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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Dicembre 2006
 
   
  TORINO: APPROVATA LA LEGGE SULLA PESCA E SULLA GESTIONE DELLA FAUNA ACQUATICA

 
   
  Dopo oltre vent’anni, la Regione Piemonte vara una nuova legge sulla pesca e sulla gestione della fauna e degli ambienti acquatici nel territorio regionale, che riforma la materia in chiave moderna, regolamentando in un unico quadro di riferimento l’attività di pesca dilettantistica e professionale, nonchè la valorizzazione e la tutela del patrimonio naturale delle acque. La nuova disciplina, che sostituisce la precedente legge regionale, datata 1981, è stata approvata il 19 dicembre 2006 dal Consiglio Regionale e introduce strumenti importanti per la tutela degli ambienti naturali dei corsi d’acqua e del laghi, in sinergia con il piano di tutela delle acque attualmente in discussione in Consiglio Regionale e con il disegno di legge di revisione della disciplina sulle aree protette regionali. Il nuovo impianto normativo, orientato a garantire la compatibilità ambientale delle attività di pesca, eleva il livello di attenzione per la salvaguardia degli ecosistemi acquatici regionali in un momento in cui gli stessi si dimostrano particolarmente fragili e numerose specie ittiche autoctone sono a rischio estinzione. In questo contesto si attivano azioni di coinvolgimento e responsabilizzazione dei cittadini quali utenti degli ambienti acquatici, e in particolare delle Guardie Ecologiche Volontarie e delle associazioni piscatorie. I pescatori associati diventano così protagonisti in quanto fruitori responsabili, portatori di interessi per avere acque pulite, ricche di vita, in altre parole fruibili. Particolarmente innovativa è l’attenzione rivolta a promuovere la ricerca, la sperimentazione e l´acquisizione di nuove conoscenze territoriali nei settori dell´ecologia degli ecosistemi acquatici, dell´idrobiologia, della biologia e della gestione della fauna acquatica. E’ prevista un’attività di pianificazione quinquennale da parte della Regione in collaborazione con gli enti locali, con un doppio livello di programmazione, regionale e provinciale. Con l’approvazione del nuovo testo e del successivo regolamento – che stabilirà nei dettaglio le tecniche e gli strumenti di pesca consentiti - sarà più semplice ottenere la licenza per la pesca, sostituita dalla mera esibizione dei bollettini di versamento delle tasse e sovratasse normalmente dovute. Per la pesca professionale la norma prevede per la prima volta la possibilità di concedere, nel rispetto della normativa comunitaria in materia, aiuti ai pescatori professionisti, singoli e associati, nonchè di sviluppare attività di pescaturismo e di ittiturismo. I proventi derivanti dalle licenze di pesca e in generale dalle attività di gestione sono interamente vincolati e finalizzati a interventi di valorizzazione e gestione degli ambienti acquatici e raddoppiano gli attuali fondi destinati alle province. “L’approvazione di questo testo di legge - afferma l’assessore all’Agricoltura Mino Taricco - riforma sin dalle fondamenta la disciplina ormai datata sulla pesca e diventa un importante punto di riferimento per la corretta fruibilità e la effettiva tutela degli ambienti acquatici sempre più a rischio. Con questa norma si introduce una nuova ottica nell’affrontare la gestione delle risorse idriche con l’introduzione di strumenti di tutela del patrimonio animale acquatico sia in termini quantitativi sia qualitativi, finalizzati alla salvaguardia della biodiversità. Altro elemento cardine della nuova legge è costituito dal pieno coinvolgimento delle diverse formazioni sociali e componenti interessate alla corretta gestione del patrimonio ittico a partire dai pescatori, con le loro forme associative e delle associazioni ambientaliste. La necessità di intervenire con decisione su questa materia e la correttezza delle soluzioni individuate da questa legge è confermata dalla condivisione del testo in Consiglio regionale da parte di tutte le componenti della maggioranza e dell’opposizione. ” .  
   
 

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