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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Marzo 2003
 
   
  UN PASSAPORTO "CLINICO" PER BATTERE IL DOPING E´ UNA DELLE PROPOSTE IN DISCUSSIONE GIOVEDÌ A FIRENZE AL CONVEGNO EMATOLOGIA E SPORT. PROTAGONISTI SPECIALISTI DI LABORATORIO E PREPARATORI ATLETICI DEL CALCIO

 
   
  Firenze, 12 marzo 2003 - Un "passaporto clinico" per ogni atleta. E´ una delle proposte per combattere il doping che saranno presentate giovedì 13 maggio (ore 10 - 16) all´Hotel Michelangelo di Firenze (Viale F. Rosselli 2) al convegno Ematologia e Sport che avrà come protagonisti i preparatori atletici del calcio e gli specialisti di laboratorio. Lo organizza il Centro Europeo per la Formazione, l´Aggiornamento e la Ricerca in Scienze Naturali e in Biotecnologie (Cefar) con il patrocinio di Sibioc (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica) e di Aipac (Associazione Italiana Preparatori Atletici del Calcio). La prima sessione del convegno sarà dedicata proprio ai problemi dell´emodoping. Il progetto del "passaporto clinico" sarà presentato da due dei maggiori esperti del settore, Mario Cazzola, ematologo dell´Università di Pavia, e Giuseppe Donofri, docente di patologia clinica all´Università Cattolica di Roma: si tratta di un documento contenente tutti i valori del sangue destinato ad accompagnare ogni singolo atleta. Uno strumento utile ad evitare problemi di vario tipo, ma anche a mettere in evidenza eventuali movimenti anomali e autoemotrasfusioni, pratica che sta tornando di moda per sfuggire ai controlli antidoping. Tra i relatori in materia anche Anna Caldini, del laboratorio dell´ospedale di Careggi, Giuseppe Banfi, coordinatore del Gruppo di Studio "Medicina di Laboratorio dello Sport" della società scientifica Sibioc, e Gianni Meliol, primario di laboratorio all´ospedale Gaslini di Genova. Marco Bonifazi, docente di medicina dello sport all´Università di Siena e medico della nazionale di nuoto, parlerà invece delle modifiche nella chimica del sangue indotte dall´allenamento, mentre Maria Grazia Silvestri, specialista di laboratorio all´ospedale S. Orsola di Bologna, presenterà i risultati del "protocollo australiano" utilizzabile nei comuni laboratori clinici e già adottato dalla federazione internazionale di ciclismo per prevenire il doping da Epo. Toccherà poi ad Agnes Mayr, primaria di laboratorio all´ospedale di Brunico, il compito di illustrare i dati ottenuti sui pattinatori su ghiaccio che hanno partecipato ai recenti mondiali juniores. Alberto Dolci, primario del laboratorio di analisi della clinica Multimedia di Milano, e Roberto Sass, preparatore atletico del Chelsea Football Club, presenteranno la loro specifica esperienza specifica sui calciatori: due testimonianze di particolare interesse in anni in cui il calciatore è diventato un atleta completo. Il convegno è organizzato in collaborazione con Bayer Div. Diagnostici.  
   
 

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