essere pronte a trasformarsi. L´idea del possesso dei beni è destinata a scemare, perché in questa direzione vanno i tempi non solo per le auto anche per altri beni di consumo. Un metodo analogo, infatti, si sta già sperimentando per le lavatrici"  
   
 

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