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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Marzo 2003
 
   
  L´ASSOCIAZIONE CITTÀ DEL VINO CHIEDE LA CLASSIFICAZIONE DEI VINI PASSITI PROPOSTA DI MODIFICA DELLA LEGGE 164/92 E DEL REGOLAMENTO EUROPEO 1493/99

 
   
  I vini passiti sono vini di nicchia, dai forti connotati storico-culturali, spesso legati a vitigni autoctoni e antichi, fortemente connotati alle tradizioni e al territorio di origine oltre che ai sistemi di appassimento. Per questo motivo l´Associazione Nazionale Città del Vino (488 comuni associati), di concerto con il comune di Montefalco, ha dato vita alla Fondazione Centro Nazionale Vini Passiti d´Italia ed oggi rilancia la proposta di modifica della legge 164/92 in nome della salvaguardia di questo importante prodotto enoico. I passiti, infatti, sono un patrimonio che merita di essere salvaguardato in modo opportuno e la sua protezione e valorizzazione passa da una tutela adeguata che attualmente non è prevista nella legislazione vitivinicola nazionale ed europea. L´italia è il paese dell´Unione Europea che vanta il più alto numero di Igt, Doc e Docg in cui è prevista la produzione di "Vini Passiti", cioè ottenuti mediante la pratica di appassire le uve (al sole, sulla pianta, nei fruttai, per effetto della botrytis, eccetera). Basti pensare che nell´ambito delle Doc sono circa 110 di cui 4 sono Docg (Albana passito, in Emilia Romagna; Sagrantino passito, in Umbria; Recioto di Soave, in Veneto; Verduzzo di Ramandolo, in Friuli Venezia Giulia) e abbracciano vini prodotti in tutte le regioni italiane, dalle Valle d´Aosta all´isola di Pantelleria, a conferma di quanto questa antichissima pratica sia connaturata con la nostra tradizione enologica. Questa tipologia, in realtà, non è mai stata adeguatamente descritta nell´ambito della legislazione vitivinicola nazionale (legge 164/92) e di quella europea (regolamento numero 1493/99) - al contrario della tipologia "vini liquorosi" - e nei fatti questo vuoto crea una notevole confusione sia nel settore sia nel mercato. Ciò comporta che solitamente per "vini passiti" s´intendono dei vini dolci anche se non mancano esempi di vini secchi prestigiosi (vedi lo Sforzato in Valtellina e l´Amarone della Valpolicella) entrambi ottenuti con l´appassimento delle uve e ambedue vini a denominazione di origine controllata. La proposta do modifica della legge 164/92, riguarda l´introduzione del seguente articolo: "I vini passiti sono quelli ottenuti esclusivamente da uve bianche e/o nere sottoposte a sovramaturazione (Appassimento) con metodi naturali o artificiali, secchi e/o dolci, senza l´aggiunta di alcool. I relativi disciplinari - Igt, Doc, Docg - dovranno indicare le norme di produzione e di affinamento". Informazioni: 0577-27.15.56; Internet: www.Cittadelvino.com  - email: info@cittadelvino.Com  
   
 

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