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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Marzo 2003 |
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INTERNET: GASPARRI, SERVONO NUOVE REGOLE
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Roma, 17 marzo 2003 - Per internet occorrono regole nuove eŽ quanto afferma il ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri, commentando gli sviluppi dellŽultima maxi-operazione dei Carabinieri coordinata dalla Procura di Asti contro la pedofilia su internet. Gasparri, come eŽ avvenuto per la tutela dei minori e per le televendite, ha investito la commissione per lŽassetto del sistema radiotelevisivo, di verificare se sussistono le possibilitaŽ di redigere un codice di autoregolamentazione. Dopo aver offerto la piena disponibilitaŽ della commissione, il Presidente, Adalberto Baldoni, ha affermato che: "oggigiorno internet costituisce un fenomeno che non ha precedenti nel settore della comunicazione, considerando il numero dei soggetti interessati, noncheŽ lŽincredibile sviluppo tecnologico". Per Baldoni, "internet non rappresenta piuŽ una nicchia per gli addetti ai lavori, ma una vasta e diffusa palestra di idee e di libertaŽ di espressione i cui utenti appartengono ad ogni ceto sociale, senza distinzione anagrafica, anche se la maggioranza eŽ costituita dalle nuove generazioni.Ma internet - ha precisato Baldoni -non puoŽ rimanere un mondo a parte, senza alcuna regola. EŽ impensabile che mentre le emittenti televisive e radiofoniche, la carta stampata, gli spettacoli vari, dalla musica al cinema, hanno precise normative, internet sia allo stato una giungla dove predomina lŽideologia dellŽanarchia. Ecco percheŽ la proposta del Ministro Gasparri eŽ stata immediatamente recepita ed accolta. Allo scopo di accelerare lŽattuazione della proposta Gasparri, la Commissione ha incaricato Daniele Damele, Presidente del Corecom Friuli Venezia Giulia di coordinare un Gruppo di lavoro che provveda a stilare un codice di autoregolamentazione. Tale gruppo si avvarraŽ anche della collaborazione del Consigliere del Ministro per Internet Gianluca Petrillo. Per Damele lŽautodisciplina eŽ la soluzione migliore percheŽ il varo di una legge comporterebbe numerose conseguenze negative. Sia percheŽ verrebbe meno uno degli aspetti piuŽ importanti di internet, ossia la libertaŽ di connessione e di espressione che ne hanno favorito lo sviluppo, sia percheŽ internet, essendo una realtaŽ senza confini geografici, potrebbe trovarsi di fronte a contrasti di difficile composizione fra i sistemi di legge esistenti nei diversi paesi. EŽ una soluzione che consentiraŽ di mantenere la libertaŽ della rete ed al tempo stesso potraŽ assicurare un principio di legalitaŽ a tutti i comportamenti che sulla rete si sviluppano. Nel rammentare che sono circa settecento gli internet provider presenti in Italia, Daniele Damele ha posto in risalto come sia del tutto necessario colpire chi compie reati contro i minori limitando al massimo, ovvero eliminando, i contatti violenti, volgari e pedo-pornografici obbligando, quindi, i provider a fornire servizi filtrati agli eccedenti o quanto meno a rendere esplicitamente note le societaŽ che forniscono tali servizi ai propri utenti. |
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