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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Marzo 2003
 
   
  E-GOVERNMENT, LA PAROLA MAGICA CHE APRE AL FUTURO L´INNOVAZIONE TECNOLOGICA APPLICATA ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AL SERVIZIO DEL CITTADINO

 
   
  Milano, 12 marzo 2003 - e-Government (traduzione: governo elettronico): applicazione delle nuove tecnologie della comunicazione (Ict), tra cui Internet, alla gestione del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione allo scopo di snellire le procedure burocratiche fornendo servizi e informazioni on line. L´e-govemment, neologismo non ancora inserito nei vocabolari, è la parola magica che "apre" la porta ad un complesso processo di modernizzazione del nostro paese e dell´Europa andando innazitutto ad incidere nei tortuosi e stratificati rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, centrale e periferica. Con l´innovazione tecnologica la pubblica amministrazione può diventare un punto di forza del Paese, anziché continuare ad essere una struttura organizzata in modo autoreferenziale. E, quindi, creare le condizioni per dare una maggior competitività al Sistema Italia. Il rapporto tra Pa, cittadini e imprese è molto stretto. Secondo 1´Ocse, infatti, la burocrazia fa ´pagare´ alle imprese europee una sorta di "tassa occulta" che arriva a ´pesare´ sino al 4% del valore della produzione industriale europea. Un costo medio annuo di 4.100 € per impiegato e di 28 mila € per ciascuna impresa comunitaria, ma con una incidenza maggiore per quelle minori, che rappresentano quasi il 90% del tessuto economico. Per questo l´e-Government è una delle colonne portanti di una più ampia e complessiva strategia di innovazione che il Governo Italiano e la Commissione Europea hanno posto come primaria nella propria azione programmatica. La promozione della Società della Informazione e la realizzazione di un nuovo modello di Stato digitalizzato sono, infatti, le due priorità fondamentali per lo sviluppo economico, sociale e culturale e per la riduzione del "divario digitale" esistente tra le aree del Paese e tra le diverse regioni europee. In questa direzione si stanno muovendo i paesi del Vecchio Continente. La Commissione Europea ha promosso infatti l´iniziativa eEurope 2005. Per conseguire nuovi fattori di crescita e competitività a livello mondiale è così necessario sviluppare e diffondere le applicazioni della larga banda, sicurezza delle reti, e-Health, e-Business, e-Learning, e-Content e, ovviamente, e-Government. In questa direzione sono stati compiuti passi notevoli negli ultimi tempi. Con l´e-Government già ora il cittadino connettendosi ad Internet, da casa o dall´ufficio, di giorno o di notte, la domenica mattina o il giorno di Pasqua, può avere accesso a molti servizi pubblici per i quali prima, invece, era costretto a recarsi, in orari prefissati e spesso ristretti, ad uno sportello e fare la fila. Finalmente si passa dalle code ... Al click del mouse. È l´affermazione di una reale "democrazia digitale". Le nuove tecnologie implicano però un cambiamento culturale enorme: non basta mettere pc dovunque o automatizzare l´esistente. La realizzazione del piano di e-Government, infatti, presuppone di fare leva su tutti gli strumenti necessari per massimizzame i benefici, a partire dalle risorse umane. Per lo sviluppo dell´e-Govemment in Italia sono state coinvolte tutte le pubbliche amministrazioni centrali. Non solo, ma sono stati avviati ben 138 progetti (chiamati "cantieri digitali") in stretta intesa con gli enti locali per lo sviluppo dell´e-Government. Lo stanziamento complessivo è di 350 milioni di euro. Il lavoro carsico compiuto in questi ultimi anni sta dando i primi risultati tangibili per i cittadini del processo di e-Govemment. Già ora l´Italia è stato il primo paese in Europa ad introdurre la firma digitale e con 550 mila firme emesse: è al primo posto per diffusione; la firma digitale comporterà un risparmio di 260 milioni di euro all´anno per l´invio telematico degli atti delle imprese al Registro delle Imprese; con l´e-Procurement l´anno scorso si sono risparmiati 2 miliardi di euro negli acquisti pubblici e quest´anno il risparmio dovrebbe salire a 3,7 milioni di euro; attualmente sono connesse 7 mila sedi della pubblica amministrazione centrale e sono attive 7 Reti Regionali per oltre 2.500 comuni; le applicazioni "senza fila" consentono di scaricare oltre 500 moduli; il Portale Nazionale è stato giudicato il miglior sito dell´anno. Nella categoria Politica e istituzioni. E, fra breve, 18 milioni di italiani in 9 Regioni potranno scegliere in rete il medico di famiglia; 14 milioni di cittadini in 400 Comuni prenoteranno on line le visite mediche; cittadini e imprese di 40 province calcoleranno Vici on line; in 12 regioni in rete saranno possibili le visure catastali e i piani regolatori; in 40 Province le imprese potranno richiedere la concessione edilizia per nuove opere o ristrutturazioni; le imprese di 4 Regioni, per una popolazione di 12 milioni di cittadini, potranno comunicare on line le assunzioni, trasformazioni o cessazioni dei rapporti di lavoro; entro il 2003 saranno emesse 1,5 milioni di carte di identità elettroniche e fra 5-6 anni la Carta d´identità elettronica sarà distribuita a tutta la popolazione; con non più di 3 click il cittadino può accedere a 3.500 servizi.  
   
 

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