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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Marzo 2003 |
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PARTE DA AREZZO UN CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI SULLA COMUNICAZIONE CON I BAMBINI
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Milano, 10 marzo 2003 - Imparare ad ascoltare il bambino per comprendere le sue esigenze in modo da poterne individuare e prevenire eventuali disagi. E´ questo l´obiettivo del progetto sperimentale "Quando i bambini chiedono...", promosso da Telefono Azzurro in collaborazione con il Comune di Arezzo, presentato oggi presso il municipio aretino. Un corso intensivo di 132 ore per formare 15 insegnanti delle scuole elementari e medie che al termine del ciclo saranno in grado di trasmettere i metodi più aggiornati in tema di comunicazione nell´età infantile e pre-adolescenziale, con particolare riguardo ai rapporti che intercorrono non soltanto tra minori ma anche tra bambini e adulti.La vera novità è che il gruppo di insegnanti, una volta formato dagli operatori di Telefono Azzurro, si farà promotore di iniziative nell´ambito delle rispettive scuole per sensibilizzare colleghi, alunni, genitori ed operatori sociali sul tema dei diritti negati al fanciullo. L´ideatore del progetto, lo psicologo di Telefono Azzurro Gianlugi Lepri, ha ricordato che il corso aretino è finalizzato non solo all´individuazione delle situazioni a rischio ma anche ad una più generale promozione del benessere del bambino. Il corso di Arezzo rappresenta la prima tappa di una serie di lezioni e incontri che, nell´ambito del progetto di formazione, toccheranno le principali città italiane, allo scopo di creare una rete locale di assistenza all´infanzia e, al tempo stesso, un osservatorio privilegiato sui minori. In questa seconda fase, Telefono Azzurro passerà da un ruolo di formatore a quello di consulente, monitorando le singole situazioni locali. Alla base del progetto, l´intensa attività svolta dal Telefono azzurro, testimoniata dalle oltre 16 mila telefonate ricevute dal call center di Milano dal gennaio 2000 a giugno 2002: il 43 per cento delle chiamate risulta proveniente da bambini fino ai 10 anni, il 40 per cento da bambini tra gli 11 e 14 anni ed il 16 per cento da adolescenti al di sopra dei 15 anni. |
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