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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Dicembre 2006
 
   
  VERSO UNA POLITICA AGRICOLA COMUNE PIÙ SEMPLICE E TRASPARENTE BRUXELLES PROPONE L’UNIFICAZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI COMUNI DI MERCATO

 
   
   La Commissione europea ha proposto il 18 dicembre 2006 di sostituire le attuali 21 organizzazioni comuni di mercato (Ocm) con un’organizzazione unica per tutti i prodotti agricoli. Questa iniziativa rappresenta una tappa importante del processo di semplificazione e razionalizzazione della Politica agricola comune a beneficio di agricoltori, amministrazioni e imprese del settore agricolo. La creazione di un’unica organizzazione comune di mercato consentirà di snellire l’attuale normativa, di migliorarne la trasparenza e di rendere la Pac più accessibile. La proposta rappresenta un esempio concreto di miglioramento delle regole e, di conseguenza, è parte integrante della strategia di Lisbona. “La Pac è indubbiamente complessa, ma questo non deve impedirci di fare tutto quello che è in nostro potere per semplificarla”, ha dichiarato Mariann Fischer Boel, commissario responsabile per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. La semplificazione tecnica avviata oggi è la più significativa mai portata a termine, ma essa non dovrebbe essere interpretata come un mezzo per riformare la Politica agricola per vie traverse. Un’eventuale ulteriore revisione di natura politica sarà esaminata nell’ambito della valutazione globale della riforma Pac - il cosiddetto “stato di salute” - prevista per il 2008. “Le riforme che sono state avviate nel 2003 - ha spiegato la Fischer Boel - hanno segnato l’inizio del processo di semplificazione. La proposta odierna prosegue sulla stessa via, rendendo la Pac più trasparente, più comprensibile e meno difficile da applicare. La riduzione degli ostacoli burocratici renderà più facile la vita degli agricoltori e degli amministratori, e dovrebbe ridurre i costi che gravano sull’industria alimentare”. La Pac coinvolge complessi temi di natura politica ed economica e deve garantire che il denaro dei contribuenti venga speso oculatamente. Un certo grado di complessità è inevitabile, ma ci sono ancora molti spazi di semplificazione. Il progetto di unificare le organizzazioni comuni di mercato fa seguito a una Comunicazione sulla semplificazione della Pac diffusa nel 2005 dalla Commissione, che sottolineava la necessità di ridurre gli ostacoli burocratici nel settore attraverso regole più trasparenti. Su questo tema è intervenuto anche il vice-presidente Günter Verheugen, responsabile per le imprese e la politica industriale, il quale ha dichiarato: “Sono molto felice per questo nuovo e importante traguardo. La semplificazione della Politica agricola comune rappresenta un elemento chiave del programma di semplificazione e miglioramento legislativo della Commissione europea. Se avremo successo nel ridurre la burocrazia nel settore agricolo, manderemo ai cittadini delle aree rurali un chiaro segnale della serietà del nostro impegno. La semplificazione della Pac, inoltre, combacia con l’importanza globale accordata dalla Commissione europea al rafforzamento della competitività dell’economia europea nel quadro del rilancio della strategia sulla crescita e l’occupazione”. La nascita di una unica organizzazione comune di mercato consentirà di abrogare più di 40 atti emanati dal Consiglio e di sostituire i circa 600 articoli dell’attuale normativa con soli 198 articoli. La proposta sarà sottoposta all’esame di Consiglio e Parlamento e la Commissione auspica che potrà entrare in vigore nel 2008. In caso di approvazione, saranno sufficienti quattro atti del Consiglio per coprire l´insieme della Pac (gli atti riguardanti l’organizzazione comune di mercato, il regime di aiuti diretti, lo sviluppo rurale e il finanziamento). La nuova organizzazione comune di mercato riunirà in una sola normativa gli atti del Consiglio riguardanti le tradizionali aree di politica del mercato e si concentrerà sulle regole d’intervento, l’immagazzinamento privato, gli standard di marketing e qualitativi, le regole di import-export, le misure di salvaguardia e su altri temi quali concorrenza, aiuti di stato e comunicazione. .  
   
 

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